domenica 4 marzo 2018

Nicanor Parra... L' anti-Poeta della domenica

panchina-tramonto

Non sono mai stato autore di nulla, ho sempre pescato cose che passavano nell'aria.
Nicanor Parra (Intervista El País)


Autoritratto

Guardate un po’, ragazzi,
Questo paltò da frate mendicante:
Sono insegnante in un liceo oscuro,
Non ho più voce a furia di lezioni.
(Dopo tutto o dopo niente
Faccio quaranta ore settimanali).
Che vi dice il mio volto schiaffeggiato?
Faccio pena a guardarmi, non è vero!
E cosa vi ispirano queste scarpe da prete
Che sono invecchiate senz’arte né parte.

In relazione agli occhi, da tre metri
Non riconosco la mia stessa madre.
Che mi succede? – Niente!
Li ho rovinati a furia di lezioni:
La poca luce, il sole,
La velenosa luna miserabile.
E tutto ciò, perché!
Per guadagnare un pane imperdonabile
Duro come la faccia del borghese
E con odore e con sapor di sangue.

Perché siamo nati come uomini
Se ci dànno una morte da animali!

Per il troppo lavoro, qualche volta
Vedo nell’aria delle forme strane,
Sento delle corse pazze,
Risate, conversazioni criminali.
Osservate ‘ste mani
E queste guance bianche da cadavere,
Questi pochi capelli che mi restano,
Queste rughe nere ed infernali!
Eppure sono stato come voi,
Giovane, pieno di ideali,
Ho sognato fondendo il rame
E limando le facce del diamante:
Eccomi qui, oggi
Dietro a questo scomodo bancone
Abbrutito dal tambureggiamento
delle cinquecento ore settimanali.

da Antipoesie
a cura di Hugo García Roblese e Umberto Bonetti


Nicanor Parra
San Fabián de Alico (Cile), 5 settembre 1914 – La Reina (Cile), 23 gennaio 2018


Nicanor Parra è morto a 103 anni il 23 gennaio scorso, una vita lunga spesa a far scendere “i poeti giù dall’Olimpo”, la frase è sua,  per confondersi con la gente e la sua lingua in maniera anticonformista e con una buona dose di sarcasmo e irriverenza. Professore universitario di matematica e fisica, è considerato il creatore dell’Antipoesia, una poesia sociale del quotidiano, della strada, tanto da suscitare l’ammirazione di Allen Ginsberg e influenzare la poesia beat americana degli anni ’60.

Lawrence Ferlinghetti, ad una riflessione sull’analogia tra la sua poesia e quella di Nicanor Parra,  non esitò a dichiarare:
“Stavo collaborando a una traduzione degli anti-poemi di Parra, quando ho scritto “sovrappopolazione”. Data la mia ammirazione per il cileno, non è insolito che qualcosa da lui mi ha contagiato."


Io non permetto che qualcuno dica
Che le antipoesie non le capisce
Tutti devono ridere a crepapelle.

Per questo mi spremo le meningi
Per arrivare al cuore del lettore.

Smettetela di far domande
Nel letto della morte
Si gratta ognuno con le proprie unghie.

E un’altra cosa ancora:
non ho mai niente in contrario
a buttarmi allo sbaraglio.

da Antipoesie
a cura di Hugo García Roblese e Umberto Bonetti


Nicanor Parra e Allen Ginsberg
St Mark's Poetry Project, New York 1987 - ph Vivian Selbo

 Cosa consiglio ai giovani poeti? Che scrivano come gli pare.

Nicanor Parra


Di seguito una selezione di antipoesie di Nicanor Parra, cortesia dell’archivio Bolaño:

Il mio poeta preferito è Nicanor Parra. Già lo dice Nicanor Parra che lui non parla di crepuscoli, né di dame stagliate sull'orizzonte, bensì di cibi e poi di bare, bare e bare, ripete...
L'antipoesia è poesia. Di questo non c'è dubbio. Il Manifesto antipoetico di Nicanor Parra è poesia, della più pura

[Roberto Bolaño: Intervista Cristián Warnken "La bellezza di pensare" ]


Test

Cos'è un antipoeta:
Un commerciante di urne e bare?
Un sacerdote che non crede in niente?
Un generale insicuro?
Un vagabondo che ride di tutto
Anche della vecchiaia e della morte?
Un interlocutore irascibile?
Un ballerino sull'orlo dell'abisso?
Un narcisista che ama tutti?
Un burlone sanguinario
Deliberatamente miserabile
Un poeta che dorme su una sedia?
Un alchimista dei tempi moderni?
Un rivoluzionario tascabile?
Un piccolo borghese?
Un ciarlatano?
               Un dio?
                        Un innocente?
Un paesano di Santiago del Cile?
Sottolinei la frase che considera corretta.

Cos'è l'antipoesia:
Una tempesta in un bicchier d'acqua?
Una macchia di neve su una roccia?
Un vassoio pieno di escrementi umani
come crede padre Salvatierra?
Uno specchio che dice la verità?
Uno schiaffo al Presidente
della Società degli Scrittori?
(che Dio l'abbia in gloria)
Un avvertimento ai giovani poeti?
Una bara a reazione?
Una bara a forza centrifuga?
Una bara a gas di paraffina?
Una camera ardente senza defunto?

Barri con una croce
La definizione che considera corretta.

(traduzione di Manuela Vittorelli , pubblicata su Mirumir)


Vita da cani

Il professore: una vita da cani.
La frustrazione su diversi piani.
La sensazione di fastidio ai denti
che si prova allo stridere del gesso.

Il professore e la donna precisa.
Il professore e la donna perspicua.
Dove trovare la donna perspicua!
Una donna che sia quello che è,
una donna che non somigli a un uomo.

La sofferenza ottenebra la vista,
cominciano ad apparire le rughe.
La vecchiaia degli stessi studenti,
le frequenti mancanze di rispetto.
Come camminano nei corridoi.

L'insulto si può ancora sopportare
ma non così il sorriso artificiale,
i commenti che fan venir la nausea.

Il liceo è il tempio del sapere.
Il direttore del suddetto tempio
con i suoi baffi da attore di cinema.

La nudità della signora sposa
(lo sguardo va ad urtare contro un gufo,
una capigliatura troppo liscia).
Da sopprimere il bacio sulla guancia
(più difficile che ad incominciare)
il focolare è un campo di battaglia.

La donna se la cava con le gambe.

I problemi sessuali dei vecchi
essere inclusi in un'antologia
provocare lo spasmo artificiale.

Nulla da fare per il professore:
il professore osserva le formiche.

(Traduzione di Francesco Tentori Montalto)


CAMBI DI NOME

Agli amanti delle belle lettere
Faccio arrivare i miei migliori desideri
Cambierò il nome ad alcune cose.

la mia posizione è questa:
Il poeta non rispetta la sua parola
Se non cambia i nomi alle cose.

Per quale ragione il sole
deve continuare a chiamarsi sole?
Chiedo che si chiami Micifuz
Quello degli stivali delle sette leghe !

Le mie scarpe sembrano bare?
Sappiano che d'ora in avanti
Le scarpe si chiamano bare.
Si comunichi, si annoti, e si pubblichi
Che le scarpe hanno cambiato nome:
Da questo momento si chiamano bare

Bene, la notte è lunga
Ogni poeta che ha stima di se stesso
deve avere il suo proprio dizionario
E prima che mi dimentico
Allo stesso dio bisogna cambiargli nome
Che ognuno lo chiami come voglia:
Questo è un problema personale

(trad. Carmelo Pinto)



TRE POESIE

1

Ormai non mi rimane niente da dire
Tutto quello che dovevo dire
E' stato detto non so quante volte

2

Ho domandato non so quante volte
ma nessuno risponde alle mie domande
E' assolutamente necessario
Che l'abisso risponda subito
Perchè ormai sta restando poco tempo

3

Solo una cosa è chiara:
Che la carne si riempie di vermi

(trad. Carmelo Pinto)

Continua su archivio Bolaño qui  

 
Nicanor Parra, Roberto Bolaño e Ignacio Echeverría


-Qualcuno, per sminuire i suoi meriti, disse che tutto ciò era già nell'aria. Il problema è che quando le cose restano nell'aria, il vento le respinge e ciò che Parra ha fatto è stato abbassarle a terra e dare loro un nome: antipoesia. Dobbiamo celebrare Nicanor Parra con le parole che Antonio Cisneros gli ha dedicato:
"Siamo nel debito, vecchio guastafeste".

(Óscar Hahn,  
Nicanor Parra, un anti-poeta contro l'ordine stabilito - per El País)


Padre nostro
Padre nostro che sei nei cieli
Gravato da ogni tipo di problema
Con la fronte aggrottata
Come se fossi un uomo qualunque
Non pensare più a noi.
Comprendiamo che soffri
Perché non riesci a risolvere le cose
Sappiamo che il demonio non ti lascia tranquillo
Disfacendo quello che tu hai fatto.
Lui ride di te
Eppure noi piangiamo assieme a te:
Non preoccuparti delle sue diaboliche risate.
Padre Nostro che sei dove sei
Circondato da angeli sleali
Sinceramente: non soffrire più per noi
Devi rendertene conto
Che non sono infallibili gli dei
E che noi altri perdoniamo tutto.

(Traduzione di Marco Ottaiano)

Da stanlec.blogspot  qui



Nicanor Parra con la figlia più giovane Colombina

Candidato tre volte al Nobel (1995, 1997, 2000) ha visto sempre svanire l’alta onorificenza, forse mancava qualcosa o come ebbe a dire, attraverso la voce di uno dei sui nipoti più vicini Christopher "Tololo" Ugarte, (figlio di Colombina Parra, curatrice delle sue opere), durante la cerimonia di premiazione al prestigioso Premio Cervantes, che lo ha visto vincitore nel 2011 a 97 anni:

 "I premi sono per spiriti liberi ... e per gli amici della giuria"


Lettere a una sconosciuta


Quando passeranno gli anni, quando passeranno
Gli anni e l’aria avrà scavato una fossa
Tra la tua anima e la mia; quando passeranno gli anni
E io sarò solo un uomo che ha amato, un essere che ha sostato
Un istante davanti alle tue labbra,
Un povero uomo stanco di camminare tra i giardini,
Dove sarai tu? Dove
Sarai, oh figlia dei miei baci!

Da Poetarum Silva qui 
Traduzione di Gianni Darconza


Violeta e Nicanor Parra nella tenda-teatro a La Reina


E come non citare lei, "la paladina dei diritti"... Nicanor Parra è il fratello di un simbolo mondiale, Violeta Parra, voce della cultura latino-americana a cui ha dato tanto, forse più della vita… Una donna del popolo per il popolo, poetessa, cantante, pittrice, ricamatrice che morì suicida il 5 febbraio del 1967 all’età di 49 anni. 


Grazie per il video a "La Pichanga Música Chilena"


Il fratello Nicanor a lei dedicò il poema Defensa de Violeta Parra, a lei, Viola admirable, volcánica, Viola Chilensis a lei che “… serrano la porta della tua casa/ e ti dichiarano una guerra, a morte,/ Viola piangente...”.

"Defensa de Violeta Parra" è inclusa in Obra gruesa, la prima antologia personale del poeta cileno, il poema è una "elegia antipoetica" a difesa della sua amata sorella Violeta. Perché lei “Viola funebris”, quasi un presagio (il poema è del 1958), lei, definita da Victor Jara, “Chitarra lavoratrice, dal profumo di primavera” non aveva ricevuto il giusto riconoscimento e l’aiuto che meritava.

Anche il suo ultimo e più ambizioso progetto, la tenda-teatro La Carpa de La Reina, non venne compreso. Un grande centro di arte popolare, inaugurato nel dicembre del 1965 vicino Santiago, che nella concezione di Violeta Parra avrebbe dovuto aprirsi ad un'arte integrale e divenire punto d'incontro per diffondere la bellezza e il sentimento di umanità.

La gratitudine di Violeta al fratello Nicanor invece non mancò, come scrisse durante il suo soggiorno a Parigi nel testo della canzone Escúchame, pequeño (Ascoltami, piccolo):

Per strada cantavo
come un povero uccello perduto […]

È mio fratello che mi ha fatto
conoscere la musica
è mio fratello che mi ha detto
bisogna lavorare l’argilla.

Escúchame, pequeño e Defensa de Violeta Parra fanno entrambe parte dell’album Recordando a Chile che Violeta Parra pubblicò nell’agosto del 1965. L'album inizia proprio con la voce di Nicanor Parra, accompagnato da Violeta alla chitarra, che recita i versi del poema in "Defensa de Violeta Parra".




Grazie per il video a Hernán Osvaldo Sepúlveda Cisternas


Ultimo brindisi


Che lo si voglia o no
Abbiamo soltanto tre alternative:
Il passato, il presente e il domani.

E neppure tre
Perché come dice il filosofo
Il passato è passato
E ci appartiene solo nel ricordo:
A quella rosa che s’è ormai sfogliata
Non si può domandare un altro petalo.

Le carte da giocare
Son soltanto due:
Il presente e il giorno di domani.

E neppure due
Dato ch’è un fatto ben consolidato
Che il presente non esiste
Se non nella misura in cui si fa passato
E ormai passò…
come la gioventù.

Tirando le somme
Ci rimane soltanto il domani:
Io alzo il mio bicchiere
A questo giorno che non viene mai
Ma ch’è l’unica cosa
Della quale realmente disponiamo.

Da Le montagne russe
Trad. di Stefano Berardinelli



poesia-la santa furiosa   #difendiamolapoesia  #difendiamolefonti 



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23 commenti :

  1. Geniale, non lo conoscevo (come mai? cosa ho fatto fino a ora?), perché mi piace il suo stile, la sua ironia, la sua, sì, antipoesia. Grazie di avermelo fatto conoscere Santa.

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    1. E questo non può che farmi piacere, mi pare che pochi lo abbiano ricordato, ma forse il problema è mio, di assenza :D
      "Tutti" conosco la "poesia" di Neruda, pochi l'"antipoesia" di Parra, forse perchè preferiamo gli "dei" agli "uomini" ;)
      Un abbraccio in Palude e all'Orto... che conserva germogli :D

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  2. Cara Santa, io vedo un grande e interessante post, la mia scarsa conoscenza mi fa dire che non conosco per niente!!!
    Ciao e buona domenica con un abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Grazie! Scopriamo sempre cose nuove Tomaso, tu, io. È il bello del vivere. Sono sicura che ti piacerà, è un poeta della gente :D
      Una serena settima e un forte abbraccio.

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  3. Strepitoso ed unico, attuale anche oggi. L'antipoesia è qualcosa che sento molto, e mi sento anche in qualche modo, nel mio piccolo, di rappresentarla. Grandiosa anche Violeta Parra, molti suoi testi se non erro sono stati cantati dagli Inti-Illimani.

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    1. Parlava alla gente con le parole della gente e so che sta a cuore anche a te Daniele. L'impegno sociale non è facile, fare "poesia sociale" è ancora più duro. Credo sia meraviglioso sapere di non essere soli ;)
      Proprio lo scorso anno gli Inti-Illimani per il centenario della nascita di Violeta hanno dato vita al tour "La Exiliada del Sur", è il titolo di una sua canzone, toccando anche moltissimi piccoli centri del Cile che non ospitano spettacoli così importanti. Una grande eredità culturale per tutti...

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    2. So di quel tour e conosco benissimo il brano io ho tutti i lavori degli Inti li seguo da sempre fin da piccolo :-)))

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  4. Un gran post e grazie per avermelo fatto conoscere.
    Saluti a presto.

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    1. Grazie Cavaliere, così potrai diffonderlo anche tu nei tuoi spazi sulla poesia. Una grande voce poco udita...
      Un caro saluto e buona settimana.

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  5. Grande davvero.
    Ci sta tanto in questa domenica di tanto vuoto.

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    1. Ho cercato di prepararlo nei pochi momenti che ho, aspettando il momento giusto per pubblicarlo, questa domenica mi è sembrata "giusta e solenne". E visto che anche tu, And, hai colto il "mio" senso, mi sento in pace.
      Perchè non si vomita mai a caso.
      Baci

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  6. Prova che ti riprova... oggi da g+ niente! Schifo!
    Per la terza volta ti scrivo il mio commento.

    Questi pensieri, queste parole significano solo una cosa: sono veramente grandi! Nicanor e Violeta

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    1. Mi dispiace Patricia, già il tempo è una scheggia, in più anche la tecnologia che rema contro... Grazie+ per averlo speso in questo modesto tributo alla famiglia Parra. Hai detto tutto: Grandi!
      Un caro saluto e serena settimana.

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  7. Interessante il tuo post perchè non avevo mai sentito parlare di "antipoesia". Buona settimana.

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    1. Grazie Mirtillo. Spero adesso tu abbia un po' di materiale, e soprattutto lo "spunto", per approfondire la straordinaria antipoesia di Parra e la sua posizione o meglio contrapposizione alla poesia di Neruda.
      Un caro saluto e una serena settimana anche a te.

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  8. Meno male che ci sei, cara Santa, a colmare le mie tante lacune, soprattutto relative ai grandi poeti, o antipoeti, che poi è uguale. Grazissime. Segno nei miei appunti post e poeta!

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    1. Ci colmiamo a vicenda, il leggerti è un continuo arricchimento anche per me, soprattutto ora che leggo davvero poco. Le tue recensioni e la profondità delle tue disamine mi mettono alla sbarra :)
      C'è talmente tanto da scoprire e talmente poco tempo... Ma va bene, gioiamo delle piccole "scoperte" che riusciamo a fare e che ci fanno stare bene. La famiglia Parra in questo entra a pieno titolo :)
      Baci, cara Maria.

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  9. Conoscevo lei ma non lui. Come facevo a ignorare un tale gigante? Grazie Santa!

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    1. Per ogni cosa c'è il suo momento ;)
      Un abbraccio Silvia

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  10. Cara Santa, ieri abbiamo visto l'ultimo film (autobiografico) di Alejandro Jodorowski, che ha conosciuto Parra e infatti c'è anche lui. Alli mi ha detto che avevi parlato di Parra nei tuoi poeti della domenica, e io non me lo ricordavo. Eccomi qui, non avevo letto questo post, altrimenti avrei commentato perché conoscevo Gracas a la vida, che mi piace moltissimo. Non so quale versione ho sentito negli anni, perché la cantano in tante, ma comunque non avrei ricollegato ma Violeta Parra a Nicanor, perché lui non lo conoscevo prima di ieri!
    Ultimamente scrivo diverse poesie, potrebbe essere "colpa" tua e di questi tuoi post appassionati e interessanti. Colpa è tra virgolette naturalmente, perché è un merito e ti ringrazio.

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    1. Elle che gioia leggerti qui ( sono tutta sorrisi :D )
      Anche della sua morte ne hanno parlato poco, ho voluto ricordarlo per la sua poesia straordinaria e umana. Violeta ha le canzoni che la rendono mondiale, la poesia è più difficile da veicolare, e se questo post è servito a farla conoscere mi sento appagata, anzi di più.
      E di più anche perché, magari indirettamente, ti ho acceso la voglia di scrivere poesie, sono sicura che c'era già, soffochiamo talmente tanto di noi che non basterebbe una vita a farlo venire fuori.
      Sono felicissima e orgogliosa che tu lo abbia fatto e non vedo l'ora di leggerti, spero ne pubblicherai qualcuna quanto prima.
      Che bella notizia, è proprio una domenica di poesia :D
      Un abbraccio fortissimo.

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  11. uomo e poeta incredibile , meraviglioso .Un inno alla vita , alla conoscenza , alla poesia.Non lo conoscevo , grazie mille per avere colmato questa mia enorme lacuna.Che gioia scoprire menti come queste

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    1. Benvenuto Valter, averti fatto conoscere la poesia di Nicanor Parra è per me una gioia, la sua grande umanità traspare dai versi, non ha certo paura di nutrire la pagina con la ragione, la verità, la denuncia, la provocazione e l'ironia.
      L'esistenza degli "ordinari" con lui diventa storia.
      Grazie per le tue parole.
      Un caro saluto ed una serena estate.

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