“Il più grande capolavoro letterario non è altro che un vocabolario in
disordine.” (Jean Cocteau)
La colta citazione mi risolverebbe
tutto, potrei chiudere qui, ma sarei spaventosamente incomprensibile, e me ne
rendo anche conto, perché nessuno riesce a leggere nella mente dell’altro (per
fortuna e per sfortuna, a seconda dei casi, più per sfortuna direi).
A 5 anni da Libertá, Jonathan Franzen, considerato dalla
critica l’autore del «grande nuovo
romanzo americano», è già da un po’ in libreria col suo quinto e atteso
romanzo “Purity”, tradotto per noi da Silvia Pareschi.