È il nuovo tormento: “Scendi il cane che lo piscio”.
In
questi giorni il “problema” linguistico è rimbalzato ovunque, facendo tuonare
dallo sdegno, in fondo si tratta solo di un’espressione gergale, sgrammaticata,
ma di regionalismi si tratta, finanche l’Accademia della Crusca è stata tirata in
ballo e la tirerei in ballo anch’io, non l’Accademia, ma la CRUSCA per coprire
la “merda” che ricopre i marciapiedi.
Se ci mettessero tanta foga sui social
per indignarsi nei confronti di chi non pulisce i "bisognini" del
proprio cane forse potremmo finirla di alzare sempre gli occhi al cielo rassegnati, in senso figurato ovviamente perché gli occhi bisogna tenerli piantati
a terra per non pestare cacche.