14 giorni dopo ed è peggio
di prima. L’invito a restare a casa, che oggi è divieto per il Coronavirus
(COVID-19), io lo sto rispettando da 14 giorni per motivi miei di salute, perché
vivo con mia madre, perché (pensai) il mezzo più ovvio per il propagarsi di
un’epidemia è il contatto, l’ho letto sui libri.
Ho letto nel corso degli
anni della spagnola, dell’asiatica e ci metto pure i testi sulla peste, il
colera e per essere anche leggera i film, non tanto i documentari, semplici
film nati da una buona sceneggiatura. Da questo semplice bagaglio alla portata
di tutti ho capito che per evitare un contagio bisogna o essere immuni o non
esporsi al germe infettivo, escludendo la prima (ad eccezione dei baciati dalla
fortuna -DNA o natura- e dei supereroi), quella evidente (per i comuni mortali)
resta la seconda: evitare il contatto.