martedì 10 novembre 2015

San Martino: traslochi, castagne e vino sul sagrato della Cappella delle Brunate.



In un tempo che fu, tra i contadini che furono, si usava dire “fare San Martino”, ossia cambiare casa e lavoro. A novembre, dopo la semina, i contadini che non avevano rinnovato il contratto di lavoro per l’anno successivo partivano alla ricerca di un nuovo padrone, un nuovo fondo e una nuova casa.





La data della partenza era fissata per l’11 novembre, San Martino. Finiva l’anno agrario e una breve estate consentiva alle famiglie di caricare le proprie vite su di un carro per partire verso un’altra cascina e una nuova annata. Per quelle giornate di sole dovevano ringraziare il buon San Martino che si privò del mantello nel vedere due mendicanti seminudi e gelati.


 San Martino e il dono del mantello, Mattia Preti 1649

Quest’anno l’estate sarà ancora più benevola, caldo per almeno altri 10 giorni, chissà chi e dove qualcuno si sarà privato del mantello per coprire qualche povero disgraziato assiderato. Grazie sant’amico per questo sole, a molti non farà assolutamente piacere questo tuo gesto, ma il sole se lo stanno godono volentieri ne sono sicura.

Suvvia Santa non essere malmostosa, a San Martino ogni mosto diventa vino per cui beviamoci sopra.  Caldarroste e la voglia di un vino fresco, quasi quasi mi faccio un bicchiere di Dolcetto, sarebbe fantastico festeggiare (più che San Martino, il vino) andando “per Langhe” (qui) e riposarsi davanti a quella piccola meraviglia di colore che è la Cappella delle Brunate, col sole novembrino e l’aspro odor dei vini dev’essere uno spettacolo.



Cappella della Madonna delle Grazie, località Brunate - La Morra (Cn)

Costruita nel 1914 per radunare la gente che lavorava nelle vigne circostanti in caso di temporali o grandinate, la cappella della Madonna delle Grazie (ora chiamata anche cappella del Barolo) non fu mai consacrata, né tanto meno fu meta di pellegrinaggio dei fedeli. qui

Andata in rovina venne restaurata negli anni novanta grazie all’incontro dei fratelli Ceretto con l’artista inglese David Tremlett che si occupò della decorazione degli interni e l’americano Sol Lewitt che intervenne all’esterno dell’edificio affrescandolo con le sue celebri geometrie.
Un posto perfetto, stando alle parole di David Tremlett, “dove sedersi, bere un bicchiere di vino, leggere un libro, conversare...” e ovviamente fare un brindisi.


 Buon San Martino a tutti 

 Prosit 



P.S. Per me il trasloco è finito, ma sono ancora sepolta sotto gli scatoloni e non solo. Torno presto, appena posso… posso pensarvi però, tanto.  Spero di ritrovarvi e ritrovarci. Intanto avevo urgenza di una breve sosta e di un buon vino da bere in Vostra Compagnia. 





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24 commenti :

  1. Bene bene, questo è già un inizio di ritorno. Un brindisi e a presto, allora!

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    1. In alto i calici Silvia, libiamo... il momento. A presto :*

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  2. Il mio San Martino è ancora in corso, ma non per questo rinuncio a brindare. A presto, cara Santa! ❤️

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    1. L'estate di San Martino dura tre giorni e un pochinino, le previsioni parlano di 10 giorni, per cui vai tranquillo Giovanni che tutto si assesta. Un abbraccio ebbro (ogni tanto ci vuole) :))))

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  3. Allora buona sistemazione, Santa!
    Bellissima quella cappelletta tutta colorata **
    Buon San Martino anche a te ;)

    Moz-

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    1. Grazie Moz ci sto provando, mi sarebbe proprio piaciuto avere la cappella dietro l'angolo, a dire il vero anche il vigneto o meglio il vino ;)
      Prosit :*

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  4. e castagne e vino sia...buon estate novembrina e buon riordino.
    a presto.☺️

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    1. Buon San Martino e grazie Silvia. La Cappella fa da contraltare al mio caos, ma ne verrò fuori. Un buon bicchiere aiuta e che buon pro ci faccia :*

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  5. Buon San Martino anche a te e facciamo un bel brindisi virtuale.

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    1. Prosit Cavaliere!..
      E visto che siamo nel virtuale, col miglior vino dell'annata ;)

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  6. Un bel ritorno, convitalità e belle cose che non conoscevo, a partire da questa spledida cappella.

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    1. Un mezzo ritorno e 1/4 per ora Alli :))
      Quasi quasi metti il cartello "torno presto", un salto a vedere la cappella e magari portare qualche bottiglia in palude per un brindisi. Chissà, i fumi della palude portano consiglio ;)
      Buon San Martino!!!

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. questo super caldo mi aiuta quantomeno a sopravvivere. per san martino farò un salto a una Fiera/festa che si svolge a Mendrisio, poco lontano da Lugano. Sul prato dove si svolge la Fiera c'è una delle chiese romaniche più antiche del Ticino. e

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    1. Spero tu abbia fatto un brindisi davanti al sagrato pensando alla Santa ;)
      Prosit caro And... ne abbiamo bisogno :*

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  9. Mi piace questo post: solare - anche se di un sole, interiore ed esteriore, tutto "novembrino" ... - e con tante bollicine che fanno ben sperare ... Un abbraccio.

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    1. Bollicine, calore e colore mi pare una terna vincente.
      Un po' in ritardo, ma ad un brindisi non servono feste. Prosit Maria... per tutto :**

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  10. ...che voglia mi è venuta di castagne!

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    1. Io cara Patalice sono riuscita a fare bene 2 sole cose: mangiare le castagne e bere un novello. Il resto è chiuso in valigia.
      Sono sicura che a quest'ora anche tu sia riuscita nell'impresa castagne :))
      Certe soddisfazioni dobbiamo prendercele, perdindirindina!!! :))))

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  11. Prima cosa, Santa, buon fine trasloco.
    Poi... ma per le vie del borgo tra il ribollir dei tini... Ma come i tini che ribollono a metà novembre? :-o
    In linea di massima si vendemmia in settembre, qualche bianco anche attorno al 20 di agosto, sicuramennte per tardi che si fa quasi tutta l'uva è nei tini (oggi vasche e vinificatori) per la prima settimana di ottobre, qualche giorno di fermentazione, vogliamo esagerare? Una settimana, e poi via dalle vinacce e dai tini si torchia e si mette nei vasi vinari, un'altra settimana e si travasa per la prima sfecciatura... Come diavolo fanno i tini a ribollir l'11 di novembre?
    Abbiamo cambiato le stagioni o i metodi di vinificazione?

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    1. Innanzitutto Vera spero comprenderai il ritardo della risposta, è una fase di cambiamento radicale e caos... per cui inizio col ringraziarti, il trasloco in sé è finito e nel mettere "ordine" la difficoltà :/
      "... dal ribollir de' tini
      va l'aspro odor dei vini
      l'anime a rallegrar..."
      è di Carducciana memoria, pare che Carducci abbia visitato proprio in settembre la Toscana e la sua "San Martino" sia stata ispirata dagli scritti di Nievo e dal paesaggio... Direi in questo caso, visto il suggestivo risultato, la licenza "di far ribollire" i tini a San Martino gli sia concessa.
      Ovviamente "ribollir dei tini", può riferirsi alla fermentazione; un detto popolare recitava: "il giorno di San Martino tappa la botte e bevi il vino". Le botti venivano chiuse (sigillate) a novembre, si aspettava la fine della fermentazione (il ribollir).
      Questo nella tradizione contadina di alcune zone, ovviamente i metodi oggi sono "molto" cambiati, più delle stagioni ;)

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    2. Ti ho nel cuore ;-) In questi ultimi anni sto lavorando per una ditta di traslochi, so quanto è complicato.
      Quanto al vino concordo con te, licenza poetica.
      Il mio compagno è un cantiniere e anche io ho fatto spesso il vino con la nostra poca uva di casa (massimo 15 quintali di vino, non certo le decine di migliaia che lavora lui)
      Oggi industrialmente si lavora con filtri sotto vuoto, centrifughe, termovinificatori, lieviti selezionati, enzimi...

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    3. ...il vino è come un uomo: può avere dei difettini e può essere simpaticissimo lo stesso. Anzi, qualche piccolo difetto delle volte – piccolo, intendiamoci – può anche giovare. (B. Bertolucci, Strategia del ragno)
      Oggi dobbiamo confidare nella correttezza delle cantine e sperare in qualche piccolo difettuccio :)
      Come dice il proverbio:"La buona cantina fa il buon vino."
      Prosit Vera per tutto ciò che abbiamo a cuore... Un abbraccio :*

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