sabato 13 dicembre 2014

Quattro chiacchiere al Webar: Una storia triste di Natale. Casa Gucci, licenziati Frida Giannini e Patrizio Di Marco. Si aggiungono al milione di famiglie in Italia senza lavoro. Vietato l'amore tra "colleghi". Anche Ascanio Celestini dice la sua.

Frida Giannini e Patrizio di Marco

È la notizia dell’ultima ora: la holding Kering, colosso francese che controlla il marchio di moda Gucci,  ha confermato il licenziamento del presidente e amministratore delegato, Patrizio di Marco, e quella del direttore creativo, Frida Giannini ai vertici della maison Gucci.

A poco più di una settimana dal Natale l’ennesima famiglia,  Frida Giannini e Patrizio Di Marco sono compagni nella vita con una bimba di appena 2 anni e mezzo, resterà senza lavoro.

Una notizia sconcertante, tutti a domandarsi il perché, tutti a fare congetture, il mondo della moda è in subbuglio. Cellulari che si rincorrono, voci di corridoio, interviste, scoop, chi sa cosa, chi ha detto cosa.
Delusione sulla gestione? Sicuramente i “big brand” (sarebbero i grandi marchi) hanno subito non poche flessioni in questa fase del mercato, ma Gucci rimane un’azienda con uno dei fatturati più alti, nel 2013 ha registrato 3,6 miliardi di ricavi e pare che il 2014 si chiuderà allo stesso modo.  La tesi che siano stati licenziati perché “improduttivi” non regge. 

Ecco che s’insinua un’altra ipotetica verità: una relazione interna “non appropriata”. Patrizio, amministratore delegato, incontra a casa Gucci Frida, direttore creativo, e come molte volte accade sul posto di lavoro  gli sguardi s’incrociano, i gomiti si sfiorano e patatrac i due s’innamorano, sarà stato complice il distributore automatico del caffè, magari, in momento di pausa, Patrizio ha rinunciato all’ultima cialda per lei, galeotto fu il caffè.

Due cuori e una maison. È un sogno d’amore che s’avvera e nel 2013 nasce una bambina. Che bella storia. Ma per l’azienda potrebbe essere un rischio.


Una ricerca di Bp Academy (non chiedetemi nulla: so che si occupano tra le tante cose di comunicazione aziendale, team building e motivazione. Come fai a lavorare se non comunichi e non sei motivato? Occorre qualcuno che t’insegni, no?!) giudica dannosa per la produttività una relazione sul posto di lavoro. Pare, secondo il loro studio, che l’amore tra “colleghi” “rende più nervosi i diretti interessati… più distratti… meno competitivi… più sospettosi… meno corretti con gli altri… Non solo, infatti la gelosia, che spesso matura da simili relazioni a così stretto contatto, alimenta incostanza… cattiveria… morbosità… Tra l’altro secondo l’indagine Bp Academy è dimostrato che chi ha una relazione in ufficio passa mediamente 1 ora al giorno a controllare cosa fa il proprio partner, con rischio distrazioni dai propri impegni.”

Devastante! Signore e signori non ci provate nemmeno, se l’amore fa male, quello tra “colleghi” uccide. François-Henri Pinault, ceo e chairman della Kering, dev’essere stato informato dalla Bp Academy, che altro poteva fare se non evitare la catastrofe licenziando Frida e Patrizio.

Una triste storia di Natale anche quest’anno. Frida, 43 anni e Patrizio, 53 anni che da ragazzo sognava l’America perché sapeva che “l’uomo ragno è lì che vive, nella grande mela”, oggi faranno anche loro parte di quel milione di famiglie senza lavoro e la loro piccola Greta non troverà un regalo sotto l’albero, non potrà più andare all’asilo, per loro si aprono le porte del mondo dei senza lavoro. Un mondo ancora più difficile se hai più di 40 anni, che si aggrava se si superano i 50. Amaro destino anche per loro: di una condizione ad oltranza di disoccupati che si aggirano per casa senza troppe illusioni.

                                                                     (Si ringrazia per il video La7 Attualità)

Anche loro saranno in fila al patronato come molti di noi a farsi assistere da un legale, s’inoltreranno in quel lungo cammino, che dura decenni, per il riconoscimento di un loro diritto, per denunciare un torto. Anche loro al centro per l’impiego.


Dopo l’iscrizione alle liste dei disoccupati, affronteranno il colloquio di orientamento al lavoro, per fare i conti con l’agghiacciante realtà che al logo con le due famose “G” di Gucci dovranno sostituire, nella disperata ricerca di un nuovo lavoro, le due “C”: Culo & Conoscenze.
Se il lavoro ci rende uguali, questo Natale ci scopre fratelli: tutti, ricchi e poveri, abbracciati sotto il grande albero dei disoccupati.

P.S. Non è che nell’abbraccio ci scappa il numero di telefono di qualche loro conoscente… che botta di “C” sarebbe!


4 commenti :

  1. forse occorre mettere le mani in tasca e tirare fuori qualche euro per questi poveretti.
    c'è un numero di telefonino al quale versare due euro?

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  2. Ma perché ogni volta che scrivo un bel commento sono scollegata e quello si perde? Va beh, volevo dire che ADORO Ascanio Celestini e che per i due licenziati auguro un Buon Natale, per senso di Giustizia. Ciao, buona domenica :-)

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  3. Buongiorno franz. Che fai infierisci? Ironia a parte, la notizia mi ha lasciata perplessa su due fronti: nonostante siano riusciti a mantenere i ricavi 2014 in linea con quelli del 2013 Pinault li "licenzia". La seconda quella della relazione inappropriata. Due momenti di riflessione che rispecchiano il sistema economico di cui tutti, in un modo o nell'altro, oggi siamo vittime.

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  4. Buongiorno Matilda, mi unisco a te per gli auguri. Come ho commentato a franz, queste notizie mi stuzzicano si l'ironia, inevitabile quando si vive un'altra storia, ma mi fanno anche riflettere su quanto sia "marcio" un sistema. Il settore moda, al di là dei giudizi, potrebbe rappresentare un vanto per la creatività italiana e garantire, se si opera in modo sano, posti di lavoro (discorso lungo e viziato come sentiamo dai vari servizi dedicati). Tornando alla notizia, magari questi due "top manager" sono in gamba, eppure il business li ha espulsi (?)
    Come possiamo fare? Adoriamo lo stesso uomo ahahahah. Celestini è incredibile, mi associo anche in questo. Ti auguro una buona settimana.

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