domenica 16 novembre 2014

Il Poeta della domenica... Umberto Saba

"Muta il destino lentamente, a un'ora precipita"

               Ulisse             

               Nella mia giovinezza ho navigato
               lungo le coste dalmate. Isolotti
               a fior d'onda emergevano, ove raro
               un uccello sostava intento a prede,
               coperti d'alghe, scivolosi, al sole
               belli come smeraldi. Quando l'alta
               marea e la notte li annullava, vele
               sottovento sbandavano più al largo,
               per fuggirne l'insidia. Oggi il mio regno
               è quella terra di nessuno. Il porto
               accende ad altri i suoi lumi; me al largo
               sospinge ancora il non domato spirito,
               e della vita il doloroso amore

               Dopo la tristezza

               Questo pane ha il sapore d'un ricordo,
                mangiato in questa povera osteria,
               dov'è più abbandonato e ingombro il porto.

               E della birra mi godo l'amaro,
               seduto del ritorno a mezza via,
               in faccia ai monti annuvolati e al faro.

               L'anima mia che una sua pena ha vinta,
               con occhi nuovi nell'antica sera
               guarda una pilota con la moglie incinta;

               e un bastimento, di che il vecchio legno
               luccica al sole, e con la ciminiera
               lunga quanto i due alberi, è un disegno

               fanciullesco, che ho fatto or son vent'anni.
               E chi mi avrebbe detto la mia vita
               così bella, con tanti dolci affanni,

               e tanta beatitudine romita!

il Canzoniere, Meditarranee 1948
da Trieste e una donna, 1910-12


Umberto Saba,
(Trieste9 marzo 1883 – Gorizia25 agosto 1957)

                               

8 commenti :

  1. "e della birra mi godo l'amaro" .
    Splendida allegoria della contemplazione di un mondo che non si sa più vivere. Quando cala la sera della vita o quando si rimane soli, anche l'amaro ha un gusto

    RispondiElimina
  2. Buonasera Odi, efficace e sensibile considerazione. Di questi tempi si apprezza solo l'alcool, per vivere (?) storditi. Un caro saluto.

    RispondiElimina
  3. "e della vita il doloroso amore"
    Che bella la poesia di Umberto Saba, poeta di mare, lo definirei. Ha vissuto al suo cospetto e la sua città la girava e la cantava sentendone sempre il profumo. In quell'ultimo verso mi ci riconosco in pieno.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un legame particolare quello con l'Ulisse. Quando sai che Itaca è lì e vieni sospinto al largo. A volte di tanto Amore si muore, a volte si approda in altri lidi con la propria "beatitudine" romita. Un poeta chiaro, di semplici emozioni, di parole "trite" come la vita di tutti i giorni, come la.nostra quotidiana odissea. Ciao Matilda.

      Elimina
  4. Oh, Saba, un altro mio adorato. Grazie, cara Santa.

    RispondiElimina
  5. Ciao Silvia, condividi il mio amore per Saba e la sua Trieste... "Se piace,
    è come un ragazzaccio aspro e vorace,...". Grazie a te. Ciao:)

    RispondiElimina
  6. Amo Umberto Saba e il suo intelligente e profondo "understatement": indimenticabili per me "Goal" (la cito mentalmente quando qualcuno segna, in una partita di calcio) e "La capra", per citarne due. Grazie per questa bella "etichetta" domenicale.

    RispondiElimina
  7. Ciao Maruzza, pare che le poesie sul calcio le scrisse perché un amico gli regalò dei biglietti per andare a vedere la partita :)

    RispondiElimina

Torna su