domenica 2 novembre 2014

Il Poeta della domenica... Edward Estlin Cummings


"Non essere morti non significa essere vivi"

Completamente pazzo
Completamente pazzo è colui
che dice di essere stato innamorato un’ora.
E non perché l’amore declini così presto
ma perché in minor tempo può divorarne dieci.
Chi mai mi crederà se io vi giuro
che quella piaga mi è durata un anno?
Chi mai di me non riderebbe
se affermassi di aver visto una fiasca di polvere
bruciare un giorno intero?
Ah che balocco è un cuore
una volta caduto nelle mani dell’amore!
Tutti gli altri dolori fanno posto ad altri dolori
e solo un po’ ne chiedono per sé.
Essi vengono a noi, ma Amore ci trascina
ci inghiotte e non mastica mai!
A causa sua, come da palle incatenate
intere schiere muoiono.
Egli è il tiranno luccio
e i nostri cuori sono pesciolini.
Se non fosse così
cosa avvenne del mio cuore quando ti vidi la prima volta?
Portavo un cuore entrando nella stanza
ma uscendo dalla stanza non lo avevo più.
Fosse andato da te, lo so bene,
il mio cuore forse avrebbe insegnato al tuo cuore
a mostrarsi verso di me più pietoso.
Ma l’amore, ahimè, al primo soffio
lo infranse come vetro.
Eppure nulla può accadere al nulla
né alcun luogo può essere vuoto.
Per questo penso che il mio petto
conservi ancora quei frammenti
benché non siano più uniti.
E così come ora gli specchi infranti
mostrano centinaia di volti minori,
così i frammenti del mio cuore possono
scegliere,
desiderare
e adorare
ma dopo un tale amore
non possono più amare.



Crudele, amore

crudele, amore
percorri l'autunno;
nei cui capelli l'ultimo fiore,
le labbra fredde a canti

per prime
appassiranno, passeranno?
un sole a fior di pelle
cade e, crudele,
sull'erba
Viene la luna

amore, percorri
l'autunno
amore, perché l'ultimo
fiore tra i capelli sfiorisce;
i capelli freddi a
sogni,
amore tu sei fragile

-percorri l'intero autunno
sorridi cinereo alla gente,
che per l'inverno
sghemba s'affanna.

da Tulips and Chimneys, 1923

traduzione di Mary de Rachewiltz qui














Edward Estlin Cummings,
(Cambridge14 ottobre 1894 – North Conway3 settembre 1962)

6 commenti :

  1. Eccomi qui, Santa, di martedì, oggi. Vento caldo qui da noi, dicono che stasera dovrebbe arrivare la pioggia, certo è il periodo nel quale, qui, si sta molto meglio fuori, all'aria e al sole che dentro casa. Cosa c'entra? Nulla. Per dire che ti volevo proprio ringraziare per questo E.E. Cummings che non era per nulla un uomo da poco! Poetare d'amore e farlo in questo modo vivo e frammentato come i suoi specchi ma vitale, sveglio, bello e anche divertente... e tu? a pensare d'amore in questi tempi bui. Grazie, piace anche a me.

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  2. Oh, il mio adorato Cummings con la sua bravissima traduttrice. Ne ho parlato anch'io, qui
    http://ninehoursofseparation.blogspot.it/2011/05/e-e-cummings-mary-de-rachewiltz.html

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  3. Davvero belle, queste poesie. Non le conoscevo, lo confesso. Grazie per la condivisione, arricchita da una splendida immagine. Buona serata.

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  4. Ciao Matilda. Adesso piove qui. Più i tempi sono bui più penso all'amore, non quello da cioccolatini, quello che "non mastica mai". Ne ho bisogno, un bisogno viscerale. Tanta desolazione e questo trapezio sospeso senza rete, perché come saggiamente dice "non essere morti non significa essere vivi", basta guardarsi attorno. E questa frase me la sento tatuata addosso. Ma... ma con ironia, come ben dici "divertente", guai a trascurare la leggerezza. A presto. Buona serata e magari un buon bicchiere di rosso con le castagne... per onorare "l'urne de' forti".

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  5. Grazie Silvia per la segnalazione, vado a leggere con entusiasmo, conosco poco l'universo dei traduttori, ma sai quanta gratitudine nutro. Tanti anni fa ho avuto il piacere di trascorre una serata insieme a Fernanda Pivano, la ricordo ancora. Siete le uniche due traduttrici che io abbia incontrato ed è un grande privilegio. Mi ripeto ma devo sempre ringraziarti, senza il tuo lavoro io non avrei mai potuto godere della letteratura straniera. Visto che ho parlato di vino, un brindisi ai traduttori e alle loro fatiche.

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  6. Buonasera Maruzza, la prima poesia che ho letto di Cummings è "pss sst" un suono coinvolgente che va al di là della sintassi. È stato amore a prima vista. Anche il ricordo di una bella giornata che ho voluto rivivere. Auguro anche a te una bella serata e a presto.

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