Una lettera
«Impari molto sulle persone quando
dichiari che non intendi vivere la tua vita secondo le loro regole.
E molti in questa sala conoscono
bene le conseguenze di fare qualcosa di così sconvolgente come essere un
individuo, una voce diversa, spesso curiosa, con il suo timbro, il suo stile,
la sua melodia, il suo messaggio.
Viviamo in un mondo in cui la conformità è confortevole, e sappiamo tutti quanto confortevole la gente può diventare. Tante delle voci là fuori sono solo una eco, tramandata di generazione in generazione, Rompere il cerchio è impensabile, e perché dovrebbero anche solo pensarlo, se il mantello che hanno ereditato è così caldo e sicuro.
Tutti tranne voi.
Loro fanno cenni di assenso. Voi
alzate un sopracciglio dubbioso. Loro semplicemente conoscono la risposta. Voi
sapete che la risposta produce molte altre domande. Loro si sentono sicuri
stando sul sentiero tracciato. Voi vi sentite obbligati a staccarvi dal gruppo
e tracciare il vostro sentiero. Ma questo non è quello che si aspettano da voi.
Loro avevano scritto le regole per una vita corretta e volevano essere sicuri
che tu venissi su bene, comunque. E allora che è successo?
In questo momento, padri e madri
portano un peso d'imbarazzo e vergogna perché hanno fallito come genitori,
perché voi avete lasciato il sentiero tracciato, perché siete stati traviati e
corrotti, perché avete riscritto il libro delle regole in una lingua che loro considerano straniera,
confusa, sgradevole.
Avevate due scelte. Potevate
mantenere la pace e allinearvi agli altri. O potevate camminare al vostro ritmo
nella vostra direzione per le vostre ragioni e accettare le conseguenze e i
premi che vengono dal non avere padroni. Le ripercussioni sono state pesanti.
Adesso, quando ti guardano, vedono solo quello che pensano tu dovessi essere,
quello che avresti potuto essere, se avessi solo seguito il loro esempio. Usano
parole d'amore, ma a fatica, e sporcando l'amore con la distanza e lo sdegno,
lo sminuiscono. In realtà, ogni volta che vi guardano e vi dicono “ti voglio
bene”, vi rimane l'amaro in bocca, come se foste appena stati complimentati da
un politico il cui unico scopo è cambiare il vostro voto.
Jon e Alex in un momento d'intimità, una coppia gay di San Pietroburgo, la foto si è aggiudicata il primo premio della 58ª edizione del World Press Photo - Foto di Mads Nissen |
Sì, ti vogliono bene. Ma l'amore
vero, al 100%, l'amore senza filtro è tenuto in riserva finché non decidi di
raddrizzarti, adattarti, conformarti e smetterla di fare caos. Finché non
cominci a comportarti normalmente. Giusto per un momento, diamo un'occhiata a
cosa considerano normale. Normale sono una moglie e un marito, sposati secondo
la bibbia, in una chiesa e davanti a dio, che condannano i non-eterosessuali
perché ignorano e anzi dissacrano l'unione legale e religiosa che loro possono
gustarsi dopo due divorzi.
È una madre che dice alla figlia
che il sesso è sporco, che il suo corpo è sporco, che il desiderio sessuale è
pericolosa lussuria. E che lei è dannata dalla caduta di Eva nel giardino
dell'Eden, è un prodotto del peccato, creata per avere valore solo attraverso
il suo futuro marito che, stando alla Genesi e al disegno divino, governerà su
di lei.
Cloudburst -L'amore tra le nuvole |
È un insegnante che spaventa un
bambino di 6 anni con la tortura delle anime nell'inferno e il diavolo
appostato nella notte che attenta alla sua stessa anima.
È rifiutarsi di comperare un'auto
nuova senza prima provare su strada 15 veicoli di 6 differenti concessionari,
controllando storia del mezzo, modo di pagamento, costo dell'assicurazione,
statistiche sulla sicurezza, valore alla rivendita e commenti degli utenti, ma
poi accettare la bibbia come fattuale senza neanche sapere chi ha scritto la
Genesi.
È
un rituale di comunione in chiesa durante il quale uomini, donne e
bambini simbolicamente mangiano carne e bevono sangue umani.
È
ringraziare Dio per il cibo prodotto e preparato da mani umane. È dare a
Dio la gloria di aver procurato la nuova casa che arriva assieme a un mutuo
30ennale. È pregare per la propria sicurezza dopo avere allacciato la cintura,
chiuso le portiere e caricato la pistola. È pregare per la guarigione dopo aver
chiamato il 118.
Sono le canzoni al catechismo, la
bibbia sul comodino, l'assegno nella cassetta delle offerte, l'evangelista in
TV, un pesce di Gesù (simbolo antico recuperato) sulla macchina e una maglietta
che dice: “7 giorni senza Gesù sono una settimana (week) / ti rendono debole
(weak)”.
È
una prigione mascherata da palazzo, e voi non volete vivere così.
Voi avete letto i libri e visto
la storia e studiato la scienza e vi siete resi conto che il mondo è molto,
molto più maestoso di quanto la maggior parte della gente possa immaginare.
Avete finalmente trovato la vostra voce, e intendete usarla. Avete avuto
l'illuminazione che non dovete al resto del mondo di renderlo felice.
Invece dovete a voi stessi di
crearvi la vostra felicità. E anche se,
quando e dove potete, dite le parole e fate le azioni che creano ponti e
smussano spigoli, e dimostrate amore per gli altri e desiderio di un mondo
migliore, non siete pecore da guidare, echi da ripetere, parabole, cattivi
esempi, scherzi di natura, pervertiti/vergogne/difettosi/brutture.
I segreti di Brokeback Mountain |
Non siete brutture, siete
magnifici. Voi avete capito quello che tanti miliardi di altri si sono persi.
Che questa vita è troppo preziosa per spenderla nell'ombra di qualcun altro.
Che quando gli altri giudicano tutto e tutti perché sono diversi, stanno solo
dimostrando quanto sono superficiali e si stanno privando delle meraviglie là
fuori, delle profondità, ampiezze, colori, culture e umanità che sono tanto più
fantastiche delle piccole stanze nelle quali loro si chiudono, e gli stretti
tunnel che loro percorrono. Che credere nelle cose senza prove non è una virtù,
ma qualcosa da compatire. Che non bisogna vergognarsi della
sessualità, ma celebrarla. Che condannare le cose sbagliate,
anche se sono dichiarate sacre, è obbligo di ogni essere morale. Che le vostre
speranze, i vostri sogni, i vostri desideri, i vostri amori, i vostri
passatempi e le vostre passioni appartengono a voi e solo a voi. Che vi siete
staccati dalla massa.
Le donne di Kabul portano al cimitero la bara di Farkhunda, uccisa a sassate da più di cento uomini e data alle fiamme. La accusavano di avere bruciato una copia del corano. |
Per andare avanti. Per distinguervi. Per tener duro.
Per sapere che, anche se siete
solo un piccolo granello di sabbia su un piccolo granello di sabbia in questo
immenso universo, e anche se non credete che vostro padre sia un re divino e la
vostra missione sia scritta in un libro magico e avete un palazzo eterno nei
cieli, la vostra vita è meravigliosa e fantastica e preziosa...
Questo tipo di vita è facile? No.
È popolare? Forse no.
Ma fatevi coraggio, amici miei,
perché in questo universo di 13.7 miliardi di anni, non c'è mai stato nessuno
esattamente come voi, e non ci sarà mai più. Voi state semplicemente vivendo
una vita che riflette onestamente questo fatto.
E mentre altri ridono di voi
perché siete differenti, voi potete ridere di loro perché sono tutti uguali.»
Seth Andrews
Seth Andrews è nato a Tulsa in Oklahoma,
ha creato una delle più popolari comunità atee su Internet. “È conosciuto per due cose: i tornado e le chiese,
ed più facile darsi alla fuga da una tromba d'aria. Nato in una famiglia di sei
figli, è stato cresciuto da genitori devotamente religiosi che hanno vissuto e
insegnato la Bibbia alla lettera. La sua è stata una vita piena di discussione
religiosa e dibattito, ma mai di domande o dubbi.” Lo presenta così Pamela
Whissel nell’intervista per la rivista American Atheist qui.
Nel suo nuovo libro, Deconverted:
A Journey from Religion to Reason, racconta di quei primi dubbi e porta i
lettori in un viaggio molto personale per uscire allo scoperto (coming out). Seth
Andrews ha condiviso gran parte di quel viaggio sul suo sito,
TheThinkingAtheist qui, che ha creato come risposta al suo “indottrinamento
giovanile, alla schiacciante ondata di messaggi religiosi nella nostra società,
e alle innumerevoli schiere che fanno affermazioni ridicole e liquidano voci
scettiche con avvisi di tortura eterna.”
Ringrazio l’amica Gabriella Bruni
che ha voluto condividere con me questa lettera, traducendomela. E io non
potevo non condividerla con tutti voi. Con voi che condannate le cose sbagliate,
vi ponete domande, cercate la profondità, siete assaliti dai dubbi, prendete le
distanze dalla facile superficialità e cercate un’umanità del rispetto e della
bellezza.
- Le immagini in questo post sono presenti solo a scopo illustrativo. Copyright dei rispettivi aventi diritto che ringrazio.
I violenti di merda mi hanno talmente cotto il razzo che non riesco più a considerare un paradosso l'esortazione (forzata, dolorosa e spiacevole finché si vuole) a ELIMINARE la feccia violenta dal mondo, foss'anche con metodi (inevitabilmente?) violenti.
RispondiEliminaQuando poi la violenza ha l'aggravante di essere provocata da inferiorità mentale, cioè ignoranza omofoba, machoide e/o religioide proprio non ci vedo più!
Condividerai con me la lettera di Seth Andrews, negli Stati Uniti credo proprio siano messi peggio. Purtroppo caro Zio è proprio vero è più facile scappare da un tornado che da una società "idiota". L'importante è parlarne sempre e tu che hai più voce "sferza" tutti!
EliminaHo assistito un paio di mesi fa a un attacco verbale a una coppia di ragazze ventenni che si tenevano per mano su un autobus. Erano due donne sulla trentina quelle che si prendevano gioco di loro. Una delle due ragazze quando è scesa era in lacrime e l'altra la consolava con grande difficoltà. E' stata una scena rapida. Due minuti ma violenti.
RispondiEliminaHo letto in questi giorni la storia di due ragazze di Napoli, Laura e Giulia, picchiate dai genitori, ma soprattutto insultate dalle insegnanti a scuola, discriminate e derise. L'atteggiamento delle insegnanti, stando alla notizia, è quello che mi ha fatto più paura. Se non c'è Cultura And nella casa dove dovrebbe risiedere le cose non potranno mai migliorare...
EliminaForse più che cultura ci dovrebbe essere leggerezza, sensibilità, riso, condivisione, normalità. d
EliminaSicuramente ciascuno di loro nel quotidiano vivrà con "normalità", riderà, e sarà convinto di essere sensibile, ma tutto questo lo condividerà con coloro che considera conformi. Il resto va espulso.
EliminaLa gente violenta e che reagisce male è repressa, punto.
RispondiEliminaNon c'è altra spiegazione. Uccidere una donna perché avrebbe bruciato il Corano è una cosa malata, che manco nel medioevo avrebbero fatto.
Così come le altre questioni.
Come cantano i Litfiba "non nasce da un colore né da un'appartenenza, quell'odio che ti prende è cattiva coscienza..." :)
Moz-
Tra i primati siamo gli unici dotati di "parola", non semplice suono, ma abbiamo un linguaggio complesso che ci consente di manifestare il nostro pensiero. Eppure dobbiamo ricorrere alla forza, sempre e comunque, dobbiamo affermare sempre e comunque una supremazia, vuoi di colore, vuoi di genere, vuoi di ricchezza. Così il bianco sul nero, il maschio sulla femmina, il ricco sul povero, l'etero sull'omo, il Nord sul Sud ecc. ecc. Come già sai caro Moz siamo questi...
EliminaFinchè si useranno parole come "normale", in nopmr dell'amore e della religione, è evidente che l'umanità ha ancora molte 'miglia da percorrere prima di dormire', come dice Fromm.
RispondiEliminaCristiana
Normale è tutto ciò che ci fa comodo, che non disturba, che ci torna utile, che ci somiglia, anche qui Cristiana un elenco infinito per giustificare solo pura violenza.
EliminaPer fortuna vivo in un ambiente dove non mi capita praticamente mai di assistere a scene del genere, per me è come se fossero racconti di un altro pianeta, non riesco proprio a capacitarmi che esistano queste cose. Invece non solo esistono, ma sono anche frequentissime :-(
RispondiEliminaSai Silvia qual è la cosa che più mi lascia interdetta in tutto questo, parlando appunto di pianeta? Che non siamo capaci di convivere con le nostre naturalissime diversità, ma teniamo gli occhi al cielo aspettando e sognando l'arrivo di extraterrestri, certamente differenti da noi... Qui ci sta: non siamo normali!
EliminaIncredibile, Santa! Le coincidenze di questa nostra vita, la sua bellezza e il suo mistero continui. Due giorni fa mi son fatta male al piede, pensavo di essermi fratturata qualche suo ossicino piccolo e nobile, si è gonfiato e non riuscivo a muoverlo… ma questo c'entra poco, però mi ha mal disposto alla condivisione, diciamo così. Oggi, dopo aver saputo che non si è fratturato nulla e sentendo meno dolore, mi sono decisa a leggere questo tuo post che mi è apparso dal titolo non interessante, bensì mio, un mio pensiero dei giorni precedenti alla caduta. Pensavo proprio all'outing, non nel senso americano e neppure in quello italiano. Pensavo all'outing in un senso un poco più ampio che comprende tutto quanto scritto nell'articolo che ci proponi e anche qualcosa in più, qualche altra diversità. Grazie! Un abbraccio colorato ( di fronte alla mia finestra hanno messo a prendere aria una coperta bella e colorata ;-) )
RispondiEliminaGrazie davvero, perché è bellissimo!
RispondiEliminaInnanzitutto spero vada meglio, soprattutto tieni il piede fermo e non saltellare di qua e di là :)
EliminaNe so qualcosa di fratture e fortunatamente la tua non lo è, nonostante questo fai la brava!
Anch'io nel pubblicarlo pensavo a tantissime diversità, ho pensato ai neri ed alla loro odissea, ai genocidi etnici, alla donna, agli omosessuali, ai razzisti in genere, agli integralisti in genere. Tutti accomunati dalla stessa sorte disgraziata, fatta di odio, violenza, soprusi, schiavitù e morte.
Volevo un canto di bellezza, di amore, perchè la vita è meravigliosa e nessuno di noi è o potrebbe essere uguale ad un altro.
Che bella immagine la coperta al balcone, mi tornano in mente alcune feste, quelle dell'infiorata, le coperte bellissime, colorate appese a finestre e balconi e il profumo della ginestra. Mi sembra quasi di sentirlo nella stanza, che bei ricordi, meravigliosi.
Grazie Matilda, cerca di divertirti ugualmente questo fine settimana, ma stando ferma. Un bacio enorme malatina :*
Cara Santa, questo è un post "necessario". Da un pò di tempo mi frullano riflessioni del tipo: è Dio il fondamento dell'etica o abbiamo inventato Dio per dare un fondamento all'etica e ad alcune idee normative della convivenza? Se, come ci ricorda Seth Andrews, le religioni fanno questi casini, quantomeno bisognerebbe rivederle dal profondo ... Il problema è che le religioni danno sicurezza e conforto a una fetta grande di umanità... Ma a un prezzo troppo alto! Grazie di questo spunto, ripeto, "necessario". Un abbraccio.
RispondiEliminaLeggendoti Maria, meglio e prima di me poni l'accento sul grande bisogno di umanità che si ha. La religione, e con questo non intendo certo tutti, perchè ci sono religiosi e credenti che hanno tanto da insegnare a molti, è stata ed è uno strumento politico di distruzione non solo "emozionale", ma tragicamente fisica. Stragi impunite, mortificazione, separazione in nome di un dio. Le riflessioni sono sempre "necessarie", e anche pensare che esiste comunque il bello a cui guardare per vivere in armonia col creato. Un abbraccio forte.
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