mercoledì 1 ottobre 2014

Noccioline per tutti: nascono i Peanuts.


Charlie Brown: «Questa sarà una giornata scema, sarà una di quelle giornate sceme in cui dico cose sceme, faccio cose sceme e tutti mi danno dello scemo.»
Linus: «Forse dovresti tornare a casa e metterti a letto»
Charlie Brown: «Non faccio mai cose così furbe in una giornata scema.»

Sono le battute di due dei personaggi del film più lungo della storia, i Peanuts. 
« Il mio ruolo è quello del regista e i personaggi che disegno sono come degli attori, tra me e loro c’è un colloquio quotidiano, rifletto con loro sulle battute che devono dire… » sono parole pronunciate da Charles Monroe Schulz creatore dei Peanuts.


È il 2 ottobre 1950 quando la striscia Peanuts viene pubblicata per la prima volta su sette quotidiani statunitensi. E da allora credo che siano pochi a non aver avuto contatti con gli ometti dalla “dialettica adulta”, come li ha definiti qualcuno. Quante cose si dicono e si sono dette sui Peanuts.  Si dice che…  siano stati una terapia per Schulz, che odiasse il nome Peanuts. Si dice…



Su tre cose non c’è da ri-dire.
La prima. Contano 350 milioni di lettori nel mondo, e sono stati tradotti in 21 lingue diverse.
La seconda. Gli adulti sono i grandi assenti.
La terza. Come nel miglior film che si rispetti ci siete tutti lì dentro. ( Non spaventatevi il vostro anonimato è rispettato.)

Ci sono anch’io. Ci sono con le mie insicurezze, anche se ancora non sono pelata come Charlie Brown (per fortuna);


con la mia tenerezza, anche se non mi porto dietro la coperta di Linus, il mio oggetto transizionale è qualcosa di terribile, la sigaretta, e la notte di Ognissanti (permettete la mia notte) aspetto anch’io il Grande Cocomero (magari che arrivi con qualcosina – tanto – in più delle caramelle);


con i miei sogni e le speranze, anche se non ho la cuccia con vista di Snoopy, ma a volte sgattaiolo dalla finestra e mi siedo sul tetto (quello coi vecchi coppi) per guardare lontano; con la mia rabbia bisbetica, anche se non ho il chiosco di Lucy (e in questo periodo mi servirebbe proprio, magari con vino e caldarroste), né un cane che mi lecchi per fingere che mi dia fastidio;


con le mie piccole, grandi, tante, uniche passioni come Schroeder, anche se non so suonare il piano, ma dopo aver ascoltato Glenn Gould nessuno è in grado di suonare il piano, “pensai”;


sono anche  Pig-Pen, quando non ho proprio voglia di lavarmi e stramazzo a letto, niente sapone, figuriamoci il dentifricio, avere sapore di sudore, polvere e tabacco (tanto le lenzuola non parlano, che fortuna!).

Oggi è una di quelle giornate sceme, in cui dico cose sceme.  E come Woodstock  non voglio più usare le lettere, ma lasciarvi anch’io con un sorriso.






9 commenti :

  1. Ma tu lo sai, vero, che il Grande Cocomero in realtà era una zucca?

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  2. La "grande zucca" direi, quella di dolcetto scherzetto, ma Halloween è molto americano per me, preferisco il (nostrano) "grande Cocomero". Un campo di verdi cocomeri e via a chi sputa i semi più lontano (ahahaha un po' di pestifera monelleria... purtroppo nel capitolo c'era una volta)

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  3. quando andavo alle medie o all'inizio delle superiori esisteva un diario di Snoopy e compagnia, io lo avevo, meno male, e loro erano nostri compagni

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  4. a scuola no, il mio diario Vitt, i salami parlanti mi confortavano, per non parlare delle quaglie. Lì avevo bisogno del non sense o dei fratelli Marx. Non potendo avere loro...

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  5. ho avuto anche Jacovitt, bello anche quello

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  6. Ciao! Intanto un contributo su questo post non potevo lasciarmelo sfuggire, ringraziandoti per la nostalgica condivisione; via via spulcerò anche quelli che richiedono maggiore immersione. I peanuts sono un pezzo (anche) della mia vita, i diari di Snoopy (ma anche Jacovitti) li ho conservati per... decenni. Ho sempre ammirato la scelta di Schulz di non lasciare che altri disegnassero i suoi personaggi, così come mi rabbuia il massacro delle vignette che circola in rete...

    Alla prossima. Buon week-end!

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  7. Mi inviti a nozze con Charlie Brown, Linus, Snoopy e co.! Li amo,semplicemente. Sono fantastici, Sono un pezzo importante della mia adolescenza. Anche ora continuo a identificarmi - a turno, a seconda della giornata e dell'umore - con i personanaggi di Schulz. Grazie di questa full-immersion. Buona domenica.

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  8. Benvenuto DOC. Le "reti" sono sempre pericolose... concordo con te, i personaggi sono chi li disegna, nascono e vivono con il loro creatore. Allora aspetto le tue critiche e con piacere. Ti auguro una buona settimana.

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  9. Buongiorno Maruzza. E che nozze! Straordinari Peanuts! Ci siamo proprio dentro, fortunatamente troppo piccoli per farci paura, così ci possiamo specchiare. Straordinario Schulz! Anche a te una buona domenica.

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