martedì 21 ottobre 2014

Quattro chiacchiere al Webar: Gasparri, Fedez, Caritàz e Speranzaz



Fede(z) è l'uccello che sente la luce e canta quando l'alba è ancora oscura.", scriveva il premio Nobel Rabindranath Tagore. Il poeta indiano aveva a cuore l’uomo, l’uomo di questa terra e nel suo umanesimo integrale lo poneva nudo sotto al cielo.  Stasera le sento profetiche le sue parole, un canto alla Nostradamus, e quando le albe sono oscure ognuno si sente legittimato a “vedere” profezie ovunque ed io non voglio essere da meno.

A dire il vero ero intenta a fare altro, ma erano tutti lì a parlare di Gasparri, di Fedez, della minorenne e di X Factor, che tu (io) ti chiedi: ah però! sono calati gli ascolti ed hanno nominato giudice di gara nientepopodimenoche  il vicepresidente del Senato. Ma non hai capito niente (sempre io), non segui la polemica a colpi di tweet? Una sorta di mezzogiorno di fuoco (Miller, Kane ed Amy), chi è  lo sceriffo, chi il cattivo e chi è l’innamorata? Ma “la vita non è un film”, canterebbero gli Articolo 31, colleghi di Fedez e si, perché Fedez è un repper. E pare che l’intolleranza sia stata generata dai molti tatuaggi del musicista, mi si dice anche produttore e giudice di X Factor.
Non ho ben capito l’innesco, cosa possa importare al nostro vicepresidente del Senato se uno ha molti o pochi tatuaggi!?, ma ho inteso che durante la scazzottata (metaforica), si è messa in mezzo una ragazza, la fan di Fedez, le donne sono così quando amano (in senso ideale), e pare che Gasparri abbia inavvertitamente colpito anche lei (non gradendone il peso, non metaforico, ma proprio quello fisico). Che tu (io) ti chiedi ancora: stai a vedere che il vicepresidente del Senato ha a cuore la salute dei giovani. E si, perché magari Fedez non sa i rischi che si corrono con i tatuaggi: reazioni allergiche, infezioni, granulomi, per non parlare poi di epatite B, epatite C, il tetano e l’HIV. Mah, mi suona strano che Fedez sia andato in uno studio dove non si lavano le mani e non si cambiano aghi e inchiostri, forse è una campagna per quelli meno fortunati del rapper. E anche la ragazzina, che dire, anche per lei avrà a cuore il problema dell’alimentazione (si parla di dieta), un argomento di grande attualità che pone l’Italia tra i paesi più a rischio in Europa per il sovrappeso e l’obesità tra bambini e adolescenti. Che tu (io) ti dici: guarda quanto è attento il senatore!
Quanta carità(z) e sollecitudine verso questi ragazzi, una benedizione per noi avere “in alto” chi prende a cuore i bisogni (e oggi si moltiplicano) “del basso”. Bisogna però fare molta attenzione, come diceva Oscar Wilde “La carità(z) crea una moltitudine di vizi” (ma pare che “in alto” siano tanto, tanto caritatevoli).
 È davvero un’alba oscura, anzi come dico sempre: - Domani come ieri. Cito nuovamente Cossery  …“La vita, la vera vita, è di una semplicità infantile. Non ci sono misteri. Ci sono solo carogne…”. (Poema di povere anime/1. Delle guerre)
Voglio farvi sorridere, un sorriso amaro (non vogliatemene).


Ho davanti un quotidiano dell’ottobre del 1910 “Il Diritto Cattolico”- Giornale Quotidiano Ufficiale per gli atti della Reverenda Curia Arcivescovile ed Abbaziale - che a leggere così t’incute una sorta di timore. Mi riprendo presto dal disagio, l’occhio cade sulla simpatica rubrica “Asterischi”, ne riporto qualche passaggio: “Il barbiere sarà chiamato: «lavoratore del pelo»; il propagandista: «lavoratore dello sciopero»; il becchino: «lavoratore del cadavere»; il soldato: «lavoratore della rassegnazione»; il giornalista: «lavoratore dell’opinione pubblica»(se favorevole alla Camera del lavoro); «lavoratore della menzogna» (se contrario); l’avvocato: «lavoratore del foro». Non è uno scherzo nostro: è un estratto… della tabella ufficiale della Camera del Lavoro di Roma… Per finire aggiungiamo pure una recentissima…  dell’on. prof. Pantaleoni: Segretario della Camera del Lavoro: «lavoratore dell’ozio»
A me suona tutto familiare come un déjà vu e a voi? Ma siamo tutti così speranzosi per il futuro e questi fatti di cronaca (!?) che occupano le pagine dei social ne sono la riprova: rassegnatevi!

Si dice che la speranza(z) è l’ultima a morire, io sto con Nietzsche, “prolunga solo i tormenti”.  


7 commenti :

  1. No, no, speranza? E perché mai? A volte la si può coltivare solamente come sogno, e uno /una lo sa. Non spera, sogna. Sogna di vedere un mondo dove "the idiots" ne fossero fuori. Questa storia mi è completamente sfuggita, quando sento il nome Gasparri glisso, l'ho già abolito per decreto personale. però come al solito ti ringrazio per questa perla “La vita, la vera vita, è di una semplicità infantile. Non ci sono misteri. Ci sono solo carogne…” che mi ha fatto sorridere, sì! Mi piace proprio assai e concordo pienamente ;-)

    RispondiElimina
  2. Condivisibili appieno anche le considerazioni su carità, vizi e livello di caritatevolezza dei nostro più alti vertici. Non sanno! non vogliono sapere. Fingono. Non gliene importa nulla di nessuno se non di sé. :-(

    RispondiElimina
  3. Buonasera Matilda. L'amico Massimo Campagnoli mi ha scritto:"... (un vicepresidente del senato !? che litiga con i ragazzini) merita davvero tutta questa attenzione? ..." Ti racconto, come ho fatto con lui. Di solito non do seguito a queste "raffiche" mediatiche, il parlarne non fa altro che alimentarle, ma ieri mi sono imbattuta in quella pagina, 1910 e leggendo quella rubrica mi è parso come se nulla fosse cambiato. Forse i nomi, le facce, una presunta comodità. Così ho deciso di aprire il Webar, quattro chiacchiere, una risata, uno sfogo e un bicchiere di vino. A lui ho offerto un Morellino. Se ti va ho del Cannonau, ma voglio farti sentire un Barbera dell'Emilia. Non ricordo l'autore, ma c'è una frase che mi piace: "Quando il vino entra, strane cose escono."

    RispondiElimina
  4. Il Webar?,hai ragione, ma come? Certo, anche a me piace frequentarlo, si incontrano persone interessanti a ben vedere, hai fatto benissimo ad aprirlo, proprio in questi giorni, sotto casa mia, ne hanno chiuso uno, si chiamava "La fuga", e io abito accanto alla questura :D! Mi ha sempre fatto ridere, e, anche se non sono mai stata un'avventrice assidua... mi ero affezionata, alle luci, al movimento, agli uomini muscolosi o smilzi ma quasi sempre con facce ... particolari, oppure anche poliziotti in divisa, per il caffè d'ordinanza. Insomma, forse ho divagato. A me piace provare nuovi sapori... vada per il Barbera emiliano. Salute! E quel Fedez è talmente bello! e giovane! ;-)

    RispondiElimina
  5. ahaha "la fuga", ci sono luoghi che sono vere e proprie istituzioni. Peccato. Vedrò d'invitare Fedez, ma dubito che passi dal Webar, magari provo a fare un'inaugurazione. Per ora prosit! Ciao Matilda :*

    RispondiElimina
  6. senza speranza

    https://www.youtube.com/watch?v=h6peLCTcqd0

    RispondiElimina
  7. Grazie Franz per questa testimonianza del maestro Monicelli: "la speranza è una trappola"!

    RispondiElimina

Torna su