Blues di nostalgia
è un canto triste nell’aria.
Il ponte della ferrovia
è un canto triste nell’aria.
Quando passa un treno
Vorrei
andare chissà dove.
Sono sceso alla stazione.
Avevo il cuore in bocca.
Sono sceso alla stazione.
Avevo il cuore in bocca.
In cerca di un vagone
Che mi
portasse al Sud.
La nostalgia, Signore,
è una cosa orribile.
La nostalgia,
è una cosa orribile.
Per frenare il pianto,
apro la bocca e rido.
Langston Hughes, Poesie
Traduzione di Stefania Piccinato
Ho appena finito di leggere l'autobiografia della sua amica Nina Simone, che lo cita spesso. Coincidenze :-)
RispondiEliminaAdoro questo appuntamento dei poeti della domenica: vi si incontrano vere perle. Come questa poesia
RispondiEliminaorca: è sparito il mio commento......
RispondiElimina...e sicuramente tu potrai apprezzarne meglio la musicalità del verso e le sottili sfumature intimiste nella sua lingua.
RispondiEliminaMi spiace Ody ti avrei letto volentieri... leggo il tuo disappunto. Confido di rileggerti e che la tecnologia sia dalla nostra.
RispondiEliminaGrazie franz per le segnalazioni. Come ho risposto a Silvia Pareschi, lei potrà godere appieno della musicalità del verso così come nasce. Ma è stato ugualmente bello ascoltare.
RispondiEliminaNiente di vitale o elevato. Dicevo solo che mi piacciono questi appuntamenti della domenica perché mi danno modo anche di fare scoperte (o riscoperte) di livello
RispondiEliminaMi fa molto piacere quello che scrivi, sarebbe stato un peccato non leggerlo. Grazie due volte, l'hai dovuto anche riscrivere :-)
RispondiEliminaÈ un'ode bellissima, per anni ho creduto che l'autore fosse Tagore invece,.... Esprime nostalgia rappresentativa, tristezza che accompagna come un'ombra,un'anima troppo sola e stanca, neanche il cuore riesce a fare compagnia...
RispondiEliminaSono versi che amo molto e che le tue parole ne rendono il senso... Mi fa piacere per questa tua scoperta, spero scoprirai ancora di più leggendo Langston Hughes.
EliminaGrazie per la visita.