mercoledì 29 marzo 2017

Webar: entra la Primavera con Eleonora Uccellini (Little Birds) e Casa Canale.

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… per chi arriva, per chi è di passaggio, per chi vuole trattenersi sorseggiando un buon vino o gustare una birra, per chi non ha sonno e chiede un caffè
… e le delizie gastronomiche, gli amici, gli ospiti, la musica dal vivo, mentre la moka gorgoglia, e il giusto calore al Webar 

E venne un momento in cui il rischio di rimanere chiusi in un bocciolo era più doloroso del rischio di sbocciare.
Anaïs Nin 

Anche il Webar apre le porte alla Primavera, apre allo spettacolo di una festa del mondo a colori, puntando i riflettori sulla "bellezza", che è donna tanto quanto la Primavera. Perché donne, vi sembrerà strano, si diventa.

Come? Non ci sono ricette, ci sono percorsi e oggi voglio appassionarvi con le traiettorie di volo di Little Birds.

Per volare bisogna togliersi tutto, liberarsi dagli impicci, da ogni impedimento e prendere quota, le piume, forse molti non lo sanno, sono retrattili e invisibili, un po' come le unghie dei gatti, ma all'occorrenza si sentono, eccome se si sentono!

Lei è Eleonora Uccellini, Little Birds, un concentrato di vitalità e voglio presentarvela in volo, in piena libertà.


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Eleonora Uccellini - ph Scattomatto

È uno scatto che segna una transizione, come lei stessa racconta: 

"... è parte dell'inizio della mia evoluzione.
Ho conosciuto il fotografo (Silvio Carcereri, di Verona, ma si firma Skattomatto appunto) tramite amici musicisti in comune e mi ha parlato del suo progetto Acqua Calda (qui http://www.skattomatto.net/acqua-calda) che consiste nel fotografare la bellezza comune delle donne, perché tutte noi abbiamo la nostra unica bellezza, al di fuori degli stereotipi proposti dalle campagne pubblicitarie. Mi ha colpito e ho voluto provare a posare per lui e a farlo nuda, scoprendo che nel corpo abita l'anima e non c'è nulla di cui vergognarsi. Le imperfezioni, i chili in più o in meno (rispetto a che cosa poi?), i segni del tempo, sono ciò che ci caratterizza e ci rende unici e irripetibili.

Una rinascita merita di stappare una bottiglia di buon vino, anzi a pensarci bene non abbiamo ancora brindato alla Primavera e alla Bellezza, e oggi al Webar più che bere degustiamo un "signor" vino di 25 anni di età, il Vaio Armaron Serego Alighieri del 1990.


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Il brindisi lo lasciamo fare ad Eleonora perché c'è una storia di famiglia... 
Siete curiosi? Allora lascio parlare Eleonora:

"sapete perché? Perché mi ha fatto ricordare che 25 anni fa la mia vita ha preso una piega inaspettata e, grazie ai prodigi del tempo che cambia le cose e le persone, era totalmente diversa da quella che conduco adesso​ (...) ​

Già il colore mi colpisce, per la sua viva tonalità rosso rubino con una lievissima unghia aranciata. Ma è al naso che vengo invasa dalla potenza di questo vino. 

La mia kundalini si risveglia. C’è una stupefacente complessità e un intreccio sempre mutevole di floreale forte, penetrante, c’è una nota balsamica che ti prende dai capelli e ti lascia solo dopo averti percorsa tutta. Lo bevo e mi sento accarezzare dai tannini, che sono come mani che profumano di cuoio, di tabacco e di cioccolato. 

Mani grandi che ho già baciato. Fatico a trovare un termine che sintetizzi questa esperienza e all’improvviso arriva. È orgasmatico. (...) 

Ripenso a me 25 anni fa, irriconoscibile. Al tempo che quella bottiglia contiene, a mio figlio, che è nato quando spuntavano le foglie di quelle viti. E brindo a me e alle sensazioni che colleziono in questa vita. 

Prosit!"

Pensate, proprio lo stesso anno in cui è nato il suo primo figlio Fabrizio. Se andate a trovarla nel suo blog, Little Birds On Tour quileggerete della pienezza di questo  incontro e vi farà inebriare di profumi e sapori; se poi volete conoscere la storia dell'Amarone firmata dai discendenti di Dante dovete proprio cliccare qui Luciano Pignataro Wine Blogfu Pietro Alighieri, figlio di Dante, che nel 1353  acquistò dei terreni sulle colline veronesi dominate dalle viti e i suoi discendenti ne distillano nettare.

Degni eredi del Sommo Poeta, perché anche il vino, quello buono, è Poesia. Lo sa bene anche Eleonora che è assaggiatrice ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino) e se è vero il detto che il vino "scioglie la lingua", Eleonora insieme ad un suo caro amico, Rosario Previtera (agronomo), hanno ideato un nuovo modo di parlare del vino "portandolo in scena" con il Wine Theatre, "un reading a tema attraverso il quale poter raccontare il territorio di provenienza del vino in degustazione o uno o più scrittori la cui produzione letteraria è stata fortemente ispirata e innaffiata dal prezioso liquido."


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Eleonora Uccellini

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Eleonora Uccellini con Rosario Previtera

Io ho un leggero languorino, sarà ora di aprire il buffet, intanto vi solletico con dei biscotti alle mandorle, noci e nocciole, non è per niente facile accompagnare del cibo a questo vino così forte e complesso, un vino da meditazione sostiene qualcuno. La giusta atmosfera per aprire l'album di famiglia di Eleonora Uccellini, che dolce e incontenibile come una Primavera di Milo Manara, si muove disinvolta e sicura tra le sue pagine.



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Primavera, Milo Manara
Di certo quella di Eleonora non è una vita noiosa, lo dice lei stessa, madre di 3 figli maschi, Fabrizio oggi 26enne, Carlo 19, Alberto 18 e moglie di Domenico Canale.



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I fratelli Canale

Fabrizio "è arrivato prepotentemente per caso quando avevo 20 anni da compiere e ha deciso per me quale sarebbe stata la mia vita. Ricordo che alla prima visita di controllo, dopo la scoperta di essere incinta, io dissi al medico che non ero pronta per essere madre e lui mi disse "Non puoi fare altrimenti, dovrai imparare ad esserlo"... Ci siamo sposati con Domenico sei mesi dopo la nascita di Fabrizio e siamo cresciuti insieme, noi tre... E così oggi mi ritrovo ad essere la regina di questa monarchia uterina che ho instaurato in casa e a crescere 3+1 uomini che contribuiranno a rendere migliore il mondo, soprattutto per le donne che incontreranno sulla loro strada."



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La famiglia Canale-Uccellini

E ogni regina che si rispetti condivide il rango del marito, così oggi i genitori di Domenico, Maria Grazia Vinci e Pino Canale, hanno passato la gestione del loro B&B Domus Itria al figlio e ad Eleonora.

Casa Canale, un villino risalente al 1930, diventa punto d'incontro di storie e persone, non solo accoglienza turistica, ma spazio di formazione, pause di meditazione e incontro, pomeriggi ai fornelli con la cucina crudista di Maria Grazia Vinci, la mamma di Domenico, con il pane di Federica Uccellini, la sorella di Eleonora, e la sera momenti di festa con i concerti dal vivo.



Casa Canale - B&B Domus Itria

Le tagliatelle di daikon di Maria Grazia Vinci

Il pane di Federica Uccellini

Ed è sempre l'instancabile Eleonora, in questa sua incalzante quotidianità, a "dire due cosette, giusto per dare fastidio" anche durante i concerti. Lei con la musica è legata a filo doppio, musicista il marito Domenico e, per non contraddire il detto "buon sangue non mente", musicista il figlio Fabrizio


Eleonora con il figlio Fabrizio

"E' un gioco di equilibri la vita," dice Eleonora, "tra il volare e il trattenere per non sparire tra le nuvole. Io sono il filo e Domenico è il palloncino che mi aiuta a guardare oltre le nuvole. Lui è spesso fuori per concerti ed io ho imparato a gestire la vita anche da sola scoprendo che è assolutamente possibile." 


Casa Canale - B&B Domus Itria


Possibile nel vocabolario di Eleonora è una parola dominante, tra casa, fornelli, figli, marito, ha studiato anche Storia e Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali diventando architetto. Vedete, con lei tutto sembra possibile...


"Tutto il mondo è un palcoscenico, donne e uomini sono solo attori che entrano ed escono dalla scena."
W. Shakespeare 

Ed Eleonora ha pensato bene, con tanta esperienza fatta nel mondo, di calcarlo il palcoscenico insieme all'amica blogger e scrittrice Tiziana Calabròportando in scena le mille sfumature della quotidianità con lo spettacolo "Ho attraversato ridendo la terra capovolta", ispirato al romanzo di Tiziana La medaglia del rovescio.



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Eleonora Uccellini e Tiziana Calabrò
"Ho attraversato ridendo la terra capovolta"

Wow che Primavera, un fiorire di vitalità, ci vuole un po' di musica, ma prima concediamoci una pausa, mettiamoci comodi. Eh si, Eleonora ha per noi una fragrante sorpresa: un buon sigaro!


Eleonora Uccellini è relatore del sigaro Toscano. 

Io ho voluto conoscere la storia, c'è quasi sempre una vicenda che ci avvicina a delle passioni e la sua assomiglia tanto alla mia, al mio amore per la pipa, ma ora vi lascio al racconto di Eleonora:

"Mio padre ha origini umbre e ogni anno andavamo, in estate, a trovare i parenti al paese, Monteleone d'Orvieto. Il nonno Riccardo era un fumatore di Sigaro Toscano e i pochissimi ricordi che ho di lui, poiché è morto che io ero molto piccola, sono avvolti da un fitto e profumatissimo fumo di sigaro."


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Eleonora Uccellini 



"Il mio preferito è l'Originale e lo è per le sue qualità e caratteristiche intrinseche, per il suo gusto pieno ed avvolgente, deciso e sincero. Lo è perché è fatto a mano dalla sigaraia e nonostante le cure e le attenzioni nessun pezzo può essere uguale all'altro: ogni sigaro è un nuovo viaggio con qualcuno che pensi di conoscere e tuttavia riesce sempre a sorprenderti ancora. Ma è il mio preferito per quella meravigliosa magia che lega i ricordi alle nostre sensazioni: l'Originale è il profumo della camera da letto di mio nonno, è una finestra aperta sulla campagna umbra, è il rimpianto di non averlo potuto conoscere a fondo, è una bambina di quattro anni ai piedi di una scala troppo alta, è un legame familiare, è il racconto di un uomo libero, testardo e indipendente. Come me."

Forse ho scoperto da dove prende la forza Eleonora, sarà l'aroma energico del sigaro Toscano...

Ed è arrivato il momento:
Signore e signori, amiche e amici, viaggiatori temporali a tutta musica... Alla console, ovviamente, la famiglia Canale.

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Domenico & Fabrizio Canale




 Grazie per il video a Fabrizio Canale



Grazie per il video a Domenico Canale

Ops! M'introduco furtivamente alla console...

Grazie per il video a AlexanderTapes


Scrive Eleonora sul suo blog: 
"Conoscere i luoghi, vicini o lontani, non vale la pena, non è che teoria; saper dove meglio si spini la birra, è pratica, è vera geografia" 
Goethe


  • Le immagini in questo post sono presenti solo a scopo illustrativo. Copyright dei rispettivi aventi diritto che ringrazio


6 commenti :

  1. Ecco un'altra delle tue magiche storie! Che persona fantastica Eleonora, e che idea geniale il Wine Theater!

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    1. Grazie Silvia :D
      Peccato che nel trasloco ho smarrito la bacchetta ;)
      Una donna vitale che sprigiona e accoglie energie...
      Chissà che vino abbinerebbero al tuo libro...

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  2. Incontri sempre persone molto interessanti Complimenti!

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    1. È un quartiere che mi ha riservato meravigliose sorprese Daniele... E vista la tua collaborazione radiofonica ti toccherà venirci qualche volta ;)

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  3. Clelia Pierangela Pieri28 marzo 2023 alle ore 22:59

    Perché non vengo più spesso a trovarti? Potrei perdermi tra le tue parole. Grazie Santa, davvero.
    Torno presto.

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    1. Carissima che bello leggere qui queste tue parole, ti rispondo solo ora perché come avrai notato il blog è in stand by, un po' come la mia vita :D. Grazie a te, tanto.

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