C’è sempre una prima volta!
Io ho avuto le mie, Cesare Pavese
scriveva: «Tutto è ripetizione,
ripercorso, ritorno. Infatti anche la prima è una "seconda volta"»,
ho poca memoria, la prima mi è sempre apparsa unica. Ed è ancora così!
Ho deciso di raccontarvene alcune. Ogni mese, a metà mese circa quasi, il martedì una mia prima volta.
Le parole di oggi per piccole storie di ieri. Non proprio ieri… ieri, intendiamoci, ma neanche tanto lontane nel tempo, potrà sembrarvi il contrario, non lo è, vi assicuro!
Ci troverete la “commedia umana”, la mia.
Canta il maestro Paolo Conte: “Come mi vuoi… cosa mi dai, dove mi porti tu…?… mi
piacerai… mi capirai… sai come prendermi?…?…”
Grazie per il video a
Chissà, vi piacerò… mi capirete… intanto vi darò un po’ d’indecenza… d’incantesimi… e tante, tante ovvietà, la prima volta però non sembrano mai tali.
Ancora di più ad un “Candido”! Ricordate “Candido, o l'ottimismo” , il
racconto di Voltaire? Candido è un giovane dal carattere ingenuo e buono di
cuore (uno sprovveduto diremmo oggi). L’istruzione del giovane è affidata alle
cure di Pangloss, suo precettore, che gli insegna la
"metafisico-teologo-cosmolonigologia", la dottrina filosofica per cui
tutte le cose del mondo reale vanno “nel
migliore dei modi possibili”, in quanto "tutto
ciò che esiste ha una ragione di esistere", ad esempio "i nasi servono ad appoggiarvi gli
occhiali, ed infatti noi abbiamo degli occhiali".
Eccomi, pensatemi come a Candide e per giunta con gli occhiali sul naso!
Sempre il pensatore Voltaire, nel “Trattato sulla tolleranza”, scriveva: «…
Siamo tutti figli della fragilità: fallibili e inclini all'errore. Non resta
dunque che perdonarci vicendevolmente le nostre follie.»
Vi aspetto martedì prossimo... la prima volta, a volte, è da brivido, l'eccitazione si trasforma in terrore.
(Le immagini in questo post sono presenti solo a scopo illustrativo. Copyright dei rispettivi aventi diritto)
Mi sembra un'idea orginale, sempre con le citazioni alte, molte delle quali incontrano il mio gusto (mi piace molto quella canzone di Conte).
RispondiEliminaPer ora solo l'idea Alli. Vedremo il risultato ahahah Grazie. Alcuni scritti finiscono per essere nostri compagni ;)
EliminaWao, è una bellissima idea! Così ci racconterai molto di te^^
RispondiEliminaMoz-
Episodi Moz. Guardati adesso con la giusta distanza. Saprai dirmi, al massimo ti farai due risate ;)
EliminaCaspita, Santa, che idea! Mi sembra molto bella e molto mi incuriosisce. Raccontare di sé è raccontare della vita, se poi abbiamo il coraggio di raccontare le indecenze e gli incantesimi acquistiamo spazio nel tempo... o no?
RispondiEliminaDa adulti guardiamo a noi passati con tenerezza e ironia. Si è più coraggiosi a farle alcune cose piuttosto che raccontarle. E poi Matilda che dire... abbiamo bisogno di ridere, anche su noi stessi *)
Eliminagran coraggio.
RispondiEliminati leggerò.
Aiutoooo Adesso comincio ad essere terrorizzata. Le aspettative And possono deludere. ;)
Eliminama in realtà sono molto buono e ti offrirò virtualmente un caffè o tutto quello che vorrai.
EliminaMi rincuori e accetto volentieri. Visto il freddo una buona cioccolata calda, io faccio la torta alle pere. Vedremo però se ne avrai ancora voglia:D
EliminaLa prima volta che assaggiai la neve era luglio. L'indecenza è la cosa più meravigliosa che potesse accadermi nella vita ...... posso salire al castello ?
RispondiEliminaMi tieni un pezzetto di torta alle pere per sabato ? ;-)
Benvenuto Anonimo, la chiamerò V, come il personaggio di Alan Moore. Oggi ne avrà assaggiata di nuova sicuramente o magari dove vive lei adesso c'è il sole che la scalda. L'indecenza è sempre nell'occhio di chi guarda. Questo è un castello virtuale e sono tutti benvenuti. Le torte bisogna meritarsele... Grazie della visita.
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