"IL DESTINO SI DIVERTE… poiché i precedenti fecero lo
sgambetto alle attese…"
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Un sogno
si avverò:
quello squillo alla porta –
non una semplice
probabilità su un miliardo
ma un
meteorite che centrò il camino,
con sopra il
nostro nome.
Non i sogni,
avevo detto, ma le stelle fisse
governano la
vita. Una sete dell’intero essere,
inesorabile,
come un dormiente che trae
l’aria nei
polmoni. Tu dovevi sollevare
di un
pollice il coperchio della bara.
Nel tuo
sogno o nel mio? Strana cassetta delle lettere.
Ne togliesti
la busta. Era
una lettera
di Papà. «Sono tornato.
Posso stare
da te?» Io non dissi nulla.
Per me, una
richiesta era un ordine.
Poi venne la
Cattedrale.
Chartres. In
qualche modo eravamo arrivati a Chartres.
Non era la
prima volta per te.
Ricordo poco
a parte una
brocca bretone. Tu la riempisti
di tutto
quello che avevamo. Fino all’ultimo franco.
Dicesti che
era per tua madre.
Svuotasti il
nostro ossigeno
in quella
brocca. Chartres
(questo l’ho
salvato)
ti
contornava il viso, una mantiglia,
annerita, un
ricamo carbonizzato –
come dopo
una tempesta di fuoco. Accudisti
quel che
restava di tuo Papà come una suora.
Versando le
nostre vite da quella brocca
nel suo
caffè del mattino. Poi la frantumasti
in cocci,
crude stelle,
e li desti a
tua madre.
«E per te»
mi dicesti «il permesso
di ricordare
questo sogno. E di pensarci.»Lettere di compleanno, 1998
Ted Hughes
(Mytholmroyd, 17 agosto 1930 – Londra, 28 ottobre 1998)
«Quanto siamo scemi ad amare davvero. Senza imbrogliare.
Senza doppi giochi. E’ terribile voler andarsene e non voler andare da nessuna
parte.» (Sylvia Plath, Diari) qui
Tremenda ... Come tremendo deve essere stato il peso per Hughes del suicidio dell'ex moglie ... Buona serata e buona settimana.
RispondiEliminaCiao Mari, è difficile esprimersi, molto difficile, nonostante gli studiosi sviscerano ogni angolo dei loro vissuti. Possiamo solo leggere quello che ci hanno lasciato. Mi piace pensare che la parte più intima del loro "sentire", quella più segreta resti un'ombra.
RispondiEliminaChe poeta meraviglioso. Citi tutti i miei preferiti :-)
RispondiEliminaCiao Silvia, belli questi spazi di "affinità" dovrebbero investire tutti come una brezza buona. Intanto godiamo dei versi che amiamo. Ahah ho fatto anche la rima :)
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