Kono michi ya
Aruku hito nashi ni
Aki no kure
Bashō Matsuo
(1644-1694)
Questa
strada,
nessuno
che cammina –
Sera
d’autunno.
Hitofuki kaze no
Ko no ha shizumaru
Bashō Matsuo
Refolo
tra le foglie –
le foglie quiete
Nanigoto mo
Mugon no uchi
wa
Shizuka nari
Mukai Kyorai
(1651-1704)
Tutte
le cose
nel
cuore del silenzio
sono
tranquille.
Takara no kumo
no
Mada akaki sora
Mukai Kyorai
Dalle
nubi del mantice
ancora
un cielo rosso
Kusa o tsumu
Ko no no o
wataru
Kyojin kana
Takahama Kyoshi
(1874-1959)
Sopra
i bambini
che
strappano le erbe –
passa
un gigante
Yamu hitomi ni wa
Mabushiki mono ka
Fuyu soobi
Kato Shuson
(1905-1993)
Forse
un miraggio
agli
occhi del malato?
Rose
d’inverno.
Kongoo no tsuyu
Hitotsubu ya
Ishi no ue
Kawabata Bōsha
(1900-1941)
Come
un diamante
sulla
pietra – una sola
Goccia
di rugiada
Ari ga
Choo no hane o
Hiite yuku
Aa
Yotto no yoo da
Miyoshi Tatsuji
(1900-1964)
La formica
trascina
un’ala
e
va… e va…
Ah!
una
barca a vela.
Il muschio e la rugiada, Antologia di poesia giapponese
traduzione di
Mario Riccò
Blog molto interessante , che mi porta in un periodo trascorso a contatto con il mondo giapponese praticando Aikido e Kendo..
RispondiEliminaRicordo lo stupore del maestro Nomoto , quando ci leggeva, negli stage di Coverciano questi versi, così innovativi per noi, e così.... strani.
Ma poi arrivava la riflessione e ti accorgevi che anche poche parole hanno un profondo e denso significato!
Mi sono iscritta molto volentieri, sperando in un tuo gradito ricambio..
Grazie e una dolce sera!
http://rockmusicspace.blogspot.it/
L'ho scritto proprio oggi: "Chiunque, consapevole o no, è poeta di haiku" (Araki Tadao). Grazie e ricambierò volentieri. Un incanto anche a te, la notte.
EliminaSignificativo che il primo termini proprio con Aki no kure: ricordo che al mio primo assaggio giapponese queste parole (che lì venivano tradotte "crepuscolo d'autunno") riecheggiavano spesso, e mi colpirono al punto che uno dei capitoli finali di un mio romanzo ha come titolino proprio Aki no kure...
RispondiEliminaUn abbraccio. :)
Buonasera Zio. L'autunno è una stagione di mutamenti. Magari è proprio questo che colpisce, la forza del mutamento espressa nell'estrema leggerezza del verso. Il susseguirsi di cambiamenti che si placano. Io resto sempre incantata nel leggerli, ovviamente godo della traduzione e mi affido al traduttore :) Un abbraccio anche a te
RispondiEliminagran cosa la sintesi, poi tocca a ciascuno immaginare e partecipare...
RispondiEliminaCiao franz. Gran cosa l'immaginazione!
EliminaScusami mia cara, non riesco a commentare nelle risposte, la connessione come sempre è pessima dato il tempo..
RispondiEliminaChe piacere la tua iscrizione e il leggerti,e un altro grazie per la risposta che mi hai dato..
Vado a salvare subito il tuo blog nel roll preferiti!
Un bacio ..
Ciao Nella. Non preoccuparti... avremo modo di "commentare". Per ora speriamo che migliori la situazione, soprattutto per te. Un abbraccio.
EliminaAh, mi è bastato leggerle per sentirmi più serena. Grazie :-)
RispondiEliminaGrazie di questi splendidi haiku. Ha ragione Silvia: donano serenità. Buona serata. Un abbraccio.
RispondiEliminaGli haiku sono meravigliosi. Nella biblioteca nella quale lavoravo qualche anno fa, ebbi modo di conoscerli. Fu una scoperta entusiasmante e feconda di relazioni. Ne parlai e ne scrissi sul blog di allora e ne diffusi i testi ai lettori di quella biblioteca. Grazie, Santa per queste piccole perle :-)
RispondiEliminaOggi da noi splende il sole
felicità.
Ciao Silvia, regalare serenità di questi tempi è una gran cosa. Speriamo diventi contagiosa :)
RispondiEliminaCiao Maruzza, anche tu contagiata. È una di quelle "malattia" di cui non si vuole guarigione: la serenità. E sono con voi, gli haiku riescono ad infondere uno stato di quiete :)
RispondiEliminaCiao Matilda, andrò a cercare i tuoi post. La poesia giapponese ci regala forme diverse da quelle a cui siamo abituati. Momenti di riflessione sulla "semplicità" delle cose. Qui piove, piove lentamente
RispondiEliminasilenzio.
gli haiku! Gli haiku! Oh, che bella sorpresa :)
RispondiEliminaper via distratto
nello svoltar d'angolo
naso sorriso
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