"Molte volte l'uomo vive e muore fra le sue due eternità"
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La canzone di Aengus il vagabondo
ché un fuoco in capo mi sentivo,
un ramo di nocciolo io tagliai
ed una bacca appesi al filo.
Bianche falene vennero volando,
e poi le stelle luccicando,
la bacca nella corrente lanciai
e pescai una piccola trota d'argento.
Quando a terra l'ebbi posata
per ravvivare il fuoco assopito,
qualcosa si mosse all'improvviso
e col mio nome mi chiamò.
Una fanciulla era divenuta,
fiori di melo nei capelli,
per nome mi chiamò e svanì
nello splendore dell'aria.
Sono invecchiato vagabondando
per vallate e per colline,
ma saprò alla fine dove e`andata,
la bacerò e la prenderò per mano;
cammineremo tra l'erba variegata,
sino alla fine dei tempi coglieremo
le mele d'argento della luna,
le mele d'oro del sole.
William Butler Yeats,
(Dublino, 13 giugno 1865 – Roquebrune-Cap-Martin, 28 gennaio 1939)
Il Cappello a Sonagli dall'album
BRANDUARDI CANTA YEATS (1986) qui
10 Ballate su liriche di William Butler Yeats pubblicato su YouTube
da Camminando Toujours la Musica
10 Ballate su liriche di William Butler Yeats pubblicato su YouTube
da Camminando Toujours la Musica
I Poeti della domenica torneranno l'11 di gennaio
"La poesia non è di chi la scrive, ma di chi se ne serve." (Il postino)
Felice Anno Nuovo
Un brindisi al 2015 colmo di Poesia e non solo...
(difendiamolapoesia)
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buona domenica irlandese :)
RispondiEliminaBuona domenica anche a te Ismaele. Dopo il film di Loach la domenica spettava a lui: Yeats. Anche ascoltare un po' di Branduardi (la mia preferita dell'album)... e magari una buona birra, oggi irlandese ovviamente :)
RispondiEliminaqualche decina di annoi fa avevo "consumato" una raccolta di poesie di WB Yeats, poi me l'ero ricomprato, però.
RispondiEliminaun regalo:
The Lake Isle of Innisfree letta da chi l'ha scritta :)
come dice Totò: abbondiamo:
RispondiEliminahttp://ginsbergblog.blogspot.it/2013/09/the-voice-of-wbyeats.html
Certe cose non sono mai abbastanza. ..
EliminaGrazie Franz... approfitto con gratitudine delle sempre benvenute segnalazioni... mi manca solo la danza... peraltro fantastica quella irlandese... e capisco che tu abbia consumato la raccolta...
RispondiEliminaecco The Lake Isle of Innisfree
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=QLlcvQg9i6c
non l'avevo messa :(
per resto mica posso fare tutto io :)
No, no alla danza ci penso io... dopo un paio di guiness viene naturale:) Grazie ancora franz per i link.
EliminaGuinness
Eliminaera uno dei poeti preferiti della mia professoressa d'inglese in collegio. me l'ha fatto conoscere lei. e pena anche poi ieri passavano in tv i ponti di madison county dove yeats viene citato.
RispondiEliminaBuonasera And. A scuola siamo stati penalizzati... a parte il biennio dove in italiano avevamo una professoressa che ci ha insegnato la curiosità e il guardare oltre l'apparenza, tra le altre cose. Dopo solo un susseguirsi di supplenti... probabilmente non conoscevano neanche Yeats. I ponti di Madison... mi è sfuggito, altrimenti tutto Yeats ... un poeta che va letto assolutamente. Per imparare "a camminare leggeri sopra i sogni".
EliminaYeats ci ha fatto conoscere la magia della terra irlandese, dove glimelfi camminano ancora sotto il sole, anche se noi non li possiamo più vedere!
RispondiEliminaGrazie per questa bella poesia, leggendola, mi sono venuti in mente anche i versi di The Lake Isle of Innisfree, sempre di W.B.
Buongiorno Giovanni, benvenuto. Ti sono venuti in mente versi intensi (come sono riduttivi e ripetuti a volte gli aggettivi)... e il "piccolo popolo" di fate, elfi, gnomi non poteva che vivere tra le verdi colline d'Irlanda. Per chi conosce poco Yeats o non avesse letto L'isola del lago Innisfree, condivido il tuo ricordo, grazie!
RispondiEliminaL’isola del lago di Innisfree
Io voglio alzarmi ora, e voglio andare, andare ad Innisfree
E costruire là una capannuccia fatta d’argilla e vimini:
nove filari e fave voglio averci, e un’alveare,
e vivere da solo nella radura dove ronza l’ape.
E un po’ di pace avrò, ché pace viene lenta
Fluendo stilla a stilla dai veli del mattino, dove i grilli cantano;
e mezzanotte è tutta un luccicare, ed il meriggio brilla
come di porpora, e l’ali dei fanelli ricolmano la sera.
Io voglio alzarmi ora, e voglio andare, perché la notte e il giorno
Odo l’acqua del lago sciabordare presso la riva di un suono lieve;
e mentre mi soffermo per la strada, sui marciapiedi grigi,
nell’intimo del cuore ecco la sento.
(Traduzione a cura di Roberto Sanesi)
Ovviamente per chi volesse ascoltare la magia di Innisfree dalla viva voce di Yeats, franz nel commento in alto ha segnalato il link... godetene!
RispondiEliminaGrazie per esser passata da me! Mi sono iscritto così posso seguirti :)
RispondiEliminaMoz-
Benvenuto Moz e grazie... aspetto di vedere anch'io i tuoi nuovi progetti "onirici", visto che siamo nello spazio poesia dove la coscienza si disorienta e possiamo sognare :)
RispondiEliminaSei una blogger davvero preziosa! Grazie per Yeats e per Branduardi che lo mette in musica. Che il 2015 sia sereno e gioioso.
RispondiEliminaGrazie di tante scoperte e tanta poesia, cara Santa. E che il 2015 ce ne porti ancora di più!
RispondiEliminaGrazie a te Maria. Continua a condividere con noi anche tu le "bellezze che incontri e vivi". Auguri anche a te per un 2015 d'incontri meravigliosi e di vita piena. Un abbraccio.
RispondiEliminaSi Silvia sono d'accordo, a te il compito di portarci cose belle d'oltralpe. Per il 2015 sempre di più, ne avremo bisogno. Un brindisi al bello che ti auguro.
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