domenica 17 dicembre 2017

La canzone... Il Poeta della domenica

Una canzone è più primitiva di una poesia, perché in genere è in rima e ha una metrica precisa. Una poesia, invece, può andare dove vuole.  

Jim Morrison, Versi poetici e dichiarazioni di guerra


Grazie per il video a Adriano Stellica


Inverno Fabrizio De André

Sale la nebbia sui prati bianchi
come un cipresso nei camposanti
un campanile che non sembra vero
segna il confine fra la terra e il cielo.
Ma tu che vai, ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un'altra estate.

Anche la luce sembra morire
nell'ombra incerta di un divenire
dove anche l'alba diventa sera
e i volti sembrano teschi di cera.

Ma tu che vai, ma tu rimani
anche la neve morirà domani
l'amore ancora ci passerà vicino
nella stagione del biancospino.

La terra stanca sotto la neve
dorme il silenzio di un sonno greve
l'inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli, da un'alba antica.

Ma tu che stai, perché rimani?
Un altro inverno tornerà domani
cadrà altra neve a consolare i campi
cadrà altra neve sui camposanti.


Fabrizio De André
Fabrizio De André
Genova, 18 febbraio 1940 – Milano, 11 gennaio 1999


A due mesi dalla morte del cantautore, nel 1999, viene istituito il premio De Fabula in suo onore, in seguito rinominato in Premio Fabrizio De André, assegnato a chi, nei diversi rami della cultura, sia stato capace di diffondere la cultura ligure e specialmente genovese al di fuori della regione stessa. (Wikipedia)


Fabrizio De André con il poeta Riccardo Mannerini

Ogni giorno dovremmo ascoltare almeno una canzone, leggere una bella poesia, vedere un bel quadro e, se possibile, dire qualche parola ragionevole. 
Johann Wolfgang von Goethe 

[...]La canzone “esiste” da tanto tempo ed ha in passato attraversato momenti di splendore (nella sostanza) di gran lunga superiore a quelli di oggi. Le grandi canzoni di una volta sono state “cultura” anche se quasi nessuno, allora, pretendeva che così fosse. Lo sono state, eccome, per le generazioni trascorse e lo sarebbero ancora per le generazioni contemporanee, se solo queste potessero e volessero accostarsi con naturalezza ai documenti del passato...

[...]si nota una quantità sbalorditiva di scrittura che mostra la presunzione di essere “poetica” e anche “letteraria” e qualche volta si può dire che lo sia, ma i tentativi riusciti sono, a conti fatti, relativamente scarsi...



[...]si scrive tanto, talvolta anche bene, ma si “compone” malissimo. La canzone è, in sé, una forma perfetta, lo è sempre stata. Come tale, ha una durata ideale (da due a quattro minuti) e contiene – deve contenere – il senso della “pagina”, come tutte le vere forme musicali o, comunque, regolate dalla musica. Guai a sovraccaricarla, deve respirare, deve assumere la sua mise en scène col silenzio, le sorprese e la giusta dose di enfasi, deve vivere e “cantare”...

[...]È, quindi, sbagliatissimo pretendere che una canzone sia obbligata a contenere esplicitamente poesia e letteratura. In verità la vera canzone contiene “teatro” e, soprattutto nel caso di quella americana, contiene “cinema”. Teatro e cinema: sono questi i fondali della canzone e del suo universo. La canzone è una forma d’arte “in movimento”: lo stesso fenomeno dei “cantautori”, i quali per definizione testimoniano direttamente (come interpreti) quello che hanno scritto (come autori), spiega quanto di spettacolare vi sia contenuto... 


da Poesia e canzone. Intervista a Paolo Conte
Leggi  tutto su Andrea Temporelli



Grazie per il video a BobDylanTV


Mr. Tambourine  Bob Dylan

Hey! Signor Tamburino, suonami una canzone
Non ho sonno e non c’è nessun posto dove andare
Hey! Signor Tamburino, suonami una canzone
Nel mattino tintinnante ti seguirò

Sebbene io so che l’impero della sera si è trasformato in sabbia
Svanito dalle mie mani
resto qui cieco ma ancora insonne
la mia stanchezza mi stupisce, sono fisso sui miei piedi
non ho nessuno da incontrare
e la vecchia strada vuota è troppo morta per sognare

Hey! Signor Tamburino, suonami una canzone
Non ho sonno e non c’è nessun posto dove andare
Hey! Signor Tamburino, suonami una canzone
Nel mattino tintinnante ti seguirò

Portami in un viaggio sulla tua magica nave turbinante
i miei sensi sono spogli, le mie mani non hanno presa
le dita dei miei piedi troppo intorpidite per camminare
aspettano solo i tacchi dei miei stivali per vagabondare
Sono pronto per andare dovunque, sono pronto a svanire
nella mia parata personale, lancia il tuo incantesimo danzante,
prometto di sottopormici

Hey! Signor Tamburino, suonami una canzone
Non ho sonno e non c’è nessun posto dove andare
Hey! Signor Tamburino, suonami una canzone
Nel mattino tintinnante ti seguirò

Sebbene tu senta ridere, ruotare, dondolare follemente attraverso il sole
ciò non è indirizzato a nessuno, semplicemente sta scappando di corsa
e tranne che il cielo non trova barriere
E se tu senti vaghe tracce di mulinelli di rime saltellanti
al tempo del tuo tamburino, non è altro che un lacero pagliaccio
Fosse per me non gli presterei alcuna intenzione, vedi bene che è solo
un’ombra quella che insegue

Hey! Signor Tamburino, suonami una canzone
Non ho sonno e non c’è nessun posto dove andare
Hey! Signor Tamburino, suonami una canzone
Nel mattino tintinnante ti seguirò

Allora fammi scomparire tra gli anelli di fumo della mia mente
giù nelle brumose rovine del tempo, lontano dalle foglie gelate
dai terrifici alberi infestati dai fantasmi, su spiagge ventose,
fuori dal corso attorcigliato del folle dolore
Sì, danzare sotto il cielo adamantino con una mano che fluttua libera
stagliata contro il mare, con intorno un cerchio di sabbia,
con i ricordi ed il destino persi nelle onde
lasciami scordare l’oggi fino a domani

Hey! Signor Tamburino, suonami una canzone
Non ho sonno e non c’è nessun posto dove andare
Hey! Signor Tamburino, suonami una canzone
Nel mattino tintinnante ti seguirò

Tradotto da MAGGIE’s FARMMichele Murino


Bob Dylan - Azkena Rock Festival 2010
Bob Dylan
Duluth, 24 maggio 1941 


Il 13 ottobre 2016, l'Accademia svedese assegna a Dylan il Premio Nobel per la Letteratura, con la seguente motivazione: "Per aver creato nuove espressioni poetiche nella grande tradizione della canzone americana". (Wikipedia)



Bob Dylan con il poeta Allen Ginsberg.

Là dove senti cantare fermati, gli uomini malvagi non hanno canzoni.

Léopold Sédar Senghor



Grazie per il video a placidomin6


L'anno che verrà Lucio Dalla

Caro amico ti scrivo
Così mi distraggo un po'
E siccome sei molto lontano
Più forte ti scriverò

Da quando sei partito
C'è una grossa novità
L'anno vecchio è finito ormai
Ma qualcosa ancora qui non va

Si esce poco la sera
Compreso quando è festa
E c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra
E si sta senza parlare per intere settimane
E a quelli che hanno niente da dire del tempo ne rimane

Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
Porterà una trasformazione
E tutti quanti stiamo già aspettando
Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno
Ogni Cristo scenderà dalla croce
E anche gli uccelli faranno ritorno

Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno
Anche i muti potranno parlare
Mentre i sordi già lo fanno

E si farà l'amore ognuno come gli va
Anche i preti potranno sposarsi
Ma soltanto a un a certa età
E senza grandi disturbi qualcuno sparirà
Saranno forse i troppi furbi
E i cretini di ogni età

Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico
E come sono contento di essere qui in questo momento
Vedi, vedi, vedi, vedi
Vedi caro amico cosa si deve inventare
Per poter riderci sopra
Per continuare a sperare

E se quest'anno poi passasse in un istante
Vedi amico mio come diventa importante
Che in questo istante ci sia anch'io

L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
Io mi sto preparando
È questa la novità


Lucio Dalla
Bologna, 4 marzo 1943 – Montreux, 1º marzo 2012 


Nel 1993, Lucio Dalla riceve il Premio Librex Montale, nella sezione "Poetry for Music". Tale sezione è stata aggiunta nel 1991 allo scopo di dare riconoscimento a testi scritti per la musica che avessero una particolare valenza poetica; oltre a Dalla hanno ricevuto il premio Paolo Conte, Francesco GucciniFabrizio De André, Franco BattiatoIvano Fossati. (Wikipedia)


Lucio Dalla con la poetessa Alda Merini

Cambiano i regni le stagioni i presidenti le religioni gli urlettini dei cantanti…E intanto passa ignaro il vero senso della vita, si cambia amore, idea, umore, per noi che siamo solo di passaggio. 
Franco Battiato, Di Passaggio


canzoni-buone feste e felice anno nuovo-2018

15 commenti :

  1. Cara Santa, credo che l'Italia e tutti noi italiani dobbiamo essere orgogliosi di tanti nostri poeti cantautori che anno dato al mondo, canzoni poetiche.
    Ciao e buona inizio domenica con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Davvero grandi, carissimo Tomaso.
      Canzoni che fanno la storia della musica e di cui esserne fieri, proprio vero.
      Ti auguro una serena settimana, abbracci e sorrisi anche a te.

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  2. Risposte
    1. Grazie Cavaliere, e sono solo alcuni...
      Un caro saluto e buona settimana.

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  3. Grazie degli auguri che contraccambio e grazie soprattutto per la difesa a oltranza dell'ultima spiaggia della poesia, che molti vorrebbero oscurare. Non è un'arma ma resuscita morti e uccide i tiranni; non è una pillola ma cura tante malattie senza controindicazioni; non è uno strumento musicale e non si scrive su uno spartito ma riempie l'aria di note e di suoni; non è una religione né una setta, ma ha più seguaci di tutte le religioni del pianeta messe insieme.
    Chi la difende sta come i martiri di una volta -ce ne sono anche oggi- e noi tutti dovremmo essere i nuovi martiri nel vero senso della parola originale grega, che significa "testimone".
    Grazie ancora ed auguri di sempre migliori anni di vita.

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    1. Non c'è altro da aggiungere, Vin, hai detto tutto e con il vigore che ti contraddistingue.
      Per usare una citazione: Se non puoi essere poeta, sii poesia.
      Per gli auguri abbiamo ancora un po' di tempo, anzi tutto il tempo. È il Poeta della domenica che sospende per un po' la sua pagina :D
      Li prendo comunque, mi servono, grazie di cuore.
      Un caro abbraccio.

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  4. Grazie degli auguri, contraccambio di cuore.
    La poesia, come la musica, la latteratura e l'arte sono secondo me strumenti importantissimi e chi vuole oscurarli lo fa perché una persona ignorante è più facile da plasmare.
    Adoro tutte e tre le canzoni che hai postato!
    Un abbraccio.

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    1. Grazie Francesca, concordo pienamente con te. Ogni espressione artistica al di là del significante o significato è importante per l'emozione che procura, per tanto dev'essere libera, è la diversità che ci contraddistingue e ci caratterizza.
      Tantissimi auguri cara Francesca, per tutto ciò che desideri.

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  5. Questo post non è bello, di più ... c'è uno spirito, un'ispirazione, una "musica" speciale. Grazie, Santa. Un abbraccio forte forte.

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    1. Qualcosa che ci faccia stare bene, carissima Maria. Sono felice che ti sia ritrovata, grazie sempre per le tue parole di affetto. Un abbraccio fortissimo anche a te, con l'augurio per il 2018 che magari riusciamo a darcelo di persona. Buone feste anche ai tuoi cari.

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  6. Se fossi Moz direi. "Ehi i fantastici 4", tornando serio sono grandissimi autori che amo particolarmente soprattutto Faber e parte della produzione di Bob Dylan. Poi abbiamo Lucio, no beh non si può avere una preferenza in assoluto, Fantastiche anche le citazioni di Morrison e Paolo Conte, insomma un post stratosferico. Auguri Santa!

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    1. ahahahahah, stragrazie caro Daniele, avrei voluto mettere in passerella tutti i super eroi della canzone, ma sono un'infinità. Beh, come non esserlo, Faber è tuo conterraneo e anche tu, consentimelo il nostro Rockpoeta, fai onore alla vostra terra.
      Auguri di cuore amico mio, di ogni bene.

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  7. Non c'è autore da te omaggiato che non mi stia particolarmente a cuore... Delizioso bouquet prenatalizio, profumato dei più alti sentimenti che possiamo augurarci. Grazie Santa, e a proposito: buone feste, carissima! Mi riservo di rinnovare gli auguri in ulteriori occasioni, per ora aggiungo solo buona serata.

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    1. Grazie DOC, volevo regalarvi un po' di leggerezza e la musica può farlo, sa farlo. Un tributo a grandi artisti che non ci sono più, solo alcuni a rappresentare i tanti che sono venuti a mancare, moltissimi di recente, ma finché esisterà la musica continueranno a vivere. È lo stupefacente miracolo dell'arte. Un assaggio di buone feste e gli auguri continueremo a farceli, a dire il vero ne vorrei una scorta giornaliera ;)
      Alcuni comincio a farteli, per ogni cosa che più desideri: Auguri!

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