IN PIEDI SIGNORI DAVANTI A UNA
DONNA.
Per tutte le violenze consumate su di lei
per le umiliazioni che ha subito
per quel suo corpo che è stato sfruttato
per quell’intelligenza che è stata calpestata
per l’ignoranza in cui l’avete lasciata
per la libertà che le avete negato
per quella bocca che le avete tappato
per quelle ali che le avete tarpato
per tutto questo
in piedi, Signori, davanti ad una Donna.
E se ancora non vi bastasse tutto questo
alzatevi in piedi ogni volta che Lei vi guarda l’anima
perché Lei la sa vedere
perché Lei sa farla cantare.
In piedi, sempre in piedi!
Quando Lei entra nella stanza e tutto risuona d’amore
quando Lei vi accarezza una lacrima
come se foste suo figlio.
Quando se ne sta zitta a nascondere il suo dolore
la sua voglia terribile di volare
non cercate di consolarla.
Quando tutto crolla intorno a Lei
basta soltanto che vi sediate accanto a Lei
e aspettiate che il suo cuore plachi il battito
che il mondo torni tranquillo a girare
e allora vedrete che sarà Lei la prima ad allungarvi la mano
e ad alzarvi da terra
innalzandovi verso il cielo
verso quel cielo immenso a cui appartiene la sua anima
e da dove non la strapperete mai.
Per questo in piedi, in piedi, davanti a una Donna.
Il monologo In piedi, signori, davanti a una donna è tratto dallo spettacolo "Chisciotte", portato in scena dalla compagnia Il Teatro di Ipazia. (da qui)
Adattamento e regia di William Jean Bertozzo dell'opera di Miguel de Cervantes Don Chisciotte della Mancia .
- In apertura post la panchina rossa, dedicata alle Donne, si trova a Massafra, un comune della provincia di Taranto in Puglia, grazie all'iniziativa del gruppo Facebook MassafrAttiva, a simboleggiare la lotta contro la violenza sulle donne.
- Le immagini in questo post sono presenti solo a scopo illustrativo. Copyright dei rispettivi aventi diritto che ringrazio.
Bellissima poesia, l'avevo già vista recitata su youtube ma la riguardo sempre con piacere e al tempo stesso con rabbia perché è ancora attualissima.
RispondiEliminaCiao, Franny.
Buongiorno Franny, avrei voluto postare il video della rappresentazione al Chiostro di Sant'Eufemia a Verona, ho scelto quello a teatro per l'audio. Quando hai voglia di riascoltarla:
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=dc1mScIDVoU
Dovremmo spingere ad una massiccia informazione e come ho detto nel post precedente a mostrare modelli positivi, con tutti i mezzi, anche a mezzo della pubblicità. Bisogna cominciare dalle piccole cose.
Buona domenica
Cara Santa la donna merita questa poesia, e non solo!!!
RispondiEliminaCiao e buon inizio della settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Buonasera Tomaso. Speriamo solo che non continui a meritare parole, carissimo.
EliminaTi auguro una buona serata e un forte abbraccio anche a te.
Tutti noi e soprattutto noi uomini dobbiamo essere decisi nel condannare la violenza sulle donne e parlarne non lasciando le donne da sole in questa battaglia.
RispondiEliminaCaro Daniele, il tuo impegno con la rockpoesia è già un invito al cambiamento. È infatti l'intero modello che deve cambiare in ogni direzione, solo una società matura può comprendere di essere costituita da pari.
EliminaLa donna meriterebbe un Divina Comedia tutta per lei, ma Dante è morto da un pezzo e non c'è un adeguato sostituto.
RispondiEliminaBasterebbe che noi uomini cominciassimo a parlarne con rispetto e devozione. Che non usassimo più le solite frasi fatte, le vecchie barzellette, che educassimo i nostri bambini maschi a rispettare non solo la mamma e la sorella, ma la donna in quanto tale. Ma oggi chi lo fa?
Mi accontenterei, carissimo Vin, che camminassimo affianco gli uni con gli altri, senza distinzioni di sesso, razza etc etc. E se non ricordo male da qualche parte ci dev'essere pure scritto (battuta triste).
EliminaUna mia collega vive da sempre con un uomo violento e io vedo su di lei tutte le conseguenze di questa relazione. Soprattutto di tipo psicologico. Fa star male pure me.
RispondiEliminaÈ dura, And, quando non puoi fare nulla di concreto. A volte anche a parlarne si rischia di allontanare le persone. Ci sono donne che vivono continuamente mascherando la loro situazione e sono granitiche nel giustificare o sviare. È un fatto anche culturale. Pare che comprendiamo solo la legge del contrappasso.
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