giovedì 16 novembre 2017

Marilyn Manson impugna un fucile giocattolo ed a Sutherland Springs muoiono 26 persone.


Mi etichettano come un mostro perché la mia musica li spinge ad uccidere. Forse, ma io non ho mai venduto un fucile semiautomatico ad un ragazzo di 17 anni.
Marilyn Manson, intervista da Bowling a Columbine di Michael Moore


Credo sia a conoscenza di tutti la strage di domenica mattina del 5 novembre scorso nella chiesa battista di Sutherland Springs, una piccola comunità del Texas, dove sono morte 26 persone tra cui 12 bambini. A fare fuoco durante la funzione religiosa Devin Patrick Kelley, morto anche lui dopo il massacro. Kelley, ex militare di soli 26 anni, intorno alle 11 è entrato in chiesa con un fucile semiautomatico, una replica del modello militare dell’AR-15 per il mercato civile, ed ha aperto il fuoco…

Quello che forse non tutti sanno è che a poche ore dal massacro Marilyn Manson ha puntato un fucile giocattolo verso il pubblico, lo ha fatto
durante il suo concerto all'Ozzfest Meets Knotfest a San Bernardino, in California, una città che fu teatro a sua volta il 2 dicembre del 2015 di una tragica sparatoria all’interno di un centro per disabili.


Marilyn Manson all'Ozzfest Meets Knotfest punta il fucile verso il pubblico


«Non volevo mancare di rispetto a nessuno, la mia arte è sempre stata una reazione. Volevo far riflettere tutti su quello che succede nel mondo», queste le parole del Reverendo Manson per “giustificare” il suo gesto, ritenuto irrispettoso per la strage di poche ore prima a Sutherland Springs.

«In un’era dove le stragi sono diventate quasi quotidiane, quello che ho fatto è stato un colpo di teatro», ha spiegato poi Manson, «volevo far riflettere tutti su quanto sia facile recuperare un’arma da fuoco automatica e su come questa violenza sia ormai normalizzata». (Continua su Rolling Stone qui)

Il gesto pare abbia suscitato non poco sconcerto e critiche da parte dell’opinione pubblica, tanto da richiedere le scuse con tanto di spiegazione da parte del “cattivo” Reverendo Manson sulla sua, come potremmo definirla?, inaudita performance.

Anch’io sono disgustata.

Sono disgustata per alcune dichiarazioni, riporto quanto letto:

Il presidente Donald Trump. "Le armi non sono un problema, gesto di uno squilibrato" (Tgcom24)

Il presidente Donald Trump. "Era uno squilibrato. Per fortuna c'era qualcun altro pronto a sparare". (da Repubblica.it)

Il procuratore generale del Texas, Ken Paxton. "La strage di fedeli in chiesa - ha detto - dimostra che c'è bisogno di più parrocchiani armati che possano rispondere a tono a minacce simili". (da Repubblica.it)





Bene, anzi no male, malissimo, a questo punto, per chi non l’avesse ancora visto vi consiglio di mettervi comodi a guardare Bowling a Columbine (Bowling for Columbine) il film documentario del 2002 diretto da Michael Moore, vincitore del premio Oscar 2003 come miglior documentario. Giusto per avere un’idea dell'uso delle armi in America, il titolo è un rimando alle stragi nelle scuole americane, in particolare al massacro avvenuto nel 1999  al liceo Columbine High School, nel Colorado, dove due studenti armati di fucile uccisero 12 dei loro compagni e un insegnante per poi togliersi la vita. 



Michael Moore mostra il fucile ottenuto gratuitamente dalla banca
dopo aver aperto un conto
- da Bowling for Columbine


Michael Moore ci racconta, con malcelata ironia, di un paese dove “il numero di pistole supera il numero di televisioni in possesso e il numero di elettori.”, dove alcune banche, a chi apre un nuovo conto, regalano un fucile, aprite bene gli occhi, non sto dicendo una bicicletta, una sveglia, una centrifuga, proprio un bel fiammante fucile.

Ma torniamo al mio disgusto.

Ad agosto la catena americana di supermercati Walmart ha affisso, all’interno dei suoi punti vendita, sopra un espositore di armi un cartello pubblicitario con su scritto: 
“Fai tuo l’anno scolastico come un eroe”.
Insomma tra gli oggetti consigliati per il rientro a scuola, in mezzo ad uno zaino e un diario,  perché no, anche un bella carabina (giusto per i più piccoli). E si, armi più “leggere”, anche perché la Walmart appunto nel 2015 con una dichiarazione ufficiale comunicò che avrebbe cessato la vendita al pubblico dei fucili d’assalto, uno di questi proprio l’AR-15 impugnato da Devin Patrick Kelley il 5 di novembre (Chissà se l'avrà comprato in saldo prima del 2015).



L'espositore di armi della Walmart
con il cartello “Fai tuo l’anno scolastico come un eroe”


Detto questo, veniamo al nostro amato-odiato Marilyn Manson, il Reverendo, vorrei che mi contestaste il mio disgusto per le critiche dell’“opinione pubblica” al fucilino giocattolo puntato sugli spettatori da Manson durante l’esecuzione di We Know Where You Fucking Live.

Ora, o sono folle io o l’opinione pubblica si è rincretinita del tutto, capisco che siamo storditi dalla Tv, dai social, che Marilyn Manson sia considerato un artista shock, controverso, trasgressivo, ma per me resta soprattutto un provocatore e per “provocatorio” intendo ciò che ci aiuta a prendere consapevolezza di noi stessi e dell’ambiente che ci circonda. Così le due maschere di Brian Hugh Warner, il nome all'anagrafe di Marilyn Manson, da un lato l’icona Marilyn Monroe e dall’altro il simbolo del male Charles Manson.


Trascurando le accuse da parte delle associazioni più puritane degli Stati Uniti d'America, che hanno sempre puntato il dito contro gli artisti più “scomodi”, pensiamo al grande Alice Cooper che può essere considerato l’immagine e il padre del c.d. shock rock, o a quel geniaccio di Frank Zappa, qui mi pare che siamo arrivati all’ottusità. Forse qualcuno ricorda The Way I Am di Eminem, soprattutto la strofa:

Con le stronzate che tirano fuori
perché sono pieni di merda 
Quando un tizio viene preso in giro 
e spara nella sua scuola 
E loro danno la colpa a Marilyn.


Il riferimento è appunto a Marilyn Manson, accusato all’epoca di aver ispirato il massacro al liceo Columbine.

Perché la colpa bisogna darla a “qualcuno”, non alla lobby delle armi, non ad una società del conflitto, non ad un sistema che crea disadattati ed emarginati, non ai modelli basati su forza e bellezza effimera, non alla baraonda del capitalismo, non alla solitudine. Bensì all'“irregolare”, che diventa il “sobillatore”, appunto perché marcio, immorale e bla bla bla…




Il fucile giocattolo di Marilyn Manson colpisce ancora, ma lui è bravo a spettacolarizzare l’ipocrisia, a vestire la morbosità del nostro lato oscuro, fino a ridicolizzare i simboli del falso perbenismo imperante.

Basta un certo gusto per lo scandalo e il macabro, una convincente maschera di make-up e il gioco è fatto, fingiamo di non capire, anestetizzati oramai come siamo dai luoghi più che comuni, dal becero qualunquismo, e gridiamo noi allo scandalo senza capire che lo scandalo e il macabro sono fuori dai teatri, camminano indisturbati per le strade e l'artista ha solo la colpa di averlo drammatizzato (rappresentato sulla scena) ed amplificato.

Faccio mia una definizione del musicologo Heinrich Besseler su uno degli aspetti comunicativi della musica:
Nella società di massa, associata alla ripetizione, la musica fa tacere.

Che sarebbe la cosa migliore, tacere intendo, invece di parlare a sproposito. Perché come osserva il professore Jeff Titon - "la musica, come tutti gli altri aspetti della cultura, è costruita in modo umano"… una costruzione in cui si riflette la cultura umana che l’ha prodotta… dal momento che a dare forma alla musica è l’ambiente socio-culturale in cui essa nasce e si sviluppa… la comprensione di qualunque forma musicale è legata a quella della società nella quale essa si esprime... (da Musica è comunicazione: l'esperienza della musica e della comunicazione, di Giovannella Greco e Rosario Ponziano)

Per cui spero sempre che la musica più che "ripetizione" e far tacere mi faccia indignare, nella direzione giusta però, prendendo di mira il giusto obiettivo e non l'attore che osa mettere in scena la tragedia. Il pregiudizio spesso oscura la vista.
La musica può sicuramente aiutare un risveglio delle coscienze...
Uto Ughi

"In un bel posto come questo, Che ci fanno queste persone come noi?" urla (l'attore) Marilyn Manson in We Know Where You Fucking Live, la visione di un mondo corrotto che non esiterebbe ad uccidere e distruggere...

Se siete facilmente impressionabili non guardate il video, guardate fuori che è peggio, il video è solo finzione!



Grazie per il video a MarilynMansonVEVO 


In mezzo a tanta decadenza e superficialità non mi resta che "l'arte della fuga", per oggi quella di Bach.





Abbiate cura di voi!



  • In apertura e chiusura post l'artista Marilyn Manson. Le immagini in questo post sono presenti solo a scopo illustrativo. Copyright dei rispettivi aventi diritto che ringrazio




22 commenti :

  1. Forse il gesto di Manson non è stato proprio di buon gusto, ma certo la colpa di queste stragi continue e di queste dichiarazioni allucinanti non è sua.

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    1. Credo, Daniele, che la sua messinscena fosse legata all'esecuzione del pezzo, basta guardare il video e sulla sedia a rotelle non poteva fare altrimenti. Francamente trovo davvero sconcertanti le dichiarazioni di cui sopra... Evviva il far west, sono consapevole che stiamo andando a passo di gambero, ma così mi pare troppo.

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  2. Sarà stato di cattivo gusto, ma ha fatto bene! :) Ricordo quando in Italia davano la colpa di certe violenze ai videogiochi e a perfino Dylan Dog!!! Certi pazzi si farebbero influenzare perfino dalla Bibbia..

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    1. Ahahah sempre colpe, fperale, anche Dylan Dog, mai che arrivi Batman a fare un po' di pulizia ( è che lo invoco spesso, qui a Gotham mi manca ;) ).
      A proposito di Bibbia, dovresti leggere gli aggiornamenti che ci da Silvia Pareschi: http://ninehoursofseparation.blogspot.it/2017/11/god-bless-america-trump-e-i_13.html
      Se cerchi cose cruente alcuni passi della Bibbia fanno passare Marilyn Manson per una mammoletta... E a quanto ci aggiorna Silvia in "alcune charter schools adottano l’Accelerated Christian Education, un programma educativo basato sul principio del letteralismo biblico" (c'è da preoccuparsi).

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  3. Negli Stati Uniti girano troppe armi e liberamente, bisogna fermare queste stragi.
    Saluti a presto.

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    1. Questa, Cavaliere, non è che l'ennesima, troppi interessi in gioco. La vita dell'uomo comune non ha nessun valore, anche noi allevamento intensivo.
      Un caro saluto anche a te.

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  4. Io ti dico che sono rimasto po' allucinato quando ho visto qui in Ticino dei ragazzi in bicicletta, probabilmente ex militi, con a tracolla un fucile d'assalto dopo essere stati probabilmente al poligono a sparare. Qua in Svizzera l'esercito è di milizia.
    Non sono contrario all'uso e al possesso delle armi, pur se io ho fatto altre scelte, tipo quella del servizio civile, e ho avuto un nonno ex partigiano che amava molto le armi, ma mi fa comunque sempre un certo effetto vedere qualcuno portare a spasso un'arma.

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    1. Qui parliamo di stragi, Andrea, fisiche e mentali anche. A guardare i supermercati di armi a me viene il freddo, non siamo in un video gioco, non siamo emancipati, non siamo neanche civilizzati. Non riusciamo più a distinguere la finzione dalla realtà, è come ho scritto una baraonda. Già spariamo sciocchezze a tutto spiano con le parole, figurati con le armi, sarebbe una carneficina...

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  5. Sono pazzi questi americani ... L'impero romano non si rendeva conto di avere iniziato, nel III e IV secolo, una lenta ma inesorabile decadenza: così gli U.S.A. che, a mio avviso, con questa visione del mondo non si rendono conto di aver imboccato una via antropologica senza uscita ... Un abbraccio.

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    1. Almeno Obelix, cara Maria, non aveva bisogno di armi.
      Di sicuro anche l'impero americano si considera una forza "creatrice", come lo fu per il romano e parecchie sono le analogie. Sulla caduta conosciamo bene la storia di uno, di questo i presupposti sembrano esserci. Concordo che abbiano "imboccato una via antropologia senza uscita"... Mi auguro rinsaviscano.
      Un forte e caro abbraccio anche a te.

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  6. Ho conosciuto tre minuti e mezzo fa il tuo blog, ma se non ti offendi ti farei una standing ovation di tre ore e mezza per questo articolo!
    Sinceramente, ne condivido persino la punteggiatura.
    E ti ringrazio per farmi sentire meno solo :)
    Un caro saluto.

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    1. Offendermi per una standing ovation di tre ore e mezza? Sono spiattellata per l'imbarazzo, non credo proprio di meritare tanto... Grazie e grazie Orlando Furioso e benvenuto in questa stanza con i tuoi Fumetti di carta, incontrare l'Orlando Furioso a cui ho dedicato il blog e buona parte dei miei primi post è un piacere enorme.
      Galeotto (citazione dantesca) Marilyn Manson che ci ha fatti incontrare :D (e poi ne parlano male)
      Ahahahah io e la punteggiatura non siamo mai andati d'accordo, sono una disubbidiente, cerco di rileggere (a volte), ma grazie per la comprensione.
      Qui la porta è sempre aperta, verrò a trovarti quando mi sarà possibile, magari ti chiederò in prestito la vignetta di Mattia Caracciolo :D e... bello il tuo blog (amo molto anche i fumetti), a leggerti arrossisco per i complimenti che mi hai fatto.
      Un caro saluto anche a te.

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  7. Il paragone che fa Maria D'Asaro tra l'Impero romano oramai in decadenza e gli U.S.A. è quanto meno blasfemo. I Romani hanno accolto la civiltà dei Greci come quella dei maestri; hanno dato qualcosa al mondo, penso al Diritto, alle leggi che ne seguirono; hanno insegnato che un esercito di diecimila uomini può combattere e vincere contro un esercito di "barbari" di quasi mezzo milione.Hanno costruito stradee ponti che ancora stanno lì, acquedotti che ancora funzionano.
    Cosa hanno fatti i merregani? Casino, dovunque sono stati, dovunque abbiano allungato le loro manacce schifose.
    Le loro origini sono eclatanti: Gli inglesi svuotarono le loro galere di tutti i ladri, i truffatori, i lenoni, gli assassini, le puttane e le ladre di cui le galere erano piene, le caricarono a bordo di navi e le scaricarono nel Nord delle Americhe. La legge del West è opera loro, e dura ancora, come vediamo quasi quotidianamente. Il poliziotto merregano che prima di chiedere documenti caccia la mano sulla pistola che tiene al fianco e la usa solo che tu faccia una mossa di troppo; i quattro poliziotti che massacrano con 24 colpi un sedicenne colpevole solo di aver puntato il dito indice su uno di loro ed aver fatto BOOM con la bocca. Ma era un negro. Eh già! E chi ce l'aveva portato
    negli USA il suo bisnonno a calci in culo e frustate prelevandolo al villaggio dove stava divinamente bene per farlo lavorare da schiavo?
    E chi ha portato in Europa alla fine della seconda guerra mondiale tutto lo schifo possibile, paisà?
    E chi per vendere armi se ne frega se qualche matto -e là i matti li fabbricano tutti i giorni- prende tranquillamente un bel fucile da guerra e fa una strage, tanto per fare qualcosa, perché si annoiava poverello.
    E il cretino con la scimmia sulla testa dice che è colpa di un raggio di sole troppo caldo. Ma nessuno gli spara una scioppettata sulle palle?

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    1. Buongiorno VIN, i commenti a volte lasciano spazio ai fraintendimenti, non voglio assolutamente parlare in vece di Maria D'Asaro, mi concedo una personale lettura. La "somiglianza" sta nel declino, l'inflazione, le disuguaglianze sociali, e lo stesso avvento del cristianesimo che ne cambiò profondamente la visione, mi riferisco all'impero romano. Si tratta di due imperi che hanno avuto origine da grandi conflitti le guerre puniche e la seconda guerra mondiale, le dinamiche sono profondamente diverse. I "merrigani" hanno imposto la loro cultura, il loro sistema e oggi ne vediamo più chiaramente, e neanche tanto mi pare, le distruttive conseguenze.
      Un sistema anche il loro che si sta sgretolando dall'interno.
      Quello delle armi è solo una delle storture del sistema, ne potremmo parlare per giorni...

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    2. Ti sono grato per il chiarimento e forse io sono stato un po' duretto con le parole. Mi capita e me ne scuso.Però avevo capito il senso dell'argomentare di Maria. Mi sembrava eccessivo avere fatto un parallelo tra chi in quasi 5 secoli era diventata caput mundi in senso assoluto imponendo la sua cultura e la sua civiltà, non le sue banche e le sue multinazionali. L'obiezione la conosco: altri tempi, non esistevano le multinazionali e tutto veniva risolto con le legioni. Ok, ma dopo le legioni arrivavano le leggi, le strade, i ponti gli acquedotti e il sistema fognario. Roma contava più di sei milioni di anime e le fogna non si intasavano, quelle fognature, mentre quelle di oggi fanno schifo. Ma anche Aquileia faceva quasi un milione e mezzo. Sistema fognario perfettamente funzionante. Insomma le sapevano costruire meglio.
      Mi si dirà che i merregani non c'entrano niente. Non ne sono tanto convinto: dietro ogni schifezza in questo mondo -per ora- c'è sempre la loro bandiera.
      Guarda gli uragani nel Mediterraneo ribattezzati "medicani" e mister Trump si rifiuta -sappiamo bene perché- di rispettare il trattato di Parigi. È come se avessimo incartato il mondo in un enorme sacchetto di plastica e sta cambiando l'ecosistema, ma Trump dice, no, va bene così.

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    3. Tutti c'infuochiamo Vin, soprattutto quando le questioni sono spinose. Anzi, tra amici l'impeto è più forte.
      Per il resto gli uragani oramai sono la norma, ci hanno travolto e non parlo in senso meteorologico.
      Ci sono fulmini che hanno colpito molte menti, altrimenti non può esserci spiegazione per certe condotte...

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  8. Ciao Santa. Scusa, ma ti ho nominata in questo post sugli anni '90, leggi qui . Dovresti fare un post così anche tu (questo è il regolamento, ma io ho messo una regola ulteriore, che se non lo vuoi fare sei libera di non farlo, e se qualcuno non nominato lo vuole fare, lo potrà liberamente fare). Io a farlo mi sono divertito molto, è stata una sorta di autoanalisi ...

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    1. Buongiorno, mi pare appropriato visto che Marilyn Manson appartiene agli anni '90 ;)
      Grazie per l'inaspettata nomination, devo fare l'amuleto con il Reverendo ahahahah per tante attenzioni.
      Se non ci sono limiti temporali stretti ci provo. Sai bene del periodo che sto attraversando, lontana dal blog e da tutti voi amici blogger. Cercherò di onorare la tua nomina ;)

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  9. Che "l’opinione pubblica si è rincretinita del tutto," è indubbio! Si potrebbero trovare anche un'infinità di ragioni. Da noi non si usano tanto diffusamente come negli USA le armi, ma si dispensano testate sui nasi, colpi di mazze di qualsiasi tipo esse siano, contro giornalisti o semplicemente "diversi", o solamente più deboli. Non abbiamo guerre che si combattono nelle nostre strade, abbiamo una violenza profonda e strisciante nei rapporti interpersonali, nell'organizzazione della società. Chiaro, non sto giustificando il possesso di armi, o pensando, anche solo lontanemente, che il loro possesso non sia un pericolo enorme, sto dicendo che anche a me, a volte vengono in mente quelle scene dei film di Tarantino dove, quando ti trovi uno stronzo, estrai la pistola e gli spari un bel colpo in fronte!!! Finzione! Non lo farei mai! Ci Mancherebbe! Ma che liberazione! Non è la cultura e i suoi prodotti a minare il cervello delle persone è la sua assenza, è l'aver sostituito la profondità del pensiero, che negli anni cinquanta e sessanta passava anche attraverso la TV e la Radio, con la superficialità, con gli ammiccamenti maschilisti travestiti da familiarità e simpatia, Con l'indifferenza; l'aggressività di quasi tutti gli altri momenti, si tratti di programmi di intrattenimento o, "impegnati", dove si dovrebbe discutere di politica. Pessimista, credo, con ragione.

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    1. Molti, bibliomatilda, io compresa "esplodiamo". Siamo prima di tutto animali, non macchine programmate, abbiamo istinti, ovvio che la ragione ci deve/dovrebbe guidare. Fantasticare, come peraltro la musica o il cinema, ci aiutano a scaricare la rabbia (la finzione come ben dici serve a questo).
      Una rabbia se ci pensi che viene continuamente alimentata dalle tante, troppe, storture.
      Il problema è che non sempre il nostro equilibrio regge, bombardati come siamo da aspettative, burocrazia, assenze, malcostume, problemi, vessazioni, superficialità, solitudine, bisogni; non tutte le menti sono uguali, e non tutte riescono a incanalare le frustrazioni nella finzione e i risultati sono fatti di cronaca cruenta, aggiungi poi una realtà dove puoi procurarti un fucile d'assalto come se comprassi una fionda e possiamo anche non dire più una parola.
      Quello che più m'infastidisce è il cancan mediatico e gente pronta alla rivolta per una canzone o un film o una pubblicità, piuttosto che per l'approvazione di una legge o l'esubero di leggi, talmente tante che sembrano produrre la totale assenza legislativa. E mi riferisco un po' a tutto... Pessimista è dire poco (almeno per come sono messa ora)

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  10. Grazie per questa meditazione diretta, istruttiva e stimolante, cara Santa. Io ragionerei intanto per età.
    Minori. Intendo al di sotto dei 18 anni: trovo pericolosa la tendenza ad abbassare sempre più questi limiti in nome del "progresso" (leggi: ampliamento delle fasce di consumatori). Direi che quella vetrina con i fucili è quanto di più mostruoso gli si possa dare in pasto: non è certo l'arma a far l'eroe, ma il sacrosanto messaggio del bene che vince sul male. Già è dura fargli digerire questo concetto, a causa dell'esempio fornito dagli adulti... almeno evitiamo di convincerli del contrario! Per il resto, non si dovrebbe mai permettergli di superare le soglie di guardia e i divieti già previsti nell'utilizzo dei giochi e dei media (ma anche qui, malgrado gli sforzi, è un'impresa sempre più... da supereroi).
    Adulti. Quelli sani di mente (pare siano sempre meno) non si lasciano certo condizionare da un fucile sbandierato su un palco: resto del parere che la finzione sia persino liberatoria, in certi casi. Non servono censure nella fantasia, a mio avviso, ma nella realtà: a partire dalla massiccia produzione di armi, alla loro facile reperibilità e disinvoltura nei permessi di possesso ed uso, passando per le stro**ate vomitate periodicamente da Trump e sostenitori (ed eccoci arrivati ai restanti adulti "insani").

    Buon week-end, carissima.

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    1. Grazie sempre a te, caro Doc, per le riflessioni sul "caso". Per i giovani credo che oramai siano sprovvisti di sogni e di conseguenza di idee, il consumismo ha anteposto il denaro a tutto, da qui il successo (che non è sana ambizione), da qui il potere. E da qui il disagio, l'emarginazione... Io che mi sento figlia di Heidi, puoi ben immaginare lo sconforto.
      Ho sempre separato la finzione scenica dalla realtà, una ha il compito di intrattenere, denunciare, amplificare o demonizzare, l'altra si vive con strumenti che ti consentono di affrontarla.
      Quando questi strumenti mancano, quando non si è in grado di favorire l'integrazione, la comprensione della diversità, la crescita sociale e il rispetto dell'altro, ogni capro espiatorio è buono.
      Oggi sono le varie lobby a dettare le leggi, vuoi armi, gasdotti, minerali ecc. e gruppi d'influenza che smuovono l'opinione pubblica a loro piacimento distraendo dal vero problema.
      Se un procuratore di una superpotenza dichiara che "c'è bisogno di più parrocchiani armati che possano rispondere a tono a minacce simili", Marilyn Manson potrà pur fare un video con suore uscite da Kill Bill e impugnare sul palco un fucilino.
      L'opinione pubblica però (in un mondo sensato) dovrebbe essere in grado di sapere in quale direzione indignarsi, o no?
      Ti auguro una serena domenica.

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