domenica 15 ottobre 2017

Saffo... La Poeta della domenica




«Alcuni dicono che le Muse siano nove; che distratti! Guarda qua: c'è anche Saffo di Lesbo, la decima.»
Epigramma XVI, attribuito a Platone


All’amata

Quei parmi in cielo tra gli Dei, se accanto
Ti siedi e vede il tuo bel viso, e sente
I dolci detti e l’amoroso canto!
A me repente,
Con più tumulto il core entra nel petto;
More la voce, mentre ch’o ti miro,
Sulla mia lingua; nelle fauci stretto
Geme il sospiro.
Serpe la fiamma entro il mio sangue, ed ardo:
Un indistinto tintinnìo m’ingombra
Gli orecchi, e sogno; mi si inalza al guardo
Torbida l’ombra.
E tutta molle d’un sudor di gelo,
E smorta in viso come erba che langue,
Tremo e fremo di brividi ed anelo
Tacita, esangue.

Traduzione di Ugo Foscolo


Saffo
Ereso, 630 a.C. circa – Leucade, 570 a.C. circa


Sopra sé stessa

Nel mare già le Plejadi e la Luna
Il raggio loro ascosero lucente;
Scese dall’alto già la notte bruna
In occidente.
L’ore già scorron lente, ed io frattanto
Stancando vo’ le vigili mie piume;
Nel silenzio comun fia che nel pianto
Io mi consumo.

Traduzione di Francesco Zanotto


Solone, poeta ateniese suo contemporaneo, "dopo aver ascoltato in vecchiaia un carme della poetessa, disse che a quel punto desiderava due sole cose, ossia impararlo a memoria e morire"  




La rosa

Se mai Giove a’ fior dovesse
Dare un re che ne sia degno,
converrebbe ch’egli desse
Alla Rosa certo il regno.
Fregio del suolo e delle piante onore,
Dei fior pupilla e porpora dei prati
Tu, raggiante bellezza,
Lo spiro dei d’Amore:
In te il favor di Venere si accoglie,
Tu sei chiomata di leggiadre foglie.
E, di petali altera,
Che in bell’ordin dividi,
Tu a Zeffiro sorridi.

Traduzione di Girolamo Orti


Saffo, Amanda Brewster Sewell - 1896


Espero, tutto riporti
quanto disperse la lucente Aurora:
riporti la pecora,
riporti la capra,
ma non riporti la figlia alla madre.

Trad. di Salvatore Quasimodo


Saffo dirigeva un “tiaso”, un "collegio" (come lo definiremmo oggi) nel quale le ragazze di nobile famiglia venivano educate al canto, alla danza, alla lettura e alla poesia.

[...] Il poeta Anacreonte, vissuto una generazione dopo Saffo (metà del VI secolo a.C.), accreditò la tesi che la poetessa nutrisse per le fanciulle che educava... un amore omosessuale: tale pratica non è incredibile né immorale peraltro in un contesto storico e sociale in cui vigevano una stretta separazione dei sessi e la visione della donna quasi unicamente come fattrice di figli e signora del governo domestico; inoltre, per gli antichi Greci l'erotismo... si faceva canale di trasmissione di formazione culturale e morale nel contesto di un gruppo ristretto, dedicato all'istruzione e alla educazione delle giovani, qual era il tiaso femminile.

[...] Secondo la tradizione, fra l'insegnante e le fanciulle nascevano rapporti di grande familiarità, anche sessuale. Probabilmente il fatto va inquadrato secondo il costume dell'epoca, come forma prodromica di un amore eterosessuale, cioè una fase di iniziazione per la futura vita matrimoniale. Saffo compose degli epitalami, struggenti canti d'amore per le sue allieve destinate a nozze e questo ha lasciato supporre un innamoramento anche con componenti sessuali. In realtà è presumibile che Saffo, comunque affezionata alle sue allieve, li abbia scritti poiché le vedeva destinate ad un triste destino: lasciavano infatti l'isola dove si trovavano, dove erano accudite e felici, per andare nella casa dei loro mariti senza uscirne quasi mai; lì sarebbero state in pratica rinchiuse a vita, come voleva la tradizione greca... (da Wikipedia)


Amore dolce amaro

Amore la mia anima squassa
come vento che sul monte tra le querce si abbatte
ecco che Amore di nuovo
mi dà tormento;
Amore che scioglie le membra
Amore dolce e amaro
fiera sottile e invincibile …

Traduzione di Manara Valgimigli


Scena da "Saffo di Lesbo" della compagnia Chevaux-Légers 

  “Spesso si aggira, punta dal ricordo, e consuma il suo fragile cuore nel desiderio di Atthis delicata”
Saffo, frammenti


Gli epigrammi dell’opera di Saffo sono stati messi in scena dalla compagnia Chevaux-Légers, Saffo di Lesbo di Ivam Cabral e Patricia Aguille racconta in un crescendo di poesia e danza gli ultimi giorni di Saffo e la storia d'amore con la sua allieva Atthis. 


Saffo a Leucade o La morte di Saffo,  Antoine-Jean Gros - 1801


La dolce mela

Quale dolce mela che su alto
ramo rosseggia, alta sul più
alto; la dimenticarono i coglitori;
no, non fu dimenticata: invano
tentarono raggiungerla.

Traduzione di Salvatore Quasimodo


Grazie per il video a Angelo Branduardi - Official 


Il brano La raccolta di Angelo Branduardi, tratto dall'album Cogli la prima mela del 1979 è ispirata dal frammento 105a della poetessa Saffo, conosciuto come La dolce mela.



Saffo, dipinto pompeiano


....Per alcuno, il sento,
Ricordata io n’andrò, pur tra’ futuri.

Traduzione di Giuseppe Bustelli



poesia-fonti-la santa furiosa   #difendiamolapoesia  #difendiamolefonti 



  • In apertura post, panchina sul mare a Kárpathos Grecia, fotografia di Alma de Viajero qui
  • Le immagini in questo post sono presenti solo a scopo illustrativo. Copyright dei rispettivi aventi diritto che ringrazio.

22 commenti :

  1. Cara Santa, direi che questo post è molto interessante!!!
    Ciao e buona domenica con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi fa piacere Tomaso, una grande poetessa che merita attenzione.
      Ti auguro una buona settimana e un grande abbraccio anche da parte mia.

      Elimina
  2. il mosaico ritratto di Saffo è magnifico e molto famoso. Vero: la cosa più bella sulla terra è ciò che si ama. un abbraccio di buona domenica, Santa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buongiorno Giovanni, non si tratta ovviamente della celebre poetessa greca, ma concordo con te, lo trovo magnifico e mi piace sia stato dedicato a Saffo.
      Beh, l'amore è in ogni cosa, ci sconvolge come il vento di Saffo che "si abbatte" sulle querce e ci placa come la più benefica delle carezze, cerchiamo di goderne il più possibile.
      ti auguro una settimana serena e un forte abbraccio.

      Elimina
  3. Grande.
    Avendo frequentato il Classico, mi sono capitate sotto gli occhi queste poesie.
    A me la cultura classica piace molto, e infatti ho apprezzato la tua parentesi in merito, sul tiaso.
    Ed era proprio così, forse solo oggi vediamo la sessualità in modo prettamente erotico di cui vergognarsi, prima era cultura.

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buongiorno Moz!
      In effetti dal 500 avanti cristo ad oggi abbiamo fatto molti progressi (sono ironica). Ci avvitiamo. La sessualità è parte di noi, è naturale, ma siamo capaci di snaturare gli elementi più semplici.
      Dovremmo seguire grandi modelli e invece agognamo i "savonarola" e le derive più squallide...

      Elimina
  4. Mi riporti ai tempi del liceo, alle spiegazioni del mio prof. - del tutto collimanti con quanto scrivi - e alle splendide traduzioni di Manara Valgimigli ... Grazie. Un abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per me, Maria, è stata una scoperta personale. Al liceo la poesia femminile non è stata toccata, fermandomi al programma scolastico, non avrei mai saputo che anche le donne scrivevano poesia :)
      Forse abbiamo sofferto dell'eccessivo ricambio d'insegnati...
      Ma alcuni di loro hanno saputo istillare una qualità fondamentale: la curiosità.
      Baci

      Elimina
  5. Grazie per tanta tenerezza, così armonicamente confezionata! Buona settimana, cara Santa!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La sua voce merita armonia e se solo mi sono avvicinata nel presentarla e spero nel mio piccolo di diffonderla, ne sono estremamente felice. Grazie sempre per le tue parole.
      Una serena settimana anche a te.

      Elimina
  6. Molto citata, ma forse poco letta, hai fatto bene a dedicarle questa domenica ... e che grandi traduttori.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Alli, la considero una grande voce della poesia, ma poco diffusa, se non, come bene rimarchi, più per "allusioni".
      Anche se di parte della sua opera non sono rimasti che pochi frammenti.
      Per fortuna che ci sono i traduttori ;)

      Elimina
  7. Brava ottima idea riprendere una poetessa come Saffo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Daniele, spero ci sia un po' di contagio. Una poesia elegante e schietta, senza tempo.

      Elimina
  8. Che meraviglia, Saffo! Con tutto quello che porta con sé, amore, sensualità, spiritualità, dolcezza e femminilità, quella vera.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condividiamo lo stesso pensiero, cara bibliomatilda, un'intensità, come ho detto a Daniele, che il tempo non ha minimamente scalfito.
      Eppure una "bibliotecaria" mi ha chiesto: "Saffo? Con 2 F? Ma è un titolo o un autore?".
      Avevo voglia di scriverne un post, magari riuscirò a farlo se il tempo mi verrà un po' incontro.
      A te però dovevo raccontarlo :(

      Elimina
  9. Risposte
    1. Buongiorno Cavaliere, grazie.
      E per fortuna che ci sono oasi di bellezza ;)
      Un caro saluto e buon fine settimana.

      Elimina
  10. Ci hai riportati al tempo del liceo e della bellezza ..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bentrovata Giulia :*
      Da noi allo scientifico non era proprio nel programma... Ho cercato di recuperare :D
      Sereno fine settimana

      Elimina
  11. Devo dire che leggere Saffo tradotta da altri poeti ha sempre un fascino enorme. Mi piacerebbe essere in grado di leggere le sue poesie in originale, anche se forse il rimpianto maggiore è quello di aprire le edizioni a lei dedicate e trovarle piene di corruzioni e lacune testuali. Di Saffo ci permangono quasi solo frammenti, e sarebbe una scoperta meravigliosa se un giorno venisse fuori qualche tradizione manoscritta (ma la vedo un po' dura).
    Sul rapporto tra Saffo e le sue allieve, vorrei solo aggiungere che vi era un rapporto speculare anche in senso maschile: l'omosessualità è spesso rappresentata, anche nelle decorazioni dei vasi greci, come sentimento che lega un giovane imberbe ad un adulto barbuto. La barba indica la differenza di età tra i due uomini, ed il fatto che per il giovane quella relazione sia una esperienza di crescita e di maturazione, forse di iniziazione. Petronio ne fa una parodia nel "Satyricon", perché ormai, nella Roma imperiale e decadente, la cultura classica greca si era corrotta e trasformata in altro.
    Quando studiavo a scuola non sapevo apprezzare gli studi che mi venivano imposti. Crescere mi ha aperto gli occhi su tanta bellezza e profondità... :)
    Un saluto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che piacere il ritrovarci, Asaka.
      Grazie anche per questo contributo che allarga la visione da me accennata al femminile, purtroppo la mortificazione di certi studi, poesia compresa, non hanno aiutato alla maturazione della nostra società, avvitata oramai nel consumismo, anche culturale, e nel pregiudizio facile. Forse se si leggesse più poesia e si mettessero in scena commedie e tragedie classiche ci renderemmo conto di quanto siamo regrediti nella comprensione della sessualità, solo per iniziare...
      Non so se hai letto il mo commento a Bibliomatilda, la mia esperienza con una "bibliotecaria" durate una ricerca di testi sulla poetessa, non sapeva minimamente chi fosse Saffo, ho dovuto fare lo spelling e spiegare che si trattava di un'autrice e non del titolo di un'opera. Questo è quanto...
      Concordo pienamente con te sull'importanza della traduzione, sicuramente in presenza di opere frammentarie diventa difficile, tradurre significa anche comprendere il pensiero che sta dietro alle parole e non un mero esercizio stilistico.
      Come dico spesso merito all'autore, ma soprattutto al traduttore.
      Un caro saluto anche a te.

      Elimina

Torna su