domenica 14 giugno 2015

Il Poeta della domenica... Edoardo Sanguineti

"se d'amore si muore, siamo morti... se d'amore si vive, siamo vivi:"


Occorre andarci cauti, con l'amore, devi saperlo: i suoi                                    

terribili eccessi producono
eccessive malizie (e una molto maligna terribilità):
                                         ma è una celebre proposizione,
che ho appreso adesso appena, quella che afferma che
                                          riescono bene, esclusivamente
se non sono indirizzate a nessuno, talune scritture:
                                   (se nascono per l'oggetto stesso):




(Genova, 9 dicembre 1930 – Genova, 18 maggio 2010)

Piangi piangi, che ti compero una lunga spada blu di plastica, un frigorifero
Bosch in miniatura, un salvadanaio di terra cotta, un quaderno
con tredici righe, un’azione della Montecatini:

                                                                                            piangi piangi, che ti compero
una piccola maschera antigas, un flacone di sciroppo ricostituente,
un robot, un catechismo con illustrazioni a colori, una carta geografica
con bandiere vittoriose:

                                                      piangi piangi, che ti compero un grosso capidoglio
di gomma piuma, un albero di Natale, un pirata con una gamba
di legno, un coltello a serramanico, una bella scheggia di una bella
bomba a mano:

                                piangi piangi, che ti compero tanti francobolli,
dell’Algeria francese, tanti succhi di frutta, tante teste di legno,
tante teste di moro, tante teste di morto:

                                                                                       oh ridi ridi, che ti compero
un fratellino: che così tu lo chiami per nome: che così tu lo chiami

Michele.




Edoardo Sanguineti e Luca Ronconi - Alcune immagini alla presentazione del libro "Orlando furioso di Ariosto-Sanguineti per Luca Ronconi" qui 

Siamo tutti politici (e animali):
premesso questo, posso dirti che
odio i politici odiosi: (e ti risparmio anche soltanto un parco abbozzo di
[catalogo
esemplificativo e ragionato): (puoi sceglierti da te cognomi e nomi, e sparare
nel mucchio): (e sceglierti i perché, caso per caso)
ma, per semplificare,
ti aggiungo che, se è vero che, per me (come dico e ridico) è politica tutto,
a questo mondo, non è poi tutto, invece, la politica: (e questo mi definisce,
sempre per me, i politici odiosi, e il mio perché:
amo, così, quella grande
[politica
che è viva nei gesti della vita quotidiana, nelle parole quotidiane (come ciao,
pane, fica, grazie mille): (come quelle che ti trovi graffite dentro i cessi,
spraiate sopra i muri, tra uno slogan e un altro, abbasso, viva):
(e poi,

lo so che non si dice, ma, alla fine, mi sono odiosi e uomini e animali):


da Segnalibro 1951-1981




«50 anni fa, tra il 3 e l’8 ottobre 1963, una cinquantina di scrittori e critici riuniti in un convegno all’Hotel Zagarella di Palermo, su invito e di contorno al festival di musica contemporanea «Settimana Internazionale di Nuova Musica» organizzato da Francesco Agnello, creavano il «Gruppo 63». Umberto Eco, Renato Barilli, Francesco Leonetti, Giancarlo Marmori, Lamberto Pignotti, nanni Balestrini e molti altri immaginavano una nuova letteratura in provocatoria protesta contro l'assetto della realtà...
Edoardo Sanguineti racconta Capriccio Italiano, "la pietra dello scandalo di una narrativa alternativa".»  qui



Ahimè, ahimè! Ho studiato la psicologia dell’età evolutiva.
La sociologia delle comunicazioni di massa,
la bibliografia e la biblioteconomia,
la semiotica, la semantica,
la cibernetica, la prossemica,
l’informatica, la telematica,
la biologia – e, accidenti, l’ecologia – e poi
la micro e la macrofisica, la meta e la patafisica,
da cima a fondo, con tanto zelo!

E adesso, eccomi qui, povero idiota,
e furbo come prima.
Mi chiamato l’egregio, l’illustre, il chiarissimo,
e il prof, e il dott,
e il maestro, magari, madonna!

E sarà dal ’77 – ma che dico mai? – sarà dal ’68, ecco,
che me la meno, con i miei studenti.

Questa è una cosa che mi strazia il cuore.
E va be’, sarò più erudito dei miei colleghi,
ordinari, straordinari, associati, aggregati, incaricati,
lettori, ricercatori, dottori di ricerca, assistenti, precari,
e tutto il personale non docente.

Né scrupolo né dubbio mi tormenta,
né diavolo né inferno mi spaventa.
Ma non ci ho niente la felicità:
niente di vero penso di sapere,
niente di niente riesco più a insegnare,
né gli uomini io mi spero migliorare,
né di riuscirci, il mondo, a trasformare:
e non ho beni, mobili né immobili,
né uno straccio di Nobel, né il Potere,
manco un cane, un cane può vivere così.
Ahi, che sono in questa trappola fetente,
che è un maledetto buco repellente:
del puro cielo, pure i raggi amati,
li intorbidano i vetri colorati:
tra mucchi di volumi, io sto qui chiuso:
ci gode il tarlo polveroso e ottuso:
i fogli, su, fino al soffitto, a strati,
sono arrivati, neri affumicati:
ah, mi soffoca il mio laboratorio,
mi strozza, qui, la mia torre d’avorio:
strumenti orrendi di un sapere immondo,
siete il mio mondo? e tu, lo chiami mondo?

da Faust: Un travestimento 1985




Edoardo Sanguineti con Elio e le Storie Tese ospiti al Pavia Festival dei Saperi 2006 
«L'arte della parola dissacrata dal grande intellettuale Edoardo Sanguineti in coppia con Elio e le Storie Tese.»  borisproduction  qui che ringrazio.






  • Le immagini in questo articolo sono presenti 
  • solo a scopo illustrativo. 
  • Copyright dei rispettivi aventi diritto che ringrazio


  • 8 commenti :

    1. ma Santa, qui siamo proprio ad " apologia di reato culturale ironico ed intelligente" ? cioè capisci che si rischia di essere bannati, ripudiati, vessati, guarda, da te proprio non me l'aspettavo, questa raffinatezza :D
      ciao Santa, grande Sanguineti :)

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      1. Mi tocca la cicuta?
        Per Sanguineti nutro un debole. La ciliegina: L'Orlando furioso.
        "corrispondenza d'amorosi sensi" come mi ha scritto un'amica. Una serena settimana. Un abbraccio Silvia

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    2. Che forza Sanguineti! Quando si dice la volontà di rovesciare il mondo, quello conformista, quello delle regole fissate all'essere delle anime, quello del dover essere qualcosa che non si è. Liberatorio, forte! Grazie Santa :-)

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      1. Poi unito all'altro "dissacratore" Elio, mi è sembrata cosa buona e giusta :)
        Basta pensare al Gruppo 63
        Leggendolo, mi pare sempre più chiara la sua affermazione che la scrittura è qualcosa da "esiguere", come la musica. Un bacio Matilda :*

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    3. Di Sanguineti intanto mi piacevano gli occhi, arguti e azzurrissimi, e il simpatico nasone. E mi piaceva il suo giocare con le parole, il suo essere simpaticamente dissacratore. Ho apprezzato il suo impegno politico e le sue ardite posizioni di critico letterario. Grazie! Un abbraccio e buona settimana!

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      1. ... allora hai sicuramente apprezzato la foto Maria :)
        A certe intelligenze non si può restare indifferenti. È stato una presenza forte del nostro passato culturale.
        Anche a te una "sirena" settimana. Un bacio :*

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    4. Risposte
      1. Grazie Cavaliere, un modesto contributo per commemorarlo! Come non amarlo quando afferma che la terra "E' un inferno globalizzato..."
        Buon tutto per la giornata e quelle a seguire :*

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