Tu sei una persona di quelle che si incontrano quando la vita decide di farti un regalo.
Charles Dickens
Trovo che incontrare belle
persone sia straordinario, non importa se attraversano la nostra vita, basta
incontrarle semplicemente lungo la strada anche per il tempo di una
chiacchierata, sapere che ci sono è sufficiente. Non ho citato a caso Charles
Dickens, molti considerano la sua narrativa nazional-popolare, nel suo
significato riduttivo di stereotipo, di bontà superficiale, così accade quando
esprimiamo dei sentimenti buoni o parliamo di “belle persone” rischiamo di
essere considerati eccessivi, anche ipocriti,
sicuramente banali.
Per dirla alla Rhett Butler: «Francamente
me ne infischio». Adoro la semplicità, perché complicare i discorsi, le
azioni, a volte l’ovvietà è una ricchezza, ce ne sono fin troppe di
manipolazioni, di ridondanze, di sovrastrutture e costruzioni complesse che non
portano a nulla, fantastiche scatole sicuramente, ma vuote.
Ricordate che nel post precedente
“21 grammi, il peso della tiroide e del carcinoma papillare. Fiducia ealtruismo.”, avevo scritto “ho letto che
l’Universo restituisce con gli interessi ciò che facciamo, io penso che
siamo noi a costruire l’Universo e infatti durante il ritorno a casa ho
conosciuto il signor F.”, ebbene l’Universo mi ha fatto un regalo, dopo una
sovrabbondanza di persone distaccate, altere e la legnata del taxi, o meglio di
quello che è accaduto grazie al taxi mancato, incontrare delle belle persone ha
ridato un po’ di ordine al caos convincendomi che questa umanità perduta ha
ancora delle possibilità.
Racchiudere tanta stanchezza in
un corpo è crudele, ma non abbiamo altri contenitori se non questo corpo che ci
segue ovunque, potrei raccontarvi così anche del viaggio di ritorno,
descrivendovi un’altra pagina di fantozziana memoria, invece voglio parlare del signor F.
Seduto accanto a me durante il viaggio
di ritorno un uomo, probabilmente a causa del mio aspetto trasandato e
sofferente sentì il bisogno di chiedermi se avevo bisogno di qualcosa e
presumibilmente le mie poche parole e lo sguardo patito non lo misero sulla
difensiva e si, perché dava l’impressione di essere una persona piuttosto
taciturna e schiva, di quelle che la vita la affrontano a testa bassa senza mai
tirarsi indietro.
Così iniziò a raccontarmi che aveva cominciato a lavorare a
14 anni e con grandi sacrifici aveva messo su una sua attività, ora non ricordo
esattamente il numero di dipendenti e qualcosa mi è sfuggito del suo racconto,
quando si sta male ci si distrae facilmente sulle cose altrui, si è concentrati
a tenere a bada il proprio dolore.
Questo fino a quando il suo racconto
entrò in quella sfera diciamo più personale ed emotiva, mi confessò di essere
stanco e di voler chiudere l’attività, non ci sarebbero stati problemi a
trovare un acquirente, la zona è tra le più belle del nord Italia, sul mare,
una località a forte richiamo turistico, finalmente avrebbe potuto dedicarsi
alla famiglia e raggiungere con la moglie il figlio all’estero.
Fin qui tutto normale, direte, perché
tanto entusiasmo per il signor F.? Il racconto non è certo finito e vi assicuro
che dopo aver visto la ragione, o se preferite il cuore (che è poi la stessa
cosa), persa tra le nebbie dell’indifferenza, il gesto del signor F. ripaga di
tutto, è una risposta al vuoto che spesso ci circonda.
Tra i suoi dipendenti c’è anche
un ragazzo straniero, non è il solo, anche italiani, ma quel ragazzo, mentre ne
parla si accende, «ha tutta la mia fiducia, per la serietà, l’impegno, un
lavoratore eccezionale» mi spiega, «non sa quanti scansafatiche che fanno lo stretto
necessario solo per lo stipendio, lui no!».
E così la ragione, o il cuore, si
libera dalla foschia e appare in
tutta la sua bellezza, il signor F., ha deciso di regalare al suo dipendente
una delle sue attività, lo merita ed è il minimo “che possa fare per tanti anni
di lavoro assieme e tanto impegno.”
Ora ditemi, non è una storia
bellissima, di quelle che si possono raccontare con “C’era una volta” e il
lieto fine “e vissero tutti felici e contenti”. A me è parso proprio di
ascoltare una fiaba…
Ho chiesto al signor F. se potevo
raccontarla questa storia, mi ha pregato di non dare dettagli, non ama il
rumore, la notorietà, non ama i social, né i clamori.
Il signor F. non ha
bisogno di mettersi in mostra, conosce bene la sua identità, non gli serve la
gloria e nemmeno un palcoscenico dove costruire un personaggio o spiattellare
un suo gesto, perché lui appartiene già
alle “belle persone” nella vita, quella che si tocca, e se altro non puoi fare
di sicuro una calda stretta di mano puoi darla.
A ritrovarci il prossimo anno.
Il traguardo dei (2000) 18 lo abbiamo raggiunto, siamo diventati maggiorenni, abbiamo
votato, guidato, viaggiato, deciso, siamo rimasti ragazzini ini ini per un
altro anno. Finita l’eccitazione del “Sono maggiorenne, faccio come mi pare!”
possiamo voltare pagina.
Compiamo (2000) 19 anni, siamo maturi, chissà magari
mettiamo anche un po’ di giudizio…
Buon compleanno a tutti voi!
Felice Anno Nuovo 2019 💝
(Perché il 2018 è stato proprio
una ciofèca…)
Post (scriptum)
Con tutto il mio affetto: Grazie! Per essere stati con me un altro anno. Anche se continueranno le sparizioni (forzate), cercherò sempre la strada del ritorno (sopportatemi 😇)
Parte prima: 21 grammi, il peso della tiroide e del carcinoma papillare. L'intervento 1/3
- In apertura post Voices by Christian Schloe. In chiusura Journey around the world by Christian Schloe.
- Le immagini in questo post provengono dal Web e sono presenti solo a scopo illustrativo. Copyright dei rispettivi aventi diritto che ringrazio.
Cara Santa, questo tuo post mi piace tanto qui ho riflettuto da quando sono diventato maggiorenne, oltre 70 anni fa.
RispondiEliminaTi sento veramente felice ora ai tutto davanti a te!
Attenta a no sciupare questo bellissimo traguardo con delle cose inutili!!!
Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Spero di aver capito bene cara Santa, comunque la storia mi è piaciuta molto. Parlando del 2019 tanti auguri che porti tutto ciò che desideri-
EliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Mi riferisco, caro Tomaso, al 2018 e al 2019 l'anno che si sta per chiudere e quello che arriva. Se ci pensi è un compleanno anche questo e aumentando gli anni si spera ti trovare più equilibrio. Io ci spero.
EliminaAuguro anche a te un 2019 di salute e armonia, con tutto il cuore.
Un abbraccione, Tomaso.
Cara Santa ,ho letto con interesse questa storia e so, almeno per quel che mi riguarda, che è difficile veramente incontrare delle persone belle dentro. La tua storia sembra proprio una fiaba di Natale ma meno male che esistono ancora persone buone . Tanti , tanti auguri di un buon 2019. Ciao
RispondiEliminaAnch'io, Mirtillo, mi sono stupita e avevo proprio voglia di raccontarla. Purtroppo sono stata molto sintetica e vaga, ma ho voluto rispettare la richiesta del signor F., forse ho esagerato un po' nella sintesi, ma credo che sia sufficiente il suo gesto, tutto il resto sono parole.
EliminaL'ho raccontata a chiusura di questo anno davvero pesante, perchè servono le buone notizie, ci danno la carica ;)
Con tanto affetto auguro anche a te un buon 2019, come più desideri.
Baci
sopportarti come dici tu è la cosa migliore che mi sia capitata.
RispondiEliminaI tuoi racconti le tue considerazioni sono doni di vita e di esperienza e questa totale partecipazione sia per sempre non vanificata ma emulata, per il bene nostro e degli altri..
Un abbraccio speciale e BUON COMPLEANNO 2019!
Grazie, cara Nella. Si, speriamo che queste azioni si moltiplichino, abbiamo bisogno di belle persone e buone azioni.
EliminaPer il 2019 il mio pensiero va alla tua salute, ti auguro sia un buon anno, nuovo, sorprendente e soprattutto sereno.
Un abbraccio forte anche a te. Ancora tanti auguri!
Carissimna Santa, la tua è la miglior "favola" di Natale di sempre perchè ha solo il sapore della favola ma è realtà.
RispondiEliminaBuon... compleanno anche a te e avanti tutta dritta al porto! :)
Un grande bacio!
Dolcissima Patricia, le favole più belle sono quelle vere. È vero, diventano sempre più rare, ma questo non deve impedirci di credere e sperare che possa andare meglio.
EliminaQuesto "strano" incontro a me lo ha dimostrato. Per cui viva il signor F. e tutte le persone buone, gentili e dal grande cuore. Auguriamoci per il 2019 di esserne circondati.
Grazie di cuore e felice anno nuovo anche a te e... avanti tutta!
Un fortissimo abbraccio, Patricia.
La storia narrate è molto nazional-popolare, forse per apprezzarla appieno si dovrebbe incontrare e parlare con quel tipo, ma raccontata da te posso fidarmi ... e comunque la pensiate: buon 2019.
RispondiEliminaFortunatamente, Alli, non è una "storia", nel senso che il signor F. è davvero una gran brava persona, mi ha raccontato davvero molto durante il viaggio, mi ha mostrato foto e i suoi discorsi erano semplici e lineari. E poi non avrebbe avuto motivo di fingere, il mio silenzio (non ero in condizione di fare grandi discorsi) lo ha lasciato libero di raccontare e di come parlava del suo dipendente e della sorpresa che aveva in serbo per lui, non ho assolutamente dubitato. A volte ciò che può apparire inverosimile è più vero di ciò che viene fatto passare per vero.
EliminaPer me è stato bello potergli stringere la mano, vorrei incontrarne molte di più di persone come lui e ci sono, purtroppo in mezzo a tanta fuffa non le vediamo.
E visto che almeno di me ti fidi, alla mezzanotte brindiamo per il 2019 alla fiducia. Buon anno a te ad Elle , ai vostri cari e a tutta la Palude.
Auguri!
Grazie di esserci, cara. E di farmi/ farci compagnia nelle stanze del web, a volte troppo rumorose, ma sostanzialmente deserte di belle persone. E invece tu sei una persona bella. Vera. E forte. E ce la farai. E ti auguro di incontrare qualcuno che ti voglia davvero bene e con cui dividere - o meglio moltiplicare! - la vita. Buon 2019. UN abbraccio.
RispondiEliminaChe commozione, il tuo affetto mi dice che ho incontrato una persona che mi vuole bene, si può essere amici anche di penna e qui ne ho incontrati alcuni davvero speciali e tra questi, lo sai carissima Maria, ci sei anche tu.
EliminaPer il "qualcuno" lo trovo molto difficile, pare che i sentimenti abbiano una scadenza ed a prevalere siano la superficialità e l'immaturità, ma c'infileremmo in un discorso complesso... Sono felice di avere delle persone che mi vogliono bene e spero di riuscire a ricambiarlo.
Grazie di tutto, Maria. Un sereno 2019 anche a te e alla tua famiglia.
Ti abbraccio con tanto affetto.
In questo momento della mia vita sono incline alla commozione, ma non credo sia questo il motivo per cui il tuo racconto mi ha commosso. C'è speranza, dunque.
RispondiEliminaBuon 2019 e che, sì, sia migliore di questo quasi terminato 2018.
Lo penso anch'io, Orlando, c'è speranza, perché ci sono ancora tante belle persone, forse ne dovremmo parlare di più, condividere piccoli e grandi gesti che viviamo o a cui assistiamo o di cui veniamo a conoscenza. Se ci pensi potrebbe essere contagioso, come avviene per la risata ;)
EliminaMi commuovo spesso anch'io, forse perché affamata di buoni sentimenti.
Fortunatamente non corro il rischio, sono sicura neanche tu, di essere la persona più sensibile del mondo (se ti è capitato di vedere Indiavolato, una commedia leggera leggera di parecchi anni fa, la mia battuta ti sarà chiara. Se non hai visto il film magari guardalo, alla scena dell'uomo più sensibile del mondo riderai :D )
Avrai notato che bilancio con l'ironia, altrimenti sarei in guai molto seri ahahahahah
Lo spero molto anch'io, Orlando, che il nuovo anno sia migliore, la stanchezza è un temibile cacciatore...
Buon 2019 anche a te ed a tutti i tuoi cari.
Auguri!
Il tuo racconto trasmette forti emozioni.
RispondiEliminaTi auguro un sereno anno nuovo.
Grazie Cavaliere, speriamo di emozionarci tutti sempre di più... Con buone notizie.
EliminaAuguro anche a te ed alla tua famiglia un Buon 2019.
Tantissimi auguri!
Mi fa piacere che tu stia meglio. Attendevo notizie ma...per non fare troppo rumore ti disegno qui il mio "Buon Anno" . Che possa essere come desideri. Io ci sono ma non bussò ancora per non fare troppo rumore.....per nulla. Buon 2019!
RispondiElimina????
EliminaRingrazio il buon Shakespeare per la sua magistrale commedia e per l'espressione "molto rumore per nulla" che ben calza nell'indicare un'assurdità.
Capisco che oggi si è tutti social, ma esistono anche strumenti più personali, che prediligo, come e-mail, telefoni, citofoni ecc. piuttosto che scrivere nei commenti di un post (attendevo notizie -?-).
Con tutta la mia umana confusione lancio il mio anonimo "mi dispiace" nell'etere e ricambio gli auguri di buon anno.
Da dove comincio, cara Santa? Dalla fine, ovvio: a proposito delle sparizioni (più o meno) forzate che sottolinei nel Post Scriptum, ri-eccomi qua. E proseguendo a ritroso, per alcuni versi anche il mio 2018 si è rivelato una ciofèca, il che fa ben sperare - per entrambi - nel calcolo delle probabilità e nella legge di compensazione: statisticamente l'anno nuovo dovrebbe essere migliore. Come tentativo di conforto è penoso, lo riconosco. Anzi, confesso di essere io a trovare conforto, se paragono quanto racconti al mio vissuto recente, il che mi fa sentire un po' verme -.-' Passiamo quindi a ciò che qui trovo di bello: mi riferisco ai quintali di (auto)ironia che metti sul piatto della bilancia... Non posso che trarne insegnamento e nutrimento, perché - a quanto mi risulta - è una delle carte più efficaci che si possano giocare in questi casi (e non solo). La sfiga ha trovato un'avversaria furiosamente tenace, a quanto pare... Ciò mi ispira almeno un paio di auguri per il nuovo anno: da un lato, che tu possa sempre mantenere così alti i tuoi livelli di grinta e resilienza; dall'altro, che tu non debba mai essere costretta a ricorrervi forzatamente. Buon anno di cuore, carissima, a te e ai tuoi cari; grazie per le tue condivisioni (piacevolissime "a prescindere"), e a ri-leggerti. Un abbraccio.
RispondiEliminaCarissimo Riccardo, i problemi non si possono mettere sul piatto della bilancia, di qualunque natura siano quando ci toccano non possono e non devono essere paragonati o paragonabili, c'investono e ci schiacciano.
EliminaSpero solo che i tuoi momenti "brutti" siano rimasti al 2018 e tu li abbia potuti affrontare e superare.
Già il blog nuovo è un cambiamento e non posso che leggere la tua voglia di trasformazione.
Ti ringrazio con affetto per la carica che accompagna i tuoi auguri e te ne invio tanti, ma tanti per camminare in questo 2019 a tre metri da terra ;)
Un forte abbraccio
Grazie Santa per averci raccontato dell'esistenza del signor F., personalmente conferma la speranza incrollabile che l'umanità non è tutta tutta da bocciare.
RispondiEliminaQuesto è certo Cri, anzi basta visitare il tuo blog per respirare umanità a pieni polmoni.
EliminaIl gesto del signor F. mi ha lasciata ovviamente senza parole, lo ascoltavo e mi aspettavo dicesse... e gli regalerò un orologio con le iniziali, come si vede in certi film.
È proprio bello quando la realtà supera la finzione cinematografica.
Buon inizio 2019 :*
Sogno un telegiornale e dei notiziari che diffondano solo notizie positive, parole giuste, storie come la tua, per intenderci.
RispondiEliminaBenvenuta Silvia! Su TeleVacuata meglio sorvolare, a parte qualche flash, spiega bene l'analfabetismo funzionale.
EliminaConcordo con te, ci vogliono più notizie positive e più persone positive e non mi riferisco al gruppo sanguigno ;)
Magari è un buon proposito per il 2019: divulghiamo belle storie.
Buon inizio 2019, Silvia.
E grazie.
Bellissima storia che hai magistralmente raccontato. Un abbraccio, noi tutti ti aspetteremo sempre!
RispondiEliminaGrazie sempre per il tuo affetto carissimo Daniele, dopo le mie peregrinazioni, che continueranno, avevo proprio voglia di chiudere l'anno blogatico :D con una bella e buona notizia.
EliminaTi abbraccio forte anch'io e... fiato alla rockpoesia per te :**
un incontro bellissimo!
RispondiEliminaDi quelli, azzurrocielo, che ti mette in pace col mondo :)
EliminaE va beh... Santa, questo lo avevo perduto, peccato perché è proprio bello! Dico proprio bello e non bellissimo, stupendo, entusiasmante, perché con la maggiore età ho raggiunto una certa compostezza da adulti che ha abbandonato le radicalizzazioni adolescenziali :D Così, anche se con un ritardo spaventoso, ti faccio i miei migliori e auguri per l'anno 2019! E già, così tanti ne sono passati, ma io e te ce li portiamo molto bene <3. Baci e felicità
RispondiEliminaScusa per le sgrammaticature! Rinnovo Baci e auguri di bellezza e felicità
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