sabato 22 dicembre 2018

21 grammi, il peso della tiroide e del carcinoma papillare. Fiducia e altruismo. 2/3


mamma-cura-


Questo post va sottotitolato: La mamma semina paura.

Tenete a mente questo  sottotitolo perché ha a che fare con la fiducia e l’altruismo, non sono complicata, semplicemente parte tutto dal post precedente “21 grammi, il peso della tiroide e del carcinoma papillare. L’intervento. 1/3” e da tutta una serie di accadimenti legati all’intervento.

Non è per divagare, ma spero oramai sappiate bene che per me non è importante il fatto in sé, ogni vicenda può diventare un mezzo per riflettere su altri argomenti, non c’è infatti nessun avvenimento che non generi tutta una serie di effetti, combinazioni, reazioni o addirittura avventure e disavventure.

Per cui iniziamo subito con le due semplici paroline: fiducia e altruismo.
Le leggiamo, le scriviamo spessissimo, il buon vocabolario Treccani ci dice:

fidùcia s. f. [dal lat. fiducia, der. di fidĕre «fidare, confidare»] (pl., raro, -cie). – 1. Atteggiamento, verso altri o verso sé stessi, che risulta da una valutazione positiva di fatti, circostanze, relazioni, per cui si confida nelle altrui o proprie possibilità, e che generalmente produce un sentimento di sicurezza e tranquillità…≈ affidamento, assegnamento, fede, (ant.) fidanza. ↔ diffidenza, sfiducia, sospetto.
altruismo s. m. [der. di altrui, foggiato su egoismo, sul modello del fr. altruisme]. - [amore verso il prossimo, che può spingersi fino al sacrificio] ≈ ‖ abnegazione, carità, filantropia, generosità. ↔ egoismo, grettezza.

Insieme al sottotitolo dovete tenere a mente anche queste due parole. Suvvia, vi esercito a tenere allenata la memoria.

Uno degli esercizi più comuni sulla fiducia e sicuramente tra i più efficaci, è quello di lasciarsi cadere all'indietro tra le braccia di un'altra persona. Più facile a dirsi che a farsi, fidarsi di qualcuno è difficilissimo, eppure se ci pensate quando ci rivolgiamo ad un medico per problemi di salute ci affidiamo a lui completamente, magari anche sconosciuto, addirittura mettiamo letteralmente la nostra vita nelle sue mani, faccio l’esempio del medico vista la circostanza, ma vale anche con altre professioni, addirittura c’è chi si fida  ciecamente di veri e propri truffatori, pensate ai maghi…

In sostanza siamo aperti a fidarci quando abbiamo un problema che ci tocca da vicino, diventiamo di colpo disponibili alla fiducia, ma la fiducia nella vita di tutti i giorni si trasforma molto facilmente in diffidenza e sospetto, con le dovute eccezioni ovviamente. La cultura dilagante è fatta di negazioni, vuoi la paura che ci viene instillata dalla politica e dai media, social compresi, vuoi la trasformazione sociale ed economica, sta di fatto che i valori che tanto ci contraddistinguevano di comprensione, disponibilità, fiducia e altruismo si sono dissolti. L’egoismo ha soppiantato l’altruismo, in fondo si tratta di questo: puro egoismo. L’altruismo e la fiducia richiedono un minimo di impegno mentale che non abbiamo più tempo di “sprecare”, l’egoismo è immediato non richiede alcuno sforzo.


mamma-cura-egoismo


Fatta questa generosa riflessione veniamo ai fatti e torniamo all’intervento, di cui vi ho già raccontato sommariamente, così come vi ho accennato di essere andata in un’altra città, ovviamente prima di partire ho cercato di organizzare un po’ tutto. La prima cosa che ho fatto è stata pianificare gli spostamenti, trovare un B&B vicino l’ospedale, orari dei trasporti, da A a B, da B a C, a piedi, in autobus e ovviamente la valigia. Da ridere, considerando che partivamo in due, io e la mamma, e che al ritorno su di me non si poteva contare, il bagaglio avrebbe dovuto essere non leggero, minimalista. Avevo suggerito i sacchetti di plastica che qui praticamente sono un “must”, poi da quando si pagano da superflui che erano sono diventati beni essenziali, per fare la spesa, per viaggiare, per conservare, per proteggere, per la pioggia, per la polvere, per tutti gli usi e per tutta la vita. 


sacchetti per tutti gli usi-plastica-differenziamola-
Anch'io sono una donna di plastica

Proposta bocciata, dalla faccia di mia madre non ho osato neanche replicare, vestiti a strati e mini trolley, le super femmine che vedo in giro sui tacchi 12 e ¾ con una valigia del genere vanno semplicemente dalla camera da letto al bagno quando si svegliano al mattino. Noi, in due, giorni preventivati 7, salvo complicazioni.

Detto questo, mi sento di affermare che: hai voglia a pianificare, perché c’è qualcosa che bisogna prevedere, ossia l’imprevisto.

Tutto bene, treni e autobus in orario, il B&B non vicinissimo, ma bisogna anche fare i conti con costi e tariffe e tra le varie opzioni scegli il meno caro, devi farlo. Ma qualcosa era sfuggita all’organizzazione, quel qualcosa che dai per scontato, vale a dire un supermercato. Sarà che vivo in una città dove i supermercati e minimarket sono come le torrette del parchimetro, uno ogni 50 metri.

Il giorno del pre-ricovero ho finito gli esami di routine nel pomeriggio, uscita dall’ospedale, dopo qualche minuto per riprendermi dalla baraonda e dalle corse tra i vari reparti, urgeva fare la spesa in modo che mia madre durante il mio ricovero potesse stare tranquilla. Fu così che feci la scioccante scoperta che nelle vicinanze non esisteva nulla tranne un ristorante e la farmacia, il più vicino supermercato si trovava a più di un chilometro. Direte: ma cosa vuoi che sia. 

Ditelo quando avete accanto una mamma non giovanissima, con qualche problema di salute che non vuole saperne di restare a riposare, estenuata da un viaggio di 15 ore, svegliata prima dell’alba per raggiungere, sempre a piedi, il padiglione del raggruppamento intensivo di malati e rimasta lì ad aspettare per lunghe interminabili ore.
D’accordo, nessun problema. Nella dettagliata pianificazione ovviamente avevo previsto alla voce “varie ed eventuali”: non si sa mai, mettiamo in conto anche il taxi (ditemi che sono brava).

Ricordate cosa scrissi nel post precedente che per il corollario alla Legge di Murphy “Se si prevedono quattro possibili modi in cui qualcosa può andare male, e si prevengono, immediatamente se ne rivelerà un quinto.”

Infatti mi trovai di fronte “il quinto”, il taxi non era disponibile, chiama e richiama purtroppo al momento nessuno era libero,  accipicchia pensai, siamo ovviamente in zona ospedale per cui chissà quanto lavorano, anche se a dire il vero non è che ne vedessi in giro, mah!

«Mammina tranquilla, sai che facciamo tu vai al B&B ed io vado a fare la spesa», come se le avessi detto “Mamma è giunto il momento di salutarci, addio!”, uguale, preciso preciso. E siccome ero troppo stanca per discutere e convincere, ci siamo incamminate, forza, piano piano facendo finta di fare una passeggiata ritemprante, convinta che al rientro un taxi si sarebbe reso disponibile.
Siamo arrivate, la sofferenza di mia madre la precedeva di due metri, la sofferenza avanti e mia madre che si faceva trascinare come nelle cordate…


la fatica delle mamme


Fare la spesa a volte distrae e così è stato, guarda questo, serve questo, c’è l’offerta… Messo tutto nei sacchetti, “vedi? Stamattina ci siamo dimenticati di prenderli”, le parole di mia madre e si, perché nella valigetta anche gli immancabili sacchetti hanno dovuto trovare posto, sempre per il motto “Non si sa mai”.

Invece appena fuori ho subito saputo che il taxi non era disponibile, affannosa ricerca, chiamate, nulla, una sola compagnia e purtroppo tutti i tassisti indisponibili, per me inverosimile. Guardavo mia madre e non sapevo davvero che fare. Chiediamo a ragazzi del supermarket, unico suggerimento l’autobus, aspettare, la fermata era di fronte, ma di autobus in lontananza neanche l’ombra. Mia madre non ce l’avrebbe fatta a fare tutta la strada del ritorno e io continuavo come un’ossessa a telefonare al centro taxi, quando ad un certo punto mamma mi fissò, sono sguardi che conoscete sicuramente anche voi, quegli sguardi che aprono la porta ad universi paralleli e non sapete proprio cosa aspettarvi.

Dovete sapere che mia madre è una signora gentile, parla con tutti, disponibile, empatica, lei s’immedesima, avete presente il testo della Cura di Battiato, ebbene lei vorrebbe sollevare da ogni dolore o fatica, e  lo fa, il che è un pregio e allo stesso tempo un difetto, perché qualcosa è bene “sollevarsela” da soli, ma lei è teneramente così…


la mamma è tutto
La mia mamma 


Capirete cosa mi sia passato in mente osservando la sua espressione, non sapevo cosa aspettarmi, infatti la soluzione stando alle sue parole era lì a portata di mano. Quale?
Ma semplice, chiedere alle persone di darci un passaggio, cos’altro. Non riuscii neanche a rispondere, un meteorite che nella nostra atmosfera viaggia a circa 72 km al secondo a mia madre non l’avrebbe neanche raggiunta. Purtroppo non ho fatto neanche una foto, solo le immagini potrebbero darvi l’esatto senso di ciò che è accaduto, ma in quel momento non potevo certo pensare a scattare delle foto.

Ebbene mia madre riuscì a seminare paura in quel parcheggio, neanche avessero visto l’uomo nero andargli addosso correndo. Io bloccata con i sacchetti, sempre a telefonare e provando disperatamente a richiamare la sua attenzione per farle capire che eravamo in questo mondo e che questo mondo è leggermente, diciamo pure così, cambiato, ricordate le due paroline di sopra?


l'uomo nero-paura-diffidenza


La guardavano come una aliena e si allontanavano frettolosamente con una faccia tra l’infastidito e l’incredulo, data la distanza non potevo sentire le parole, meglio così. Una ragazza addirittura si è precipitata in macchina e non ha abbassato neanche il finestrino, che solo a dare un colpetto a mia madre l’avrebbe buttata a terra, sicuramente una “donnina” che prova a chiedere un passaggio dev’essere spaventosa.


egoismo


Il vero spavento venne a me quando mi accorsi di una zingara vicino l’uscita che cominciò a guardare mia madre con un atteggiamento poco amichevole, avrà pensato che le stava rubando il posto di lavoro e allontanava i clienti e lì dovetti intervenire, perché data la stazza della signora, alta e robusta avrebbe steso me e mia madre con un solo colpo.


gli zingari fanno paura


Che tristezza la scena e ancora di più le parole di mia madre che non riusciva a capacitarsi di quanta diffidenza e indifferenza si era trovata intorno, mi sembrava di toccarlo il suo profondo senso di solitudine e abbandono, di vedere quella tristezza dagli occhi lucidi che hanno i bambini quando il compagno di giochi gli strappa di mano il giocattolo per averlo tutto per sé, si resta inermi davanti a un piccolo egoista incapace di condivisione, generosità e altruismo, si resta disarmati e muti.


bambini egoismo


E senza parole mia madre mi ha seguito, siamo rimaste in silenzio, sempre piano piano, fermandoci di continuo siamo arrivate vicino ad un residence, lì ho provato a chiamare nuovamente il taxi, anche se non ci speravo, miracolosamente, un prodigio, dando l’indirizzo dell’albergo dopo circa quattro minuti il tassista è arrivato, non vi dico la sua faccia quando gli ho dato io l’indirizzo. Scostante e irritato per tutto il breve tragitto, perché in macchina ci abbiamo messo cinque minuti… Si vede che per avere un taxi bisogna chiamarlo dal posto giusto, per tutto il resto meglio dimenticare.

Da qualche parte ho letto che  l’Universo restituisce con gli interessi ciò che facciamo, io penso che siamo noi a costruire l’Universo e infatti durante il ritorno a casa ho conosciuto il signor F. (non gli va di far sapere il suo nome) che a proposito di generosità a qualcosa da insegnare… Ma anche questa ve la racconto alla prossima.

Intanto voglio fare a tutti voi ed ai vostri cari i miei più affettuosi auguri di Buone Feste.
A Natale son tutti più buoni. È il prima e il dopo che mi preoccupa.
Charles M. Schulz

"buona" resilienza!


Per mia madre perché continua ad attraversare per me 
anche i campi del Tennessee, anche se hanno nomi diversi, 
per Polly percorrendo assieme 
le vie che portano all'essenza o se assenza 
poco importa, avremo cura di noi... 


Grazie per il video a Vince3564

  • Alcune delle immagini in questo post provengono dal Web e sono presenti solo a scopo illustrativo. Copyright dei rispettivi aventi diritto che ringrazio.




23 commenti :

  1. Mi piace trovare questi post in questi giorni, che non celebrano il vuoto pneumatico delle feste (come dal nostro amico Rockpoeta, che ha proposto i versi giusti per questi giorni). Mi spiace ovviamente per le vostre disavventure, ma bisogna raccontare cosa siamo diventati (anche dalle mi parti ci sono supermercati in ogni dove, ma può capitare che da qualche parte ce ne sia solo uno, sevizi pubblici vicini allo zero, quindi posso capire come vi siete trovate ... e chi si fida a prenderci su ...). Buone feste, ma in particolare buone giornate prima e dopo, come ci insegnano i nostri Peanuts ;)

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    1. Caro Alli, per me è stata dura vedere e sentire la delusione di mia madre, che posso assicurarti avrebbe fatto tenerezza anche a Lex Luthor in quel momento. La diffidenza, l'egoismo, che poi si chiama anche fretta è imperante, fortunatamente esistono anche tante persone che non sono state contaminate ahahahah
      Celebriamo le belle persone che ci sono prima e dopo le feste, altro che il finto buonismo a scadenza...
      Grazie e buone feste anche a te ed a Elle, dalle un bacio da parte mia. Buona festa a tutta la Palude :**

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  2. Cara Santa, in fretta ti lascio un saluto e gli auguri di buone feste...
    Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Caro Tomaso grazie per la premura e l'affetto, tanti affettuosi auguri anche a te, a tua moglie ed ai vostri cari.
      Tanti baci.

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  3. Bella mmmma!!!
    Auguri anche a te Santa! Un baio!

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Quante ne sta passando, cara Patricia, meritava un po' di "bellezza". Le tue parole la tireranno su @----,---
      Tantissimi auguri anche a te e a tutti tuoi cari, Buone feste. Ti abbraccio.

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    3. Ma che scema sono!!!! Ho cancellata la A invece della M di troppo ahhaahah
      porta pazienza Santa!
      Era bella mamma!!!

      Immagino stella. Forse.. anvhe senza forse avrebbe preferito esserci lei al posto tuo.
      Le mamme.. sono uniche!

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    4. Ahahahah, si capiva benissimo, hai rafforzato il "concetto" di mamma :D
      Un bacio

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  4. Cara Santa, come al solito le tue parole sono pennellate sapienti con cui racconti la vita. E, in questo caso, poichè la vita che racconti è la tua le pennellate sono particolarmente incisive e toccanti. Che dire ... Niente. Un abbraccio virtuale doppio: uno per te e uno per tua madre. Buon tutto.

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    1. Grazie Maria, la diffidenza ci ha resi sempre più soli... Auguriamoci un cambio di rotta visto che siamo in fascia auguri :D
      Serene feste da me e mamma. Baci

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  5. Una autentica telenovela e purtroppo è vero oggi la diffidenza è la regola perché si ha paura. Hai passato davvero un periodo durissimo ma oggi sono sui anche in veste di Babbo Natale per portarti serenità per queste feste. Un bacione!

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    1. Quanto mi piace ^_^ il Babbo Natale Rockpoeta, non solo da me... Vai in tutte le case, ti regalo delle super renne per aiutarti.
      Grazie carissimo Daniele, è stato un momento triste, avrei solo voluto evitarlo a mia madre, ma non ho fatto in tempo, risparmiarle una disillusione.
      Serene feste anche a te. Baci e abbracci festosi, anche il latte con i biscotti, Babbo Natale ne é ghiotto :***

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  6. Cara Santa, ho letto anche il post precedente per capire cosa ti sta succedendo. Mi spiace per la tua salute e per le disavventure in cui siete incappate, tu e la tua mamma, che trovo simpaticissima. Ti auguro di risolvere presto i tuoi problemi e di passare serenamente queste feste. Un caro saluto.

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    1. Buongiorno Mirtillo, quando ci si sposta, non per vacanza, ma in situazioni di disagio si affrontano tante piccole e grandi difficoltà e si ha la misura esatta dello stato di salute "sociale". Grazie per le tue parole, sarà lunga, ma vedrò di affrontarla :)
      Auguro anche a te delle feste serene. Un abbraccio, anche da parte della mamma "sognatrice" :*

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  7. Che fatica, Santa! La fiducia e l’altruismo? Parole vuote si nostri giorni per la stragrande maggioranza della gente. Molto di quanto si fa per gli altri lo si fa per puro interesse personale, così che lo si fa per se stessi! La delusione di tua mamma la posso benissimo immaginare, mi dispiace molto per lei e per te che devi avere sofferto ancora di più nel vedere il suo stupore! Resistere bisogna! Buon Natale a te e a lei ❤️

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    1. Buongiorno cara, si riflette molto su questi valori, soprattutto in giornate come queste che osannano la bontà, tra alberi, presepi, regali, funzioni, pranzi e cene... Una riflessione profonda.
      Per fortuna il mondo è pieno anche di persona dalla grande umanità, per fortuna. Auguriamo anche a te di trascorrere le feste in serenità e circondata dall'affetto.
      Un forte abbraccio con tanto amore.

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  8. Sono d'accordo, l'Universo restituisce. Non mi piace portare rancore e per fortuna non ne sono nemmeno molto capace, però non posso fingere di no pensare che restituirà anche a quelli che si sono chiusi con diffidenza e indifferenza nelle loro scatole di latta. Buone feste Santa :)

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    1. Buongiorno Cri, come ho scritto siamo noi che costruiamo o distruggiamo l'Universo, anche il rancore, come la diffidenza e l'egoismo nel lungo periodo non portano nulla di buono, nell'immediato si può pensare di averne tratto un "vantaggio", ma ci si accorge poi di vivere in una realtà sterile e infruttuosa. Solitudini, povertà, rabbia da un lato e dall'altro muri per difendere la posizione...
      Un campo di battaglia in fin dei conti.
      Lo ripeto spesso che siamo una specie davvero strana e contraddittoria.
      Grazie Cri, ricambio gli auguri con tanto affetto.

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  9. Mi sento vicino a te in questo momento.
    A parte la mamma (c'era mio marito, con me) e i guai col viaggio, sono reduce da un'esperienza diciamo simile alla tua.
    Tieni duro e dai un carissimo saluto alla tua mamma che anche lei mi sembra una persona meravigliosa.
    Orlando

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    1. Grazie Orlando, mi dispiace che anche tu abbia vissuto un'esperienza simile, spero adesso vada tutto per il meglio.
      Sono situazioni che ci mettono davanti a tanti problemi, non solo personali, ma soprattutto collettivi.
      Ci si trova difronte ad un sistema che fa acqua da tutte le parti ed a volte non hai abbastanza forza ed energia per affrontarlo...
      Tengo duro ugualmente :)
      Mamma ti ringrazia tanto e ti saluta anche lei con affetto.
      Un abbraccio e forza!

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  10. Cara Santa,

    leggo solo ora delle tue vicissitudini e del periodo oscuro che hai attraversato, e forse stai ancora vivendo.
    Notavo difatti il tuo prolungato silenzio sul blog, ma speravo fosse dovuto ai molti impegni lavorativi e personali.
    Sono quelle esperienze che all'improvviso cambiano le priorità nelle nostre vite, e ci pongono dinanzi ostacoli apparentemente banali, visti dall'esterno, ma concretamente insuperabili...
    Mi hanno colpito molto le tue riflessioni sul SSN, nel post precedente... Anche se abbiamo tutele che in molti altri Paesi occidentali sono scomparse e forse non sono mai state presenti, il sistema fa acqua da ogni parte, e la qualità del servizio, asservito a logiche aziendali, è decisamente migliorabile, come lo è la formazione dei medici... e purtroppo è un processo di degradazione che investe non solo il sistema sanitario (anzi, questa è forse una conseguenza).
    Per me fidarmi di un medico è piuttosto difficile, le esperienze passate, e le conseguenze maturate, mi hanno purtroppo insegnato la diffidenza, e per questo comprendo, almeno in parte, ciò che racconti.
    Ti faccio tanti tanti auguri, che adesso la strada sia in discesa. Te lo auguro di tutto cuore.
    Un abbraccio, Santa!

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    1. Buongiorno carissima Asaka, di solito non dedico molto spazio al personale o meglio preferisco parlare di ciò che "incontro" o ancora di vicende semi-serie che hanno segnato alcuni momenti della mia vita, ma ho ritenuto, data la mia presenza a singhiozzo raccontare cosa ho vissuto e come intuisci sto ancora vivendo.
      L'ho fatto anche per una riflessione più larga, sul sistema sanitario prima e l'umanità poi. Ed hai ragione, il nostro SSN "era" tra i migliori, ma il denaro, la corruzione e il nostro laissez-faire (passami la battuta) hanno portato al degrado. Peccato! Soprattutto per chi può permettersi solo l'accesso alla sanità pubblica, il problema sono sempre quelle "migliaia di piccole e semi-impercettibili riduzioni" che distruggono i nostri diritti e ce ne accorgiamo solo una volta perduti.
      Tutto questo con le conseguenze che mi pare anche tu hai in parte vissuto.
      E sul fronte "umanità" non si sta certo meglio, tra diffidenza ed egoismo.
      Consoliamoci tenendo stretta la bellezza ovunque la incontriamo, le buone letture, le vostre, anche se non ero in grado di commentare, mi hanno sollevato il morale.
      P.S. Il Satyricon è stato magico, infatti anch'io l'avevo completamente sepolto, a torto. Ci voleva Asaka ;)
      Grazie, per tutto.
      Auguri di buon anno a te, con tanto affetto. Auguriamoci il meglio e le energie per affrontare ogni cambiamento.
      Un fortissimo abbraccio.

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