Chi non conosce la matematica difficilmente riesce a cogliere la bellezza, la più intima bellezza, della natura.
Richard P. Feynman
Non si direbbe, ma siamo nel 2019: benvenuti!
È iniziato talmente da poco che
il 2018 è ancora qui con tutto il suo peso, il rischio che corriamo e l’errore
più comune è che finiamo per guardarci indietro considerando le nostre scene
personali, i quadretti della nostra vita, bella o brutta che sia. Io stessa,
potendo, cancellerei tutto con un colpo
di spugna se osservassi solo ciò che mi è accaduto, quello che non ho fatto,
quello che avrei dovuto fare ecc. ecc.
Un nuovo anno può essere
l’occasione per ricominciare cambiando atteggiamento, comprendere che non
“stiamo al mondo”, ma “siamo nel mondo” e non siamo soli. Ogni singolarità può
venirci in aiuto, l’individualismo narcisistico mi pare evidente che sia un
modello fallito, e se ci sono “altri” che possono migliorare il presente,
proviamo a guardare a loro per migliorare anche noi stessi, condividendo valori
e non bestialità che pare sia la moda del momento.
E ora, per usare una metafora,
eccoci di fronte ad un capannone vuoto che possiamo allestire scegliendo al
meglio in base ai nostri gusti, ottimizzando gli spazi, rispettando la luce, il
mobilio di tendenza o quello sostenibile, accogliendo gli altri o serrando le
porte. Tutto nuovo o portandoci dietro qualcosa di vecchio.
A parte, come oramai ben sapete,
l’inevitabile che mi seguirà anche per questo nuovo anno e che dovrò
affrontare, io qualcosa del 2018, tra tante piccole e grandi bellezze
incontrate, voglio portalo dietro.
Una di queste è la “vittoria” di
Alessio Figalli, medaglia Fields 2018 per la matematica. Dopo Enrico Bombieri,
il primo matematico italiano a ricevere la medaglia Fields nel 1974, abbiamo
dovuto aspettare ben 44 anni per vedere l’alto riconoscimento di nuovo nelle
mani di un italiano: il giovane professore Alessio Figalli, formatosi alla
Scuola normale superiore di Pisa, dove ha conseguito il dottorato in matematica
nel 2007.
Ma come, tra tante cose proprio
la medaglia Fields a Figalli, anzi la matematica?
La matematica pare non piaccia a
molti, non so però se vi sia piaciuto l’intervento del nostro capo gabinetto
del ministero per la Famiglia, Cristiano Ceresiani, che a proposito di
riscaldamento globale ci ha infilato dentro anche Satana, certo è colpa
dell’uomo, ma dietro c’è l’intervento di Satana.
Ora, non per fare polemica e con
tutto il rispetto per le istituzioni, mi pare si stia proprio esagerando, siamo
in piena regressione, non basta la recessione dobbiamo completare il quadro
anche con il regresso e il declino culturale. Non è un caso se ho titolato un
post pubblicato qualche settimana fa: STREGONERIA, PROCESSI E ALTRE FANTASTICHE
BESTIALITÀ.
Si, siamo proprio nella
dimensione delle “fantastiche bestialità”.
Sicuramente dobbiamo ringraziare
Satana o Loki o Anubi o Lilith o Kali per averci dato la TELEVISIONE che
consente di divulgare anche spropositi e fesserie, dobbiamo sempre a loro la
previsione dei fenomeni meteorologici o dei terremoti, ovviamente e
graziosamente ci avvisano attraverso visioni, fantasmi o appunto i famosi
castighi biblici…
I satelliti, i radar
meteorologici, i sismografi, i modelli computerizzati, anche se ancora non in
grado di prevedere con precisione tali fenomeni su piccola scala, come li
dovremmo definire a questo punto: diavolerie?
In sostanza, complici i media e la
cassa di risonanza dei social-media, a propagarsi a macchia d’olio sembrano
essere le cialtronerie. Invece di fare il punto sull’ignoranza in cui ci
troviamo, sull’ inadeguatezza delle amministrazioni e di chi amministra a
rispondere a nuovi compiti e ai danni causati da interventi devastanti, complice anche l’insufficienza di
“strumenti culturali”, precisiamo che la
colpa è di Satana, delle Streghe o di Eolo che soffia contro.
Fermo restando che l’intervento
dell’uomo ha il peso più rilevante, non dimentichiamo che la Terra ha più di 4
miliardi di anni e che processi di tipo astronomico e geologico ne hanno da
sempre modificato le condizioni, tanto per fare un esempio pensiamo al “periodo
caldo medioevale” (dall’anno 800 fino al 1300) e alla “piccola era glaciale” che
lo seguì.
Adesso unite alla complessa
variabilità naturale l’inquinamento chimico-radiattivo
prodotto dall’uomo, pensate all’aumento demografico, a km di asfalto e
disboscamento, al traffico aereo, al traffico marittimo, a quello stradale, all’urbanizzazione
selvaggia, ai rifiuti, alle industrie, pensatelo dentro un capannone e ditemi
se alla fine riuscireste a viverci dentro.
Usate l’immaginazione, provate ad
accumulare roba, ad accendere fornelli, a fumare, a dare gas ai motori, l’aria
diventa irrespirabile.
Così è per il clima, i danni
maggiori li produce il genere umano con i suoi interventi, i suoi prodotti e
sottoprodotti e sappiamo bene che a farne le spese non è solo il clima, se estendiamo
il ragionamento a terremoti e inondazioni il risultato è identico.
Non sono i terremoti che uccidono
le persone, ma le case costruite male che crollano, non sono le piogge che
uccidono, ma gli interventi, le negligenze o le “sviste” delle amministrazioni
poco consapevoli e senza cultura che consentono d’intervenire, di costruire, di
contenere fiumi, su aree che la prima pioggia devasta.
Superficialità, speculazione
finanziaria, ignoranza e passività sono i mali della nostra generazione.
Progressi scientifici, secoli di
studi non possono e non devono essere annullati da barbare dichiarazioni,
usiamo i fatti ed educhiamo al sapere, soprattutto da parte di chi ha accesso ai
mass media.
Educhiamo a costruire non case
belle in zone a rischio, ma case che possano resistere ai terremoti e non
corrano il rischio di essere inondate o di sprofondare nel fango, dobbiamo
saperlo noi, dobbiamo pretenderlo dall’ingegnere che le progetta, dobbiamo
pretenderlo dall’università che forma i professionisti, dai nostri
amministratori che vigilino e sappiano vigilare e decidere. Educhiamo alla
sostenibilità di fabbriche, strade, trasporti, commerci. Pretendiamo che il
territorio non venga sfruttato, ma salvaguardato. Pretendiamo la conoscenza e
non la crescente ignoranza. Pretendiamo di vivere e non di morire per un
temporale, una scossa di terremoto o rifiuti tossici interrati nei campi.
Non tutto si può prevedere, ma
molto si può prevenire, la scienza ha un peso fondamentale in tutto questo e il
nostro è un paese di eccellenze nel settore della ricerca scientifica. Invece
di alimentare credenze, mistificazioni, leggende, superstizioni, alimentiamo la
ricerca, sosteniamola e divulghiamola, ma soprattutto evitiamo i tagli, anzi
investiamo nelle università e nello studio, investiamo in cultura, la ricaduta
di questi investimenti sono giovani brillanti e capaci di rispondere ai bisogni
individuali, ma ancora prima ai bisogni collettivi.
Il matematico Alessio Figalli,
34enne, è uno di questi giovani e oggi è
professore all’ETH, il prestigioso Politecnico federale di Zurigo uno dei più
importanti centri di ricerca di fama internazionale.
Alessio Figalli, medaglia Fields per la matematica |
Per i suoi “contributi alla
teoria del trasporto ottimale e alle sue applicazioni nelle equazioni
differenziali a derivate parziali, metrica geometrica e probabilità”, il
professor Figalli è il secondo italiano ad aver ottenuto nell’agosto del 2018 a
Rio de Janeiro, in occasione del Congresso internazionale dei matematici della
International Mathematical Union che si tiene ogni quattro anni, il più alto
riconoscimento per un matematico, la International Medal for Outstanding
Discoveries in Mathematics (medaglia Fields).
È di questo che si dovrebbe
parlare! Il compito delle istituzioni è anche quello di comunicare, diffondere
conoscenza e far prendere coscienza dei problemi e di quanto la scienza fa per risolverli,
visto che è grazie alla scienza che la nostra vita è cambiata e non divulgare
mistificazioni.
Pensiamo al contributo di Alessio
Figalli alla teoria del trasporto ottimale, in matematica il problema del
trasporto ottimale consiste nello studio di come trasferire una distribuzione
di massa da un luogo ad un altro "in maniera ottimale".
Spiegarlo sarebbe complesso,
semplicisticamente si può dire che le sue ricerche posso trovare ad esempio
applicazione in meteorologia, si potrà così superare l’indeterminazione delle
previsioni meteo, ricordiamo che le previsioni metereologiche sono frutto di modelli
matematici, senza la matematica non ci sarebbero le previsioni del tempo.
Figalli ha scoperto che le particelle di acqua che costituiscono le nuvole si
muovono in maniera ottimale, questa scoperta potrà avere un ruolo fondamentale
sull’incertezza delle previsioni, applicando il trasporto ottimale alle
equazioni semigeostrofiche, che sono equazioni usate in meteorologia per
studiare il movimento dei fronti atmosferici, si potranno fare previsioni più
accurate e quindi prevedere eventuali casi di emergenza, o ancora affrontando l’imponente
problematica dello scioglimento dei ghiacciai.
Così quando ascoltate il meteo
prima di mettervi in viaggio o l’allerta meteo che vi evita di affrontare
rischi e pericoli ringraziate la matematica e i tanti che lavorano nella
ricerca. Ringraziate quei governi che investono nella scuola e nella ricerca
formando giovani in gamba, allontanate chi non investe sul futuro, chi vuole
riportarvi all’oscurantismo, in una mescolanza di devozione, ignoranza e superstizione.
Idiocracy, scena dal film |
Ricordatevi che la scienza è
conoscenza e se qualcuno vi dovesse ancora chiedere a cosa serve la scienza o
ancora meglio la matematica, beh mostrate loro uno smartphone, senza la
matematica non potremmo chattare o twittare o scrivere un sacco di meravigliose
corbellerie, senza la matematica non potremmo tenere in mano una PlayStation o
una Xbox One o una Nintendo facendo i fighi davanti ad un monitor senza vedere
al di là del naso.
A Satana se permettete preferisco
la Matematica, altrimenti ora starei ad attaccare un foglietto alla zampa di un
piccione viaggiatore. A dire il vero non sarebbe male, forse per alcuni
messaggi sarebbe più salutare che viaggiassero col piccione. Come dire: certe
cose meglio legarle al dito, del piccione ovviamente.
"buona" resilienza!
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Pure io anche se prendevo sempre 4. E comunque in Italia c'è un diffuso atteggiamento antiscientifico e qualche frutto lo si è visto negli ultimi tempi.
RispondiEliminaSperiamo, Andrea, non sia la mela. Battute a parte tra terrapiattisti, dichiarazioni, decreti e scarsa divulgazione scientifica il panorama è parecchio deprimente.
EliminaLa matematica è importante ed interessante e pure utile ma resta per me meno affascinante di altre materie. Poi, stendiamo un velo pietoso sull'uomo e le sue capacità distruttive… Un forte abbraccio!
RispondiEliminaLa scienza è fondamentale, Daniele, e la matematica è molto affascinante, ha a che fare col pensiero logico che sta alla base anche della lingua. Probabilmente sta anche agli insegnati aprire le porte di questo universo...
EliminaUn abbraccio anche a te e buona giornata.
Se non ci si ferma ai semplici conti, la matematica è semplicemente fantastica!
RispondiEliminaSenza saperlo ho scritto quasi una frase filosofica :-D
Hai colpito nel segno, Ferruccio, matematica e filosofia erano tutt'uno, pensiamo a Platone, tanto per fare un esempio. Forse questo "degrado" lo si deve, purtroppo, proprio alla separazione tra discipline umanistiche e scientifiche. Anche Daniele nel suo commento ha in un certo senso espresso questa distinzione, che non dovrebbe esserci. Mi sa che il prossimo post lo dedico a questa riflessione... Senza saperlo mi hai spinta ad un altro confronto ;)
EliminaNon c'è mai un limite alla conoscenza.
RispondiEliminaSereno pomeriggio.
Come non c'è un limite, Cavaliere, all'ignoranza. E quest'ultima fa danni seri.
EliminaBuona giornata.
Cara Santa, sento che tu vuoi andare sempre co sicurezza!Brava.
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:_9
Tomaso
Cerco, caro Tomaso, di guardare in ogni direzione. Senza curiosità, studio, ricerca non ci sarebbe progresso.
EliminaBuona giornata e un forte abbraccio anche a te.
Devo dire la verità, ho sempre avuto problemi con la Matematica (non parliamo della Fisica poi), ma condivido il tuo pensiero, e lo dico con un'altra citazione: tra l'aria condizionata e il papa, scelgo l'aria condizionata (Woody Allen). E ho scelto pure un esempio pessimo, visto che non amo particolarmente l'aria condizionata :)
RispondiEliminap.s.
Interessante quanto dici sugli studi di Figalli, spero vengano applicati per avere previsioni del tempo buone (negli ultimi anni pessime).
Buongiorno Alli, come ho scritto nei commenti precedenti il disamore per la matematica è anche dovuto alla drastica separazione tra le due "culture" e a un metodo d'insegnamento meccanico e aridamente scolastico.
EliminaDi progressi, grazie alla ricerca, se ne sono fatti molti. Per fortuna esistono ancora istituiti e governi che investono moltissimo nella ricerca, non si può che migliora.
La paura e la sensazione è che da noi questo venga a mancare.
Cara Santa, mi piace così tanto il tuo post che ... avrei voluto scriverlo io! Lo rilancerò nel mio blog. Grazie. Buon tutto. Ti abbraccio.
RispondiEliminaGrazie Maria e non sai quanti dei tuoi post avrei voluto scrivere io :D
EliminaNon è facile trasmettere una visione più ampia del mondo, per così dire, e soprattutto stimolare alla riflessione. Tendiamo sempre più alla superficialità, al luogo comune, senza approfondire.
E grazie per la condivisione, so già che la tua profondità mi aprirà altre prospettive.
Un abbraccio forte e una buona giornata.
Già quando si definiscono "calamità naturali" frane e inondazioni varie mi viene l'orticaria, ma lo zampino di Satana dietro al cambiamento climatico non si può sentire! E devo dire che me l'ero felicemente persa.
RispondiEliminaDivulgare la conoscenza dici, sei decisamente controtendenza in un momento in cui il cosiddetto potere sta cercando in ogni modo di opporvisi screditando i titoli universitari, in linea con la perpetua feroce opposizione del dittatore all'alfabetizzazione e alla cultura del popolo (meno sa e meglio si soggioga).
Mi dispiace, Cri, di averti colmato con quest'altra chicca mediatica. Purtroppo la situazione è sempre più nebulosa, ma se non proviamo, nel nostro piccolo, a spingere verso la logica (a ragionare, invece di accettare tutto passivamente) andrà sempre di male in peggio. Il male non si dovrebbe augurare neppure al peggior nemico, figurarsi a noi stessi. E allora andiamo avanti in controtendenza...
EliminaIo sono tra quelli che odiano la matematica perchè carte e penna e i conti li faccio tre volte per essere sicura :)
EliminaCapisco però quanto sia importante per tutto. Già solo per comprare un litro di latte. SEnza la matematica saremmo ancora al baratto.
Quella più "sofisticata", pura, quella che io non comprenderò mai nemmeno tra miliardi di anni, fa molto di più che conteggiare il costo e il resto di un litro di latte. E' quella che cura, ci riscalda, ci fa viaggiare non solo in terra ma nello spazio.
E' quella che se usata bene produce vita, se usata male la cancella. Pensa solo ad un soldato che deve sganciare una bomba. DEve farne dei conti per centrare l'obiettivo!
Ed ecco la seconda battuta, dopo quella sui conti. Vedi che il diavolo ci mette lo zampino? Se non rendesse nere le menti umane non avrebbero inventato le bombe, i mirini, i mitra.
Certo che è l'uomo la causa in parte di cosa ci succede e senza scomodare belzebù. E' la sua mente contorta, a volte distratta, altre menefreghista che ci ha ridotto così. A voler costruire centrali nucleari su un territorio sismico; ad andare a pesca con le reti a strascico; a rimetterci occhi o mani se non la vita per divertirsi coi botti a capodanno.
La natura fa il suo corso come deve ma il suo percorso dura millenni. L'uomo le dà una mano inventando un acceleratore che rende tutto più veloce e grave.
ps come stai?
Cara Patricia, comprendo bene che per l'umanità è dura essere "figlio unico", nessuno a cui dare la colpa in caso di guai. Ma quando si fa "divulgazione" bisogna farla bene, la contaminazione tra categoria religiosa e scientifica porta solo alla mistificazione. Ognuno è libero di credere a Satana, a Dio, a Budda, a Brahmā, ad Allah, ad Odino, ad Amaterasu (l'elenco è troppo lungo), ma la conoscenza scientifica e la ricerca sono altro. Il progresso e il regresso lo dobbiamo al nostro sapere ed è sempre nostra la scelta del "limite", la sete di conquista che abbiamo ci porta però a scelte sconsiderate. Come diciamo spesso: dobbiamo fare un buon uso della ragione.
EliminaBisogna fare campagne di sensibilizzazione sulla sostenibilità in modo semplice e chiaro, non gettando fumo negli occhi. Tutti sappiamo che un'alimentazione scorretta mette a rischio la nostra salute, obesità, colesterolo, infarti ecc... Così è per il nostro Pianeta.
Anch'io sono nelle mani degli altri e confido nel buon uso della ragione e nelle loro capacità :D
Sono ancora in sospeso, spero si risolva al meglio, cerco comunque di fare tra alti e bassi.
Combatto! Un caro saluto, Patricia.