mercoledì 30 gennaio 2019

Piscio il cane? Sarebbe meglio ci pisciassero loro, i cani.




È il nuovo tormento: “Scendi il cane che lo piscio”

In questi giorni il “problema” linguistico è rimbalzato ovunque, facendo tuonare dallo sdegno, in fondo si tratta solo di un’espressione gergale, sgrammaticata, ma di regionalismi si tratta, finanche l’Accademia della Crusca è stata tirata in ballo e la tirerei in ballo anch’io, non l’Accademia, ma la CRUSCA per coprire la “merda” che ricopre i marciapiedi. 
Se ci mettessero tanta foga sui social per indignarsi nei confronti di chi non pulisce i "bisognini" del proprio cane forse potremmo finirla di alzare sempre gli occhi al cielo rassegnati, in senso figurato ovviamente perché gli occhi bisogna tenerli piantati a terra per non pestare cacche.

Noi umanoidi senza il timore della sanzione siamo incapaci di rispettare le regole, in questo caso regole di civile convivenza e di buona educazione, ma l’educazione non la conoscono di certo gli sporcaccioni che:
  • Non ci pensano proprio a raccogliere i bisogni del “loro cane” (non certo quelli di un altro)
  • Hanno il sacchetto, ma se nessuno guarda, col cavolo che lo usano
  • E poi ci sono gli artisti, quelli che usano il sacchetto e lo lasciano a terra

Quando piove poi camminare sui marciapiedi, nei parchi, nei giardini e sui vialetti condominiali  è un’impresa con le cacche sparse dappertutto, ma non credo di dirvi niente di nuovo. 




Forse nuova è l’iniziativa di un comune spagnolo, Brunete:  “Non raccogli la cacca? Il Comune te la consegna a casa”.
L’incubo dei marciapiedi impraticabili ha spinto l’amministrazione comunale di questa cittadina a sperimentare un progetto tanto originale, quanto efficace.
Con la collaborazione di un gruppo di volontari e delle telecamere nascoste quando la cacca veniva lasciata per strada gli uomini del Comune raccoglievano il bisognino e, dopo averlo incartato, lo recapitavano a casa degli incivili padroni.
Nel pacchetto insieme alla cacca un biglietto che avvisava: “La prossima volta arriva una multa da 300 euro”.
Se lasciare sulle proprie strade la cacca, pare non faccia una piega, fare una figura di “merda” invece non lascia impassibili e nel giro di un mese gli escrementi sono diminuiti del 70%.




Non sarebbe male prendere esempio dalla cittadina di Brunete e soprattutto favorire una più completa educazione civica, fin da bambini, nelle scuole e ancora tramite campagne pubblicitarie che facciano anche “imbarazzare” gli incivili proprietari di cani.

Questi soggetti non si rendono neanche conto che vivere in un luogo pulito non è soltanto una questione igienica o di decoro, ma anche di qualità della vita, sporcizia e malattia sono da sempre legate a doppio filo.

Le feci dei cani possono trasmettere malattie, leishmaniosi, dermatofitosi, brucellosi, tubercolosi, colera, infezioni alla pelle, alla vista, all'apparato digerente, dovute a parassiti e batteri.

Si pestano inavvertitamente gli escrementi di cane anche in piccolissime quantità, si sale in macchina e si poggiano i piedi sul tappetino, si torna a casa e si cammina sul pavimento, magari cade un oggetto, lo si prende, lo si tocca con le mani, le mani si mettono in bocca. D'estate le feci essiccandosi si polverizzano e le respiriamo. E tutto questo riguarda anche i meschini ed egoisti proprietari che di raccogliere la cacca non se ne parla proprio, anche loro camminano sulle strade che contribuiscono a sporcare e i cani che poi accarezzano e sbaciucchiano, magari durante la loro uscita, hanno proprio annusato e leccato gli escrementi che i tanti “simpatici” padroni lasciano per strada.

Piscio il cane? Sarebbe meglio ci pisciassero loro, forse impareremmo la lezione. E comunque preferisco un “padrone” illetterato, ma con un grande senso civico, a un fine dicitore che considera il suo cane un compagno di mer(en)da.




 "buona" resilienza!



  • Le immagini in questo post provengono dal Web e sono presenti solo a scopo illustrativo. Copyright dei rispettivi aventi diritto che ringrazio.


12 commenti :

  1. Cara Santa, ciò che ci ai fatto vedere è purtroppo la realtà, forse gli anomali siamo noi! Cosi detti Umani.
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Diamo per scontate troppe cose, Tomaso, e il senso di appartenenza diventa sempre più debole, fermandosi sulla soglia di casa.
      Ti abbraccio forte anch'io.

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  2. Ah, ah, ah, concordo in pieno, è davvero una cosa inaudita, che non comprendo. Esilarante l'immagine del cagnone che se la raccoglie (e ovviamente non è colpa loro, povere bestie, ma delle bestie dei loro padroni).

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    1. Secondo me, Alli, questi soggetti non dovrebbero parlare di amore per gli animali e spero non lo facciano. Dal loro comportamento non amano proprio nessuno, neanche loro stessi. Penso che i cani se potessero pulirebbero davvero le strade dove poi tornano a camminare...

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  3. E brava Santa che confeziona un bel post civico, prendendo spunto dalle presunte licenze linguistiche concesse dall'Accademia della Crusca! Un abbraccio, cara.

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    1. In questo caso "la lingua batte dove il dente duole", cara Maria. A me duole molto camminare e vedere lo schifo che c'è a terra mentre passeggiano tutti perfettini e alla moda con questi poveri animali al guinzaglio noncuranti di quello che lasciano, nella totale indifferenza.
      Questo dovrebbe essere virale, un messaggio di civiltà.
      Un caro e forte abbraccio anche a te.

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  4. A questa gente io toglierei la possibilità di avere un animale con sé: se il rispetto per la natura, per il luogo, per gli altri è questo, chissà come poco amano i loro cani...

    Moz-

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    1. Sottoscrivo, Moz!
      Non sanno neanche cos'è il rispetto e l'amore. Puro egoismo.

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  5. Eterno problema quello degli escrementi dei cani. Devo dire che la soluzione di Brunete la trovo geniale!

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    1. Purtroppo, Daniele, senza una linea dura non siamo capaci di seguire neanche poche e semplici regole, non comprendiamo neanche che si mette a rischio la salute. Molte malattie dovute a batteri e virus sono state debellate grazie alla pulizia.
      Anche secondo me la soluzione di Brunete è geniale, dovrebbero seguirla tutti i comuni, avrebbe anche una ricaduta positiva sulle casse comunali.

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  6. Qualche mese fa, tornando a casa, ho trovato due persone che discutevano animatamente davanti a casa mia, erano il vicino magrebino che stava sgridando una signora perché stava andando via senza raccogliere la cacca del cane. E niente, siamo stati lì dieci minuti abbondanti a far discussioni ma la signora è andata via solo dopo essersi decisa a pulire.

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    1. Ho letto solo ora Cri, sta venendo meno anche a me la "buona educazione",scusami. Bravi! Magari si facesse tutti così, molti passano senza curarsi come se la cosa non li riguardasse, si manca di senso di appartenenza e si eccede in egoismo.

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