La 29a edizione della cerimonia
annuale del premio Ig Nobel si è conclusa anche quest’anno nel mese di settembre ed ha decretato i
vincitori del premio per il 2019. Lo spirito dell’assegnazione dei
premi rimane sempre quello del suo fondatore e maestro di cerimonia Marc
Abrahams: gli Ig Nobel rendono onore alla scienza che "prima fa ridere e poi fa pensare".
I vincitori sono arrivati da
tutto il mondo nel teatro più grande e storico di Harvard, il Sanders Theatre, a
proprie spese per ritirare il premio in denaro contante: 10 trilioni di dollari
in valuta dello Zimbabwe (un dollaro dello Zimbabwe vale formalmente 0,002
Euro, ma non viene più usato dal 2009, quando a causa dell’inflazione era arrivato
a valere una frazione di miliardesimo di dollaro americano), praticamente privi
di valore. Il premio è stato consegnato come accade ogni anno da autentici
premi Nobel intervenuti alla cerimonia, forse il premio più ambito è proprio la
loro stretta di mano.
Grazie per il video a Improbable Research
Tutte le attività del Premio Ig
Nobel sono organizzate dagli Annals of Improbable Research (AIR), la cerimonia
è sponsorizzata dalla Harvard-Radcliffe Science Fiction Association (HRSFA) e
dalla Harvard-Radcliffe Society of Physics Students (SPS), per il 2019 il TEMA
della cerimonia è stato: ABITUDINI. Gli organizzatori hanno tenuto a precisare:
“Se vieni alla cerimonia, sentiti libero di mostrare le tue abitudini e di discuterne con le persone che incontri (ma per favore non fare del male a nessuno!).”
Il consueto lancio degli aeroplanini alla 29a edizione dell'Ig Nobel |
Solo 60 secondi ai vincitori per
fare il loro discorso, niente eccezioni, pronta sul palco una bambina di otto anni li riprendeva immediatamente: "Per favore, fermati, mi sono annoiata".
Per i premi la parola “noia” è al
contrario bandita, quest’anno niente gatti o bottigliate di birra in testa (per
chi non lo avesse letto avevo ampiamente parlato degli Ig Nobel nel post Ignobel, non è un premio agli ignobili. Si tratta di scienza.),
gli animali ci sono ovviamente e sempre sorprendenti.
Patricia Yang e David Hu,
entrambi ingegneri del Georgia Institute of Technology di Atlanta, hanno vinto
il loro secondo premio Ig Nobel per la fisica (nel 2015 hanno dimostrato che nei
mammiferi la durata dell'orinazione non cambia in base alla dimensioni del
corpo). Quest'anno i due ingegneri si sono sempre concentrati sull’evacuazione,
ma quella solida, per capire come i vombati fanno la cacca a cubetti.
I piccoli marsupiali, originari dell’Australia, non hanno rivali, e grazie ai mattoncini di cacca delimitano il loro territorio, mai frase ha avuto più senso nel loro caso: Hai fatto un muro di merda!
In questo caso va presa alla lettera, grazie ai vombati l'espressione "di merda" usata come qualificativo nel significato di scadente, schifoso, si ribalta, perché si tratta di un muro solido e anche ben fatto. La loro forma cubica evita alle feci di rotolare rendendo stabile la struttura, la singolarità pare sia
dovuta alla forma dell’intestino che potrebbe aprire la strada alla
realizzazione di macchinari per la produzione di oggetti a forma cubica.
Contattata per il premio, Patricia
Yang ha dichiarato: "Consolida la mia convinzione che la curiosità porti
gioia e sorpresa nella scienza".
E gioia anche per l’equipe
italiana, rappresentata da Silvano Gallus, ricercatore a capo del laboratorio
di epidemiologia degli stili di vita dell'Istituto Mario Negli di Milano. L'Italia
vince l'Ig Nobel 2019 per la medicina per «aver fornito l'evidenza che la pizza
può proteggere da malattie e morte, purché fatta e mangiata in Italia».
Più
patrimonio dell’umanità di così non si può, visto che la pizza ci protegge dalla morte,
però, care mamme, la ricerca suggerisce niente più pacchi viveri ai vostri
ragazzi fuori sede, il cibo sano perché funzioni dev’essere non solo cucinato,
ma va mangiato in Italia.
Non spostatevi oltralpe. E finisce così anche il mito
della mela, d’ora in avanti una pizza al giorno leva il medico di torno.
A proposito di mamme e anche di
papà, il premio di ingegneria è stato assegnato all’iraniano Iman Farahbakhsh per
la sua macchina lavasciuga neonato che cambia i pannolini per bambini e li lava,
brevettata negli Stati Uniti l'anno scorso.
Cambio di pannolino? Niente
agitazione, la lavatrice per neonati elimina ogni inconveniente o inesperienza.
Posizionate il pargoletto nella macchina e ci penserà la lavasciuga, cambio e
lavaggio del neonato promettono più efficienza, meno spreco di acqua e più igiene. Magari se è un bimbo prodigio farà anche tutto da solo...
Mentre la lavaneonati fa il suo lavoro voi potete stare comodamente seduti a grattarvi la pancia o qualche altra parte del corpo.
L'immagine è per farvi sorridere, non rappresenta la lavasciuga! Non occorre dirvi che non va assolutamente imitata... O si? |
Mentre la lavaneonati fa il suo lavoro voi potete stare comodamente seduti a grattarvi la pancia o qualche altra parte del corpo.
E si, perché grattarsi è
piacevole e in alcune parti del corpo lo è ancora di più. Lo sostiene un team
internazionale guidato dal britannico Francis McGlone, ricercatore
dell'Università John Moores di Liverpool, che ha ricevuto il Premio Ig Nobel
per la Pace per aver misurato il godimento del grattarsi mappando quali parti
del corpo sono più piacevoli da grattare.
Le caviglie si sono posizionate al primo posto, questa la scoperta dei ricercatori, poi la schiena e l'avambraccio.
Le caviglie si sono posizionate al primo posto, questa la scoperta dei ricercatori, poi la schiena e l'avambraccio.
Ovviamente c'è un lato serio
della ricerca, ha spiegato Mcglone: “Le persone ridono sempre del prurito, ma
il prurito cronico è devastante. Le persone con prurito cronico si gratteranno
fino a sanguinare, perché il dolore è preferibile al prurito."
Capire quali sono le parti del
corpo più soggette al prurito e quelle che sono più suscettibili al sollievo, potrebbe
dare agli scienziati la speranza di trovare nuovi trattamenti per il prurito
cronico.
A grattarvi le palle, mi rivolgo
ai maschietti, aspettate, potrebbero arrivare gli esperti di fertilità dell’Università di Tolosa per misurare la
temperatura dei vostri testicoli. Roger Mieusset e Bourras Bengoudifa vincitori dell’Ig Nobel per la ricerca
"Asimmetria termica dello scroto umano" pubblicata sulla rivista
Human Reproduction, hanno scoperto che il testicolo di sinistra è più caldo, ma
solo quando un uomo è vestito.
Lo studio è stato condotto su 11
impiegati nudi e vestiti delle poste rimasti in piedi per 90 minuti, mentre veniva
costantemente misurata la temperatura dei loro testicoli e su 11 autisti di
autobus mentre erano seduti. Qualcuno più di tendenza della sottoscritta potrebbe esclamare:
ma che ricerca del cazzo! (visto che sta nel mezzo).
Non direi, anche qui la frase cade a fagiolo, anzi cade sul pisello.
Nei paesi occidentali l’infertilità delle coppie, in 1 caso su 2, è dovuta all’infertilità maschile, una delle cause è la qualità dello sperma sempre più scadente ai fini della fecondazione e le cure piuttosto vaghe. La temperatura dei testicoli potrebbe influenzare la fertilità degli uomini e aiutare a predisporre una terapia specifica ed efficace per ristabilire il delicato equilibrio dei componenti dello sperma.
Nei paesi occidentali l’infertilità delle coppie, in 1 caso su 2, è dovuta all’infertilità maschile, una delle cause è la qualità dello sperma sempre più scadente ai fini della fecondazione e le cure piuttosto vaghe. La temperatura dei testicoli potrebbe influenzare la fertilità degli uomini e aiutare a predisporre una terapia specifica ed efficace per ristabilire il delicato equilibrio dei componenti dello sperma.
Se c’è del ridicolo in ognuna di
queste ricerche è solo apparente, certo anche in questa edizione non può
mancare lo stupore, il premio Ig Nobel 2019 per l’Educazione medica se lo sono
aggiudicati gli statunitensi Karen Pryor e Theresa McKeon della TAGteach
International, per i chirurghi ammaestrati.
Avete presente i clicker acustici
per l’addestramento dei cani? Si tratta di una semplice tecnica per addestrare
gli animali, grazie all'uso di un dispositivo portatile che emette un suono si
va a condizionare il comportamento dell’animale, ebbene questa tecnica -
chiamata "clicker training" – può essere applicata per allenare anche
i chirurghi a effettuare interventi ortopedici. In pratica per avere un abile
chirurgo basta un click(er) - Magari! Ma qui più che scienza, fidatevi sto maturando molta esperienza negli ospedali, mi pare fantascienza. -
Come anticipato in questa 29a
edizione dell’Ig Nobel manca il gatto solido e liquido, vivo e morto, sostituito (si fa per dire) dagli scarafaggi, anche loro vivi e morti, non contemporaneamente
come per il gatto, questa è una sua unicità. In compenso, il gatto morirà di sicuro d'invidia, sono magnetici.
Potrei dire che le blatte (gli scarafaggi) non mancano da nessuna parte, qui in estate si è gridato all’emergenza per l’invasione delle blatte, anche se a nessuno è venuto in mente di magnetizzarle o forse lo erano visto che sbucavano dappertutto come attratte da una calamita.
Per il team guidato dai cinesi,
che ha meritato il premio di biologia, la scoperta è che gli scarafaggi
magnetizzati morti, studiati con un sensore quantistico, si comportano
diversamente dagli scarafaggi magnetizzati viventi.
Insomma da vivi si comportano in un modo e da morti in un altro, pure per quelli non magnetizzati, non che di scienza me ne intenda, solo basandomi sull’osservazione noto che uno scarafaggio vivo agisce diversamente da uno morto stecchito. Piuttosto studierei il comportamento di chi vedendo uno scarafaggio vivo ha una crisi isterica, perfino a vederne uno morto va nel panico. Succede anche a voi?
Insomma da vivi si comportano in un modo e da morti in un altro, pure per quelli non magnetizzati, non che di scienza me ne intenda, solo basandomi sull’osservazione noto che uno scarafaggio vivo agisce diversamente da uno morto stecchito. Piuttosto studierei il comportamento di chi vedendo uno scarafaggio vivo ha una crisi isterica, perfino a vederne uno morto va nel panico. Succede anche a voi?
Se vi ho fatto sorridere (la ricerca ovviamente è seria, ha a che fare col magnetismo e le sue implicazioni negli esseri viventi) fa solo
bene, ma un sorriso vero.
Fritz Strack, Ig Nobel per la psicologia, ha infatti scoperto che le persone con una penna in bocca sorridono il che le rende più felici - e poi ha scoperto che non è così.
In pratica si pensava che
bastasse l’espressione facciale di felicità a condizionare l’umore, non è così!
Si erano sbagliati, parola di Ig Nobel che di sorrisi veri se ne intende…
Direi che anche per quest’anno
L’espressione più eccitante da ascoltare nella scienza, quella che annuncia le più grandi scoperte, non è “Eureka” ma “Che strano…”.
Lo dice Isaac Asimov.
... mantieni la calma e vai avanti.
- Le immagini in questo post provengono dal Web e sono presenti solo a scopo illustrativo. Copyright dei rispettivi aventi diritto che ringrazio.
Esattamente cara Santa!!!! Mantieni la calma e vai avanti.
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Grazie carissimo Tomaso, la calma innanzitutto e anche il sorriso. La scienza concorda :)
EliminaUn abbraccio forte.
Bisogna sempre andare avanti.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Sempre, Cavaliere, consapevoli che l'unica certezza sia il mutamento.
EliminaUn sorriso ci aiuta ;)
Un abbraccio.
Argh ... cara Santa, mi hai battuto sul tempo! Ho ascoltato la notizia dei premi Ignobel su "Leonardo" TG scientifico su Rai 3 e mi era venuta l'idea di fare un post... Tu lo hai fatto prima e sicuramente più completo! Complimenti. Un abbraccio affettuoso.
RispondiEliminaP.s. Caso mai linko il tuo splendido post nel mio blog!
Ma no, Maria, non ho certo l'esclusiva ahahahahah
EliminaAnzi, lo gusterò dal tuo punto di vista e se vorrai, potrai citare il mio post e di questo ti ringrazio tantissimo.
Così aggiungerò il tuo link al mio :*
Tanti baci.