Emozione, commozione ma anche rabbia, disgusto, sono tutte sfaccettature di una realtà che spesso è dura, ingiusta, cattiva e non dà speranze... che io racconto in poesia.
Daniele Verzetti Rockpoeta
intervista di Monica Pasero
Tre libri di poesia pubblicati Il vento, lo spirito e tu, La Terrazza, e Pallottoliere bianco.
Tre gli spettacoli scritti, ideati e da lui diretti Life of Dreams, Esistenze Reali e Omeostasi.
Alda Merini ha detto di lui:
L’Italia che ha dato i poeti migliori, i più grandi navigatori, non figura una buona madre per i poeti, ma spero con tutto il cuore che Verzetti, che mi ha fatto leggere i suoi versi che trovo ottimi, non debba scorticarsi mani e piedi come San Francesco per arrivare
Daniele Verzetti Rockpoeta® Genova, 1967 |
La sua non è poesia, è rockpoesia e lui è un Rockpoeta, la melodia lascia il posto alla ritmica, la sua non è una contestazione fine a se stessa, ma denuncia del vivere, ne sono prova le sue azioni poetiche di «guerrilla urbana».
La rockpoesia, come un lampo, si scaglia sui mali della società, irrompe viva sulla città, in quei luoghi che la città finge di non avere.
Premi, menzioni, partecipazioni e spettacoli in tutta Italia, Maurizio Costanzo lo ha intervistato su Rai Radio Uno nel corso del programma L'uomo della notte.
Il 2017 ci ha visti insieme in diretta radio su Radio Antenna Febea (leggi qui)
A "rispondere per le rime" Daniele nelle puntate di Si vede che è sabato, conversazioni radioattive di Social Sud condotte da Francesco Malara.
Un pubblico numeroso e coinvolto che lo segue anche nelle sue stanze virtuali dal sito Daniele Verzetti Rockpoeta®, al blog che non poteva chiamarsi altrimenti: L'Agorà. La piazza virtuale dove Daniele incontra tutti e la Rockpoesia diventa "il centro" da cui partire per confrontarsi, discutere, imprecare, condannare e sperare, con la
convinzione sempre più forte che sia perfino "giusto" trovare scorciatoie e comportarsi in modo scorretto e da furbi. Questo insegna oggi la società...tento... con le mie poesie di dar voce a situazioni e realtà che non sempre trovano spazio nei media.
Daniele Verzetti Rockpoeta
da intervista al TGCOM24
E ora un reading poetico che non è monologo, ogni parola ha
diverse vite, ogni poesia ha una sua storia.
Signore e signori si apre il sipario, la scena è tutta sua… Daniele Verzetti Rockpoeta®
Quando succedono eventi drammatici, che ci toccano e ci
indignano profondamente, spesso sentiamo serpeggiare sinuosamente o volteggiare
nell'aria un pensiero che si manifesta nella frase "E' tutta colpa della
Società" Io però, quando ascolto o leggo queste parole, mi pongo una
domanda elementare, e cioè: "Scusate, ma la Società non siamo tutti
noi?"
OMEOSTASI
Mi calpestate
Mi umiliate
Mi mettete la sordina
Per non farmi
parlare
Imbavagliate la
mia anima
Per impedirmi di
mostrare chi siete veramente.
Per voi
Sono malata
Persa
Depravata
Decadente
Così mi definite
Ma sapete
benissimo che io rappresento tutti voi.
Io sono la vostra
Società.
Falsa omeostasi del tempo
Illude anime senza
coscienza
Avvolte da una patina di sudiciume morale
Omuncoli patetici
Si urtano
Avviluppandosi
dentro un quotidiano fatiscente
Ed una falsa luce
di progresso.
Io sto morendo
Consapevole di
essere incolpevole
Perché soggetto
passivo della vostra degradazione.
E nell'esalare
l'ultimo mio respiro
Vi lascio orfani
di un alibi sterile
Abbandonandovi al
vostro destino
Ed alla vostra
fine banale
Figlia di una
futile e crudele esistenza.
L'importanza di questa doverosa assunzione di responsabilità
da parte di tutti noi, credo trovi conferma ulteriore nel tema di cui tratta la mia prossima
poesia: il bullismo.
LA DANZA DEL
CAPPIO
"Che vuoi?
Cazzo mi segui?
Sì abbiamo
spaccato la faccia a quel negro di merda
Ed a quel nostro
compagno di scuola spastico per divertirci
Perché siamo noi quelli
fighi!
Loro invece sono
essere inferiori
Come i nerds che
si credono tanto più furbi di noi
Quindi che cazzo
ci segui con quella telecamera
Deficiente
Cosa vuoi saperne
davvero di noi?
Noi ora siamo più
famosi di te sfigato reporter morto di fame"
Risate virtuali
Riprese video
Foto con
didascalie umilianti
Branco che picchia
Tortura
Offende.
Minorenni
(Maschi e femmine
ormai non c'è più differenza)
Prendono di mira
con ferocia il diverso
Chi non si omologa
Chi fa paura
perché pensa differentemente dalla massa.
Bullismo lo
chiamano
Atti di viltà
contro i più deboli
Con la Rete come
loro terrificante alleata
E spaventoso
amplificatore.
E tu portami via
da qui
Fammi danzare
sulle nuvole
Voglio abbandonare
questo luogo
E danzare con una
corda al collo.
Odio ed ignoranza
Condannano
sensibilità e timidezza
Invidia e codardia
Feriscono ed
umiliano i diversi.
Ed io andrò
lontano da qui
Per danzare sulle
nuvole
Etereo
Libero
Senza legami
Grazie ad un
cappio di libertà.
E non dimentichiamoci che anche l'ambiente ci riguarda da
vicino...
LA SECONDA PELLE
Anche le guerre, quelle lontane, ci devono toccare da
vicino, perché essere e, come diceva Vittorio Arrigoni, "restare
umani" ritengo sia il nostro principale dovere.
FORECAST
Piove
Ma il mio ombrello
non può ripararmi dal sibilo
Di queste gocce
mortali.
Piove
Sono gocce acide
Calde,
Incandescenti
Fosforescenti.
Escoriazioni e
sangue
Sono il pane
quotidiano
Qui in Siria.
Lottiamo per
essere liberi
Ma la guerra
scatena istinti primordiali orribili.
Tracce invisibili
Rapiscono bambini
Seviziano donne
Cancellano anime.
Nuovo giorno
Stesse notizie di
ieri
Bollettino del
Servizio Meteo Siriano:
"Oggi pioggia
diffusa
Di ordigni
strazianti
Temporali violenti
Con tuoni roboanti
dei cannoni
E fragranti
rimbombi di mortaio.
Temperatura
elevata
A causa di fumo e
fuoco;
Le alte
temperature sono destinate
A persistere per
lungo tempo
Così come la
pioggia acida di morte".
Anche oggi piove
E non fa più
notizia
Proprio come la
mia terra.
La disperazione e la povertà sono anche una realtà europea e
soprattutto nostrana...
STORIA DI UN
ORDINARIO QUOTIDIANO
Cerco un angolo
dove riposare
E riciclo cibo a
buon mercato
Il lavoro è un
optional
I propri sogni sono
fantascienza
Un fantasy
malinconico che non paga
Non fa audience e
non trova degna pubblicazione.
Cerco un angolo
dove accasciarmi
Un angolo dove
rannicchiarmi
In silenzio
Senza disturbare
Famiglia sulle mie
spalle
Senza casa da
agosto
Altro che
"ripresina"
E vacanze alle
Maldive
Abbiamo un
monolocale su quattro ruote
Cinque posti un
po' stretti
Finestrini
panoramici
E…Riscaldamento
autonomo.
Certo dormire
seduti è un po' scomodo
Ma almeno abbiamo
un tetto sulla testa.
Mia moglie ed i
miei due figli sono stanchi
E decidono di
andare via
Da mia suocera
Che però mi odia e
non può certo raccogliere
Un fallito come
me.
Cerco un angolo
dove riposare
Ora sono più solo
Ma vedo il lato
positivo
Ho più spazio
dentro questa piccola auto.
Ed allora
Cerco di riposare
Giro la chiave
Faccio rombare il
motore
Accendo il
"riscaldamento"…
Chiudo tutto
E mi lascio andare.
Accanto ad una disperazione ed una povertà sempre crescenti, abbiamo anche una realtà
fatta di sfrontata e volgare ostentazione dovuta a ricchezza neanche mai sudata
e guadagnata:
SEVEN SEAS
Oltre 50 metri di volgarità.
Sono in tre
Salgono a bordo
Sfoderando sorrisi compiaciuti
Di chi non ha mai realmente faticato
Neanche un solo giorno nella sua vita.
Tre figli di papà
Ostentano ricchezza riflessa
Come tre poppanti
A bordo di un impudente natante.
"Seven Seas" si chiama,
Nome scomodo ed ingombrante
Per chi non saprà mai solcare
Neanche il mare della vita.
Questo piccolo excursus nella realtà termina con una poesia
diversa dalle altre, una poesia più intima, una lirica che dal vivo si avvale
anche dell'intervento di due ottimi chitarristi:
AS WATER
#difendiamolapoesia #difendiamolefonti
- In apertura post la panchina "When it rains", AlVISUAL PHOTOGRAPHY.
- Le immagini in questo post cortesia di Daniele Verzetti Rockpoeta® Copyright dei rispettivi aventi diritto che ringrazio.
Grande Daniele, che i con suoi versi ci espone tante tematiche sociali, spesso ignorate dai mass media tradizionali.
RispondiEliminaSerena domenica.
E desta dal torpore in cui molti sembrano caduti...
EliminaBuona domenica anche a te Cavaliere.
Bello! Grazie Santa :)
RispondiEliminaGrazie alla tua sensibilità Alvise. Perché piove, eccome se piove, ovunque. A volte sembriamo guardare il riflesso di ciò che avrebbe potuto essere, la poesia può mostrarci quello che potremmo davvero essere e Daniele lo fa in modo viscerale.
EliminaCosì tu con i tuoi scatti.
Un post meritato da Daniele , affinchè chi non lo conosce possa scoprire e godere del suo impegno poetico e sociale.
RispondiEliminaIo lo ammiro da anni e lo ritengo un grande.
Cristiana
Condivido appieno Cristiana.
EliminaLa sua continua denuncia è uno sprone a guardare in faccia la realtà, una spinta a cambiare le cose...
Un caro saluto
Grazie Santa! Hai impreziosito il mio reading con un lavoro incredibile di ricerca unito alla capace sensibilità nel saper cogliere perfino le sfumature della mia Rockpoesia e di quanto voglio far arrivare con i miei versi. Grazie è davvero un onore essere ospitato qui sul tuo blog.
RispondiEliminaOnore al merito, caro Daniele. È il merito va al tuo impegno, alla tua voce che indomita si scaglia contro tutti i mali.
EliminaGrazie per essere qui con noi a farci guardare avanti, a non cercare più "angoli dove accasciarci".
Conosco Daniele da non molto ma in questo post e nei suoi readings ce lo trovo tutto. Trovo esattemente il Daniele che mi sono sempre immaginata leggendo il suo blog.
RispondiEliminaGrande lavoro il tuo e grande il suo impegno civile.
Complimenti ad entrambi!
Grazie Patricia, la sua poesia è un monito e dice più di mille parole. Magari s'impegnassero così anche in alto...
EliminaUn abbraccio
Grandissimo il nostro Dani, rocker per davvero.
RispondiEliminaLa grandissim(issim)a Alda gli ha dedicato davvero belle parole.
Lo seguo con piacere ogni giorno, a volte sono d'accordo, a volte meno, ma resta una cosa: la sua piazza virtuale è sempre fonte di preziosi scambi di vedute, anche opposte :)
Moz-
Come dovrebbe essere una piazza, caro Moz, il confronto e la diversità ci arricchisce facendoci anche aprire gli occhi su realtà "oscurate". Così la poesia di Daniele.
EliminaCiao, arrivo qui proprio dal blog di Daniele.
RispondiEliminaIl tuo post è davvero completo, presenta il mondo poetico di Daniele che ha tante sfaccettature, tocca temi delicati e importanti e scuote le nostre coscienze.
Complimenti a te e a lui! Tornerò a trovarti.
Buona domenica!
Benvenuta Maris, grazie per le tue parole e spero di ritrovarti sei sempre la benvenuta, anzi perdona la mia lentezza, ma la vita reale e quella virtuale non sempre viaggiano sullo stesso binario :D
EliminaSono felice di aver dato al nostro Rockpoetail respiro che merita.
Un caro saluto.
Buonasera, conosco Daniele Verzetti da diverso tempo, tramite il blog. Ho sempre apprezzato le sue poesie di denuncia sui temi più attuali. Non avevo mai visto una sua foto e non sapevo nulla dei libri pubblicati e della sua partecipazione a programmi televisivi. Ora ho una visuale più completa di lui e della sua personalità . Un saluto per te e uno per Daniele.
RispondiEliminaÈ fantastico, cara Mirtillo, aver aggiunto qualche informazione in più su un "poeta" a 360 gradi. Non è facile vivere la poesia e Daniele lo fa con grande trasporto. Poesia viva.
EliminaUn abbraccio.
Ciao, eccomi a leggere questo post che attendevo. Non conoscevo il Rockpoeta e sono felice di averlo conosciuto qui, un primo incontro. Finalmente la tecnoogia social risponde con chiarezza a quello che dovrebbe essere il suo ruolo migliore. Son belle e dirette le poesie, davvero rock nel cuore. Mi ha colpito , nei video, sopratuttto, la sua voce, la voce del Rockpoeta, così pulita e giovane!
RispondiEliminaTi ringrazio Giovanni e concordo con te sulla valenza che la rete può avere per permettere di conoscere nuove realtà e nuove persone, come te, che abbiano qualcosa da dire, da far arrivare agli altri.
EliminaConcordo, Giovanni, con te su tutto. Il web è un grande strumento, l'unico circolare e averti dato modo di conoscere la poesia di Daniele risponde a questa logica della condivisione e del confronto.
EliminaE poi, dovevate proprio conoscervi per la forza che vi contraddistingue, anche se nella diversità, ma è proprio questo il bello degli incontri.
Che bello scoprire altre cose di te, Daniele. Ti ha letto Alda! Hai conosciuto Alda! *_*
RispondiEliminaLa rosa di poesie è strepitosa, la tua arte assume una valenza ed un significato che va oltre la poetica. Devi esserne fiero... E fiero è chi ti legge e ti apprezza.
Ti ringrazio Irene, sono onorato e profondamente toccato dalle tue parole. Grazie di cuore.
EliminaBenvenuta Irene Z., che bella testimonianza la tua!
EliminaHai fatto bene a scrivere questo post, un po' di sana pubblicità non fa mai male :-)
RispondiEliminaE speriamo che molti ragazzi possano appassionarsi alle poesie di Daniele!
Lo spero Francesca. La condivisione è la forza del Web e la poesia è un linguaggio universale.
EliminaPER MOZ: è sempre bello confrontarsi con te e leggere questo tuo commento qui da Santa mi emoziona davvero moltissimo
RispondiEliminaPER MIRTILLO: grazie contraccambio il saluto e ti ringrazio per le tue belle parole.
PER MARIS E PATRICIA: vi ho già detto quanto sia stato toccato dalle vostre parole sul mio blog dove avete commentato quindi a quei commenti mi rifaccio qui per dirvi quanto vi sia grato delle vostre parole.
PER FRANCESCA: spero anch'io di poter arrivare a più persone possibile.
Un gigantesco GRAZIE a Cristiana che mi segue fin quasi dagli albori del mio blog e che è una persona unica.
E chiedo scusa a te Santa, non volevo intromettermi nelle tue risposte ma visto le bellissime parole che hanno avuto coloro che hanno fino ad ora commentato qui, mi sono permesso di ringraziarli. Scusa se ho "invaso"il tuo spazio
Un grazie enorme anche a Cavaliere Oscuro con cui abbiamo condiviso importanti battaglie nel web e che stimo immensamente.
EliminaMa assolutamente, quali scuse, anzi Daniele la tua presenza qui è d'obbligo, come non respirare un po' di Agorà...
EliminaHo sempre sostenuto che le poesie di Daniele dovrebbero essere divulgate in modo da poter raggiungere un pubblico sempre più vasto. I temi da lui trattati sono importanti, il suo è un bell'esempio di impegno civile.
RispondiEliminaSacrosanto, Ofelia. Simpaticamente dico spesso che deve perseverare nel fustigare, c'è troppo lassismo, una generazione dormiente.
EliminaSpero di aver contribuito a fare da cassa di risonanza.
Bravissima, Santa! Megafono nel web all'impegno civile di Daniele. Molto belle, significative e intense le sue poesie. Oggi più che mai è necessaria la sua denunzia contro guerra, violenza, povertà ... Perchè la società siamo noi.
RispondiEliminaÈ proprio così, cara Maria: "la società siamo noi".
EliminaLa libertà certo è faticosa, mi piace molto infatti il verso di Daniele "Grazie ad un cappio di libertà". Un ossimoro che fa comprendere il valore di un principio irrinunciabile, quello che poi fa Daniele con la sua aperta denuncia dei "mali" che ci toccano.
Grazie sempre per il tuo sentito apprezzamento.
Un abbraccio forte.
Un super omaggio sentito e dovuto, ad un artista che sente sulla propria pelle i mali del mondo, li denuncia a voce alta, e non si fa intimorire da nessuno.
RispondiEliminaChe poi non basti..è colpa anche nostra..
Grazie Franco. Hai proprio ragione siamo sempre bravi a delegare. L'impegno di Daniele deve farci riflettere e soprattutto spingerci a fare.
EliminaPerché come lui scrive: "IO sono la vostra Società."
Ognuno di noi!
Io invece mi sono conquistata la lontananza dal suo blog ma mai la lontananza dalla mia lettura dei suoi post e dalle sue poesie!
RispondiEliminaNon sono una scrittrice ,non sono una blogger,non sono nessuno tranne che me stessa,l'omonima anonima di me stessa...forse è questo il pegno da pagare se sei nessuno ,rimanere a guardare senza mai più disturbare!
Non so se sia peggio riporre fiducia in chi non è nessuno o in chi si finge qualcuno!
Ma sono certa che anche questo vada incorniciato in una poesia di questa realtà!
Con grande rispetto saluto chi mi ha dato la possibilità di entrare e dire la mia,non mi è stato chiesto distintivo alcuno e sono entrata ...con altrettanto rispetto vado via salutando tutti Grazie..
Anch'io mi sono "conquistata" la lontananza dal mio e da gli altri blog, per altri motivi ovviamente. Stare lontani da ciò che ci "colma-calma" non è comunque facile.
EliminaL'anonimato è una scelta, l'essere presente qui significa che lei è qualcuno anche senza nome.
“Una realtà non ci fu data e non c'è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile.”, come scriveva Pirandello in "Uno, nessuno e centomila".
La ringrazio per la riflessione, un caro saluto.