La ferita, Santa's |
La violenza sulle donne è antica come il mondo, ma... avremmo voluto sperare che una società avanzata, civile e democratica non nutrisse le cronache di abusi, omicidi e stupri.
Helga Schneider, La baracca dei tristi piaceri
Sull'8 marzo, quella che
chiamiamo "festa della donna", ho sempre scritto in questo minuscolo
spazio, riportando statistiche, pubblicazioni, cercando di sensibilizzare e
ricordare le discriminazioni e le violenze sociali, familiari, economiche,
politiche, fisiche, religiose, sessuali (continuate voi l’elenco), che le donne
hanno e continuano a subire in lungo e in largo.
C'è chi ai numeri e al senso
del "femminicidio" contrappone dati sul "maschicidio", da
non confondere, badate bene, con le trappole ecologiche per uccidere le mosche,
non so se avete presente la carta moschicida, ecco volevo solo precisare che
non si fa riferimento al “moschicidio”, facciamo attenzione a non mescolare le
vocali.
Dopo questa doverosa
precisazione, i rapporti o meglio gli articoli sul c.d. “maschicidio” dimostrano,
anzi fingono di non comprendere il significato dell’essere donna, sicuramente a
chi con tanto zelo studia le casistiche delle uccisioni di maschi, sfugge che
il “femminicidio” non riguarda solo la morte fisica, ma, come più volte ho
ricordato:
“qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuarne la subordinazione e di annientarne l’identità attraverso l’assoggettamento fisico o psicologico, fino alla schiavitù o alla morte”.
Devoto-Oli 2009
Non è una questione di cifre, se
mi si concede il termine è una questione di “qualità”!
Dietro ai “femminicidi” c’è una
cultura radicata fondata sulla presunta superiorità psicofisica del maschio e gli
stessi ordinamenti che dovrebbero regolare la nostra vita in buona parte la
riflettono. Questa è storia e francamente ne ho già parlato, anzi ne parla chi
ha più diritto di parola di me.
Per l'8 marzo festa della donna ho
voglia solo di lasciarmi andare ad alcuni pensieri “random”.
Le donne, che per nove mesi portano
avanti la gravidanza, partoriscono con dolore, allattano, proteggono, coccolano
i maschietti che potrebbero poi diventare gli aguzzini delle donne stesse, potrebbero
a scopo precauzionale ucciderli. Sarebbe facile, sono piccoli, ancora inermi,
basterebbe una disattenzione. Eppure le donne non lo fanno.
Le donne, che vengono umiliate,
malmenate, soggiogate dagli uomini che amano, accudiscono, sostengono, curano e
che hanno anche partorito, potrebbero per autodifesa ucciderli. Sarebbe facile
nel sonno, sono stanchi e prima o poi si addormentano. Eppure le donne non lo
fanno.
Giuditta e Oloferne, Caravaggio (1599) |
Le donne, che lavorano,
conversano, passeggiano a cui molti uomini rivolgono la parola solo per una
“scopata”, le guardano solo come oggetti sessuali, sordi a ogni altro tipo di
contatto, potrebbero per ritorsione ucciderli. Sarebbe facile nel momento in
cui abbassano la guardia o ancora più semplice adescarli in un’orgia dove che
so il tre a uno avrebbe la meglio. Eppure le donne non lo fanno.
Perché?
La scorsa estate una ragazza è
stata ripresa mentre passeggiava nuda per il centro di Bologna, un esperimento
sociale, pare, costato alla giovane 3.330 euro, questa la multa per atti
contrari alla pubblica decenza.
Grazie per il video a Blitz Tv
Un propagarsi di video in rete
che la riprendevano, ovviamente “velati” perché si sa che la nudità è
“offensiva”, quella della donna oltretutto tentatrice. Ed anche risaputo che
quando nasciamo il problema più grosso per gli ostetrici è tirare fuori il
neonato senza che si strozzi con gl’indumenti che madre natura gli cuce addosso
dentro l’utero.
Magari un giorno in una calda
giornata estiva si potrà tranquillamente passeggiare nudi nelle città, senza
scossoni o turpitudini.
Magari un giorno convivremo davvero e
capiremo anche il significato e il senso di molte parole “offese”, tra queste:
sessualità.
La prima cosa che dovete sapere è che uomo e donna si sono evoluti insieme, fianco a fianco. E questo dimostra che la femmina della razza umana è l'animale più coraggioso che esista in natura, l'unico che riesce a sopportare un uomo a fianco per tutta la vita: esperienza terribile, che nessun altro essere vivente è in grado di sopportare, a meno che non si tratti di un militare.
Giobbe Covatta
Che la festa continui…
P.S. Comunicazione di servizio. Domani 8 marzo Sciopero Globale delle donne #WETOOGETHER - Più di 70 i paesi che hanno aderito all'appello lanciato da NON UNA DI MENO (NUDM)
Commettete gesti d’amore!
- Le immagini in questo post sono presenti solo a scopo illustrativo. Copyright dei rispettivi aventi diritto che ringrazio.
Rispetto verso tutte le donne 365 giorni all'anno!
RispondiEliminaCiao Santa a presto.
Infatti Cavaliere, questa forse è una giornata per fare magari il punto della situazione.
EliminaUn carissimo saluto.
Mi piace come hai impostato il tuo discorso. Ne viene fuori una donna forte nonostante tutto. Non inferiore anzi...
RispondiEliminaIo domani non sciopererò e non festeggerò come ho fatto negli anni passati, Sarà per me una giornata normale perchè tanto anche domani ci saranno assassini e violenze varie su donne. E prima che finisca la giornata.
Mi riservo di festeggiare quando saranno decisamente eliminate tutte queste violenze
Per intanto inizierei a cancellare il termine femminicidio e a usare quello più consono donnicidio. Non si uccide una femmina ma una donna,
In alternativa, come hai fatto tu, anzichè omicidio userei davvero maschicidio . Par condicio
Ciao stella
Buongiorno Patricia, sa più di "commemorazione", sicuramente tutte le ricorrenze vengono commercializzate e questa non è da meno, certo è che ha un valore simbolico per dire universalmente siamo qui e continuiamo a lavorare... Come ho scritto la differenza tra un omicidio e un "femminicidio" è la cultura che sta alla base ed è questa che va sradicata, e ancora ne abbiamo di strada. Anzi ti dirò sembra di assistere ad una involuzione.
EliminaBuona giornata cara Patricia.
Ah, ah, ah, ah, ah ... mi piace questo post, mi piace l'ironia e la forza, e anche la frase di Giobbe mi sembra perfetta, da sottoscrivere ... importante anche il link della manifestazione di NUDM. Io credo che sia giusto manifestare, sempre, e NUDM ne fa e ne ha fatte di manifestazioni, incontri, discussioni, non vedo perché non farlo anche l'Otto marzo, cercando di ritrovare il vero senso della giornata, che, come ogni cosa, dal natale a pasqua a perso il suo senso (però continua ad esserci, e allora ben venga anche la serata goliardica, ne sono da sempre intimamente convinto ... ovviamente per chi ne ha voglia, non che sia un obbligo come timbrare un cartellino).
RispondiEliminaConcordo con te Alli, il lavoro sulle donne e per le donne e quotidiano e va fatto su più fronti sociale, istituzionale, familiare. La giornata è una giornata da vivere liberamente, un momento per ritrovarsi e dire: ecco siamo qui!
EliminaSono gli altri giorni importanti, partendo dai piccoli comportamenti.
Grazie Alli! L'ironia ci aiuta a guardare meglio le cose, credo :)
Visto come dice sempre Giobbe "che il SESSO è la causa fondamentale della grande incomprensione tra maschio e femmina della razza umana", basterebbe eliminarlo (e abbiamo risolto tutto ahahahah)
Sul camminare nudi non sono d'accordo, anche solo per una questione di igiene e buon gusto XD
RispondiEliminaÈ vero che c'è una radicata cultura maschilista (anche nelle donne stesse), ma credo che il femminismo debba essere operato in modi che non siano l'attuale moda da sottopancia del tg, con i numeri aggiornati delle vittime...
Moz-
Ahahahaha Esteta! Io trovo che col caldo forse sarebbe più salutare stare nudi, se non altro pratico, vestiti bagnati di sudore e appiccicaticci non sono il massimo. In fondo sulla spiaggia lo facciamo ;)
EliminaSono d'accordo con te, la Tv, poi, non la considero nemmeno dal punto di vista della "civiltà".
Mia nonna l'8 marzo mi tagliava un ciuffo di capelli e li disperdeva nel vento.
RispondiEliminaChissà quante volte mi sarò imbattuta in te, And, grazie a tua nonna. Che bel rito... In fondo siamo così. Anche se forse il senso del gesto di tua nonna sarà stato diverso.
EliminaLe donne per prime devono imparare ad amarsi.
RispondiEliminaE poi un bel calcio nel sedere...
Hai proprio ragione Mariella!
EliminaSpesso le donne sono le prime a non amarsi, è una cultura talmente stratificata che a volte fa delle vittime stesse dei carnefici, pensa all'infibulazione tanto per citarne una.
Sono sempre colpito dai tuoi post. Considerazioni importanti e profonde su una giornata che come hai scritto neve essere considerata una fede ludica.
RispondiEliminaErrata corrige non deve essere
EliminaGrazie mille Daniele, però l'errata "neve" mi piace, ci vorrebbe proprio un manto che ricoprisse tutto e nuovi germogli fiorissero. E anche l'idea di silenzio propria della neve non sarebbe male in mezzo a tanto parlare a sproposito. Una giornata interessante potrebbe essere quella del "silenzio" ;)
EliminaCondivido il tuo post al cento per cento.
RispondiEliminaInventare termini come "maschicidio" non aiuta a migliorare questa società marcia dove una donna può arbitrariamente essere bersaglio di qualsiasi violenza.
Aggiungo che trovo davvero ridicolo e meschino questo doversi contrapporre degli uomini alle donne anche in una problematica come quella del femminicidio che nel nostro paese viene troppo sottovalutata.
EliminaGrazie Ofelia, anch'io trovo questi "confronti" ridicoli. Qua credo s'incastri un altro problema, oramai non sembra più di avere a che fare col giornalismo, ma con il "fare notizia" e le due cose sono distanti anni luce.
EliminaSe si dedicasse più spazio alla cultura, alla conoscenza, all'educazione anche sentimentale si potrebbero fare dei grandi passi in avanti. Parliamone sempre e agiamo ogni volta in questa direzione ciascuno nel proprio piccolo, anche le formiche possono "smuovere" macigni :)
Scusami Santa, non mi ero accorta che google aveva tolto i feed al tuo blog e che quindi non trovavo più gli aggiornamenti! Ora è tutto a posto :-)
RispondiEliminaCosa dire?
Io non festeggio più l'8 marzo perché non ce n'è ragione, visto che per tutti gli altri giorni dell'anno una donna di qualsiasi età, paese e cultura viene discriminata, abusata e anche uccisa a volte.
Condivido il tuo post!
Ma non preoccuparti, carissima Francesca e grazie di cuore per essere qui e le tue parole, la vostra presenza è una delle poche cose belle che ho... Io non riesco neanche a commentare dal cellulare e il pc in questa fase è quasi "astratto" :(
EliminaNeanch'io ho mai festeggiato, ho partecipato a manifestazioni, incontri. È un momento per dire: ci sono anch'io. Il resto è un impegno quotidiano, nel proprio piccolo o grande mondo, fatto anche di educazione. Non è semplice educarsi allo "stare insieme", a fianco... Ma una delle tante qualità delle donne è la "resistenza" :**
Intrigante, intelligente, importuno q.b.(per alcuni maschi, forse). E' sempre un arricchimento leggerti. Grazie. Un abbraccio.
RispondiEliminaE io non ho parole, Maria, "ti voglio bene"!
Elimina:) spero di non averli infastiditi troppo (i maschi), sai bene che non sono "misandra", credo nello stare insieme. Il rapporto tra i sessi è stato ampiamente manipolato dalla corruzione "politica", col tempo forse ne verremo fuori e capiremo il senso profondo della "convivenza" tra eguali (che va ben al di là anche dall'essere donna o uomo).
Grazie di cuore a te. Un fortissimo abbraccio.
Io vorrei che non esistesse nemmeno la festa della donna, così come vorrei che non esistesse la giornata contro la violenza sulle donne, perchè della seconda vorrei non ce ne fosse bisogno e la prima mi pare un contentino. Poi magari la vedo così solo perchè mi fa una gran tristezza vedere la sera dell'8 marzo locali pieni di tavolate al femminile, come se qualcuno avesse dato loro il permesso di uscire perchè è la loro festa. Troppo acida dici?
RispondiEliminaMa no, Cri, anche perché gli agrumi fanno bene ;)
EliminaSto con te, vorrei non esistessero queste giornate, ma esistono, come esiste il razzismo, l'ingordigia, la stupidità, questa è solo una fetta dell'incapacità umana di vivere. Spesso sogno ad occhi aperti, immagino che girato l'angolo il paesaggio muti... Forse anche i miei sogni sono un po' come le tavolate o l'ironia, un modo per "esorcizzare" tutto ciò che fa male :**