Per l’inizio del 2017 un amico mi ha scritto:
“...Ne hai ora abbastanza come
auguri per l'anno nuovo? Procura allora di rimanere un essere umano. Rimanere
un essere umano è la cosa principale. E questo vuol dire rimanere saldi e
chiari e sereni, sì sereni malgrado tutto, perché lagnarsi è segno di
debolezza.
Rimanere umani significa gettare
con gioia la propria vita "sulla grande bilancia del destino" quando
è necessario farlo, ma nel contempo gioire di ogni giorno di sole e di ogni
bella nuvola; ah, non so scrivere una ricetta per essere umani, so soltanto
come si è umani...”.
(Stralcio di una lettera
scritta dal carcere il 28 dicembre 1916 da Rosa Luxemburg.)
Ma facciamo un passo indietro.
Dopo la mezzanotte ci siamo ritrovate, io e Polli, sedute sul divano e di cose
di cui lagnarci ne avevamo a sufficienza per fare l’alba e anche attraversare l’intero
anno e successivi, ma, nonostante non avessi ancora ricevuto le parole di Rosa,
non avevamo nessuna intenzione di
cominciare il 2017 lagnandoci.
Quello che ci occorreva era una
sferzata di vita, fare un viaggio, tuffarci in un’avventura a metà tra Indiana
Jones e il dimenticato Giacomo Bove qui,
una scarica di sogni, daydreams direbbero gl’inglesi, perché a mezzanotte
certi viaggi li puoi solo sognare ad occhi aperti. Ad occhi aperti avremmo potuto
scegliere tra due ruoli quello dell’eroe conquistatore o quello della
martire sofferente, dicono così gli psicologi. Avrete già capito che stando
alle statistiche gli uomini rimuginano sull’eroe e le donne sul loro martirio. “Francamente,
miei cari, me ne infischio” di certe ricerche, quando sogno voglio
farlo alla grande altro che martire sofferente, semmai "madonna delle lame".
L’uomo è un genio quando sta sognando.
Akira Kurosawa
Il vero problema era superare l’intoppo
più grosso del come vivere un’avventura in poco tempo, poca distanza, pochi
soldi, scarso equipaggiamento e per di più nottetempo. La soluzione è sempre a
portata di mano e di tasca, perché come dice un proverbio arabo: “Un libro è un
giardino che puoi custodire in tasca.”
Dove poter vivere completamente i
propri sogni se non in un libro, il modo era ovvio, come non tanto ovvio in una fredda
notte di capodanno averne a disposizione non uno, ma tanti, talmente tanti da
ubriacarsi per brindare alla grande per cui... Eccoci pronte, fresche (per il
freddo) Lara Croft, un tantino imbacuccate (giusto per non essere accusate di contraffazione),
due veri segugi in azione.
Dopo aver schivato ed essere
sopravvissute ai petardi, il manuale di sopravvivenza consiglia infatti subito
dopo la mezzanotte di buttarsi a terra, strisciare lontano dalle finestre e
immediatamente organizzare la formazione a testuggine (per il prossimo natale
mi sto già organizzando a regalare scudi); dopo aver evitato le infide buche,
vere e proprie trappole disseminate lungo le strade, vi sfido a individuarle a
colpo d’occhio quando è bagnato, non ci restava che trovare il parcheggio, che
qui si dovrebbe indicare con la lettera “C” di chimera o come direbbero quelli
più avveduti di me “n’do Cazzo la parcheggio”.
La caccia al tesoro non è certo
facile, le possibilità erano pari a zero, acquattarci nell’ombra e seguire quelli con le chiavi in
mano, invocare i super poteri per spostare l’auto che occupa due posti o ieratiche
rassegnarci, ma ecco che davanti ai nostri occhi spalancati è apparso un
parcheggio, il destino favorisce chi osa, gli siamo proprio piaciute quella
sera!
E finalmente la nostra faticosa
avventura era giunta al termine! Vi piacerebbe, eh?! È solo l’inizio.
Entrai nella libreria e aspirai quel profumo
di carta e magia che inspiegabilmente a
nessuno era ancora venuto in mente di
imbottigliare.
Carlos Ruiz Zafón
Quello che cercavamo, i sogni a occhi aperti, era dietro l’angolo: la libreria nuova AVE, che per il secondo anno consecutivo ha organizzato il “Veglione in libreria”. Eravamo arrivate là dove si cominciava a viaggiare sul serio qui
Veglione in libreria 2017, libreria nuova AVE - Reggio Calabria Cortesia Marco Costantino ph |
Una notte davvero di carta e
magia, ci siamo proprio divertite lasciando “la vita al suo destino” e noi a
respirare l’odore che hanno certi racconti, perché d’imbottigliato c’era lo
spumante, tutto il resto si spandeva nell’aria della notte che era diventata
calda e viva. Tra musica, letture, chiacchiere e risate. Ah, e c’è stato anche
il quiz letterario, ovviamente bisognava indovinare autori e libri, vi assicuro
divertente e appassionante e ti portavi a casa un cofanetto di libri, vi pare
poco?
Io non ho partecipato, ma Fabio Saraceno, libraio indipendente della nuova AVE, ha regalato anche a me la shopping bag per fare spesa, ci sono “cibi” che ti rendono leggero e rafforzano per davvero le tue difese immunitarie, i libri sono tra questi.
La shopping bag di nuova AVE |
Non ci sono amicizie più rapide di quelle
tra persone che amano gli stessi libri.
Irving Stone
E quanti giovani, simpatici e pure bravi! Un veglione trascinante.
Un momento del quiz - Cortesia Marco Costantino ph |
Anche senza stringere il
cofanetto di libri della nuova AVE l’avventura si era davvero conclusa e felici
come lo sono le bimbe liberate nel negozio di dolciumi siamo tornate a casa. Certi
avvenimenti vanno festeggiati fino in fondo, non si poteva salutare il 2017
senza dormire insieme, non lo facevamo da parecchio tempo.
Trattenete le risatine maliziose
che non siamo cerbiatte e non c’è nulla di saffico, sarebbe bastato solo vedere
i nostri pigiami in super pile anti-emozione, altro che sexy lingerie da
copertina. Visto che al Sud c’è caldo a che servono i riscaldamenti, tanto le
stalattiti di ghiaccio sul soffitto in primavera si sciolgono di sicuro. Va
beh, convinzioni. Tornando a noi ci siamo infilate rapide a letto irrigidite
dal freddo, a rischio contratture varie a parte l’uso della parola che in noi
donne non conosce barriere, neanche di gelo per fortuna, così abbiamo parlato per ore, senza trovare ricette, ma siamo state umane ed è stato bello fare da grandi le cose che ci elettrizzavano da piccole e poi, dopo, si sta davvero bene.
(mi raccomando) State bene!
Vi lascio con la galleria
fotografica del “Veglione in libreria”, il resto dell'album potete trovarlo sulla pagina Fb della libreria nuova AVE qui
Ospiti e librai del "Veglione in libreria" - Cortesia Katia Colica ph |
Letture di Lorenzo Praticò - Cortesia Marco Costantino ph |
Letture di Gaetano Tramontana e Spazio Teatro - Cortesia Marco Costantino ph |
La musica di Francesco Stilo Cagliostro - Cortesia Marco Costantino ph |
Performance di Katia Colica ed Emanuel Carnevali - Cortesia Marco Costantino ph |
... e c'era chi leggeva - Cortesia Marco Costantino ph |
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Originale il veglione in libreria.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Bentrovato Cavaliere, dovrebbero farlo in molte città, sarebbe un bell'inizio d'anno.
EliminaUn caro saluto anche a te.
Riprovo a commentare (ultimamente l'internet si mangia i miei commenti).
RispondiEliminaDicevo appunto che ricordo il freddo del sud dove "non servono i termosifoni", noi avevamo un camminetto, quindi solo l'1% della casa era riscaldato, una gioia. Capisco il pigiama di pile, io usavo addirittura il sacco a pelo. Di positivo c'è che ancora oggi mi capita di scordare di accendere il termosifone e mi accontento di una copertina sulle gambe ;)
Magnifico veglione (a parte il freddo là per strada) e bel sacchetto di stoffa, mi piacciono quelli con scritte legate alla lettura :)
Basta auguri, limitiamoci ai sorrisi e alle chiacchiere (per me solo sorrisi, che le chiacchiere sono le prime che finiscono, in questo il mio io-orso non transige). Provo a pubblicare il commento,
un caldo abbraccio Santa!
Ci ritroviamo nel 2017 Elle, che bello! e il tuo commento è andato a buon fine.
EliminaA me spesso capita anche il contrario, scrivo un commento e viene pubblicato 2 o più volte, mah misteri del web.
Devo dirti che dopo un po' in strada il freddo non l'ho più sentito, sono stati bravi e coinvolgenti, spero che dalle foto si riesca a percepire.
Sono queste le cose che andrebbero esportate :)
Altre invece andrebbero diffuse, come i riscaldamenti. Molte case, ma soprattutto molte scuole non sono attrezzate per il freddo e ti assicuro che i giorni scorsi il freddo si è fatto sentire parecchio.
Adesso è più mite, ma sempre freddo :D è inverno, è la sua stagione.
Sono con te per i sorrisi. Le chiacchiere a volte servono, ma dipende molto dal carattere e dalle situazioni, l'io-orso vive in ciascuno di noi, in me di sicuro, ma ogni tanto l'io-cinciallegra si fa sentire ;)
In ogni caso si tratta di io-animali "selvatici" e la cosa a me non dispiace.
Un abbraccio caldo anche a te e un sorriso :**
Ma che bel veglione, Santa! Lo vedi che continui a trovare cose belle anche lì?
RispondiEliminaCacciatrice di tesori, non mi resta cara Silvia che comprarmi la bacchetta a Y :D :D
EliminaUna bellissima serata davvero. Un abbraccio transoceanico.
Questo si è un bel modo di finire e iniziare l'anno. Se veramente quello che si fa quel giorno si fa tutto l'anno, fortunato chi c'era :)
RispondiEliminaPer me è stata la prima volta Alli, non ero mai stata ad un veglione in libreria. Spero che tutta l'atmosfera sia di buon auspicio ;)
EliminaE che il buon auspicio si diffonda ovviamente... E le cose vadano a migliorare almeno un po' per tutti. Giornate di cronaca dure queste.
Un abbraccio
Posso scrivere semplicemente che questo post/reportage mi piace un casino?! Un abbraccio.
RispondiEliminaAhahaha certo Maria, di sicuro avresti vinto il cofanetto ;)
EliminaBaci e una serena settimana :**
Ma guarda che bella rivisitazione della ricorrenza: divertimento intelligente a rompere la monotonia del Capodanno, tragicamente banale per definizione. E poi, raccontato da te, ne vien fuori un ulteriore spasso! Grazie per la briosa e calorosa condivisione, Santa. Buon week-end.
RispondiEliminaGrazie DOC! Qualcuno, non ricordo proprio chi, disse che per iniziare la giornata occorre un caffè e per continuarla un sorriso. Mi ritengo soddisfatta se ti ho fatto, anche, sorridere.
EliminaIl fine settimana è agli sgoccioli per cui ti auguro una buona settimana.
A presto, un caro saluto.
Ecco qui un Capo d'Anno che mi sarebbe piaciuto fare senza il trenino brasiliano, le ingozzature obbligatorie,le strabevute scintillanti, i vestiti con l'etichetta ancora appesa etc etc...
RispondiEliminaQuesto si chiama interesse e divertimento,...
Peccato un po' lontanuzzo per me, ma se la mia salute regge , mai dire mai!
Bacio superissimo Santa!
Chissà Nella magari il prossimo anno riesci ad organizzarti e io ti aspetto a braccia aperte. E sapendo che vieni da me anche la salute si concederà una vacanza.
EliminaImmaginiamo...
Ti abbraccio carissima :**