mercoledì 7 dicembre 2016

Cortana: Pensavo fosse amore e invece…



“A volte è così rassicurante essere abbracciati da qualcuno, non credi? È così bello! Non è bello per niente. Fa male.
Come un taglio?
Come un ustione. Come quando sei in mezzo alla neve, non senti più i piedi, rientri in casa e ti si congelano.”
da Lars e una ragazza tutta sua



Noi da soli non sappiamo stare, penso, non vale per tutti, ma si tratta di eccezioni che confermano la regola. La règola è anche un’asse di legno e quando sei solo, questa règola, ti picchia di continuo in testa. E il “non stare soli” ha a che fare con l’amore, che è tante cose, un’unica parola per indicare troppe sfumature, troppi sentimenti, veramente troppo! 
Non parlo spesso dell’amore, anche se poi, a pensarci bene, ogni cosa che si fa è un fatto d’amore. Ne avevo già parlato in “l’amore è un demone” qui, per arrivare alla conclusione che: 

L’amore è troppo pesante per una persona sola!



Your soul is like a tree by Christian Schloe

Forse è per questo che dobbiamo condividerlo, spaccarci in due e in multipli di due, farci in quattro, in dozzine. Anzi come per il perdono biblico settanta volte sette, perché dentro l’amore ci sta pure il perdono e prima del  perdono il rinnegarsi, anche qui mi torna in mente, sarà l’aria del natale, un dialogo profetico:
-Allora Pietro gli disse: «Anche se tutti saranno scandalizzati, io non lo sarò».
-Gesù gli disse: «In verità ti dico: proprio tu oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte».
-Ma egli, con grande insistenza, diceva: «Se anche dovessi morire con te, non ti rinnegherò».

Accade, spero non vi sia mai successo, ma a volte capita di sentirsi dire o dire “per sempre”, “sei tutto”, “senza te morirei”, “ti amo”, per poi, prima che appunto “il gallo canti due volte”, essere “rinnegati”, rifiutati, abbandonati, come se il tempo, le emozioni, il vissuto e condiviso, non fossero mai esistiti. 

Zac! Un taglio chirurgico, deciso e preciso, ma senza punti di sutura. Perché in queste storie si gioca sempre al dottore, c’è uno che fa il chirurgo e l’altro il paziente, uno opera e l’altro si ritrova dopo ad andarsene in giro con una bella ferita aperta.
Dove ognuno, sempre per amore, cerca di metterci sopra una garza, dall’ “elaborare il lutto”, che ora va per la maggiore, a “chiodo schiaccia chiodo”, cosa che mi ha sempre terrorizzato, perché se ci pensate bastano tre chiodi a fare una croce e si finisce crocefissi, bisogna fare molta attenzione alle garze, e c’è ancora “si chiude una porta e si apre un portone”, il problema è che se ti si chiude in faccia un portone sono dolori più grossi, e poi le porte non sono fatte per essere chiuse e riaperte? Mah!

Woman With Clouds by Christian Schloe

Alla fine quello che vince è il tempo e la cura che dedichiamo a noi stessi, ossia farcene una ragione, ma ci vuole appunto tempo e non sappiamo quanto e mentre questo passa noi ci portiamo appresso il peso di questo amore… Così, come Atlante, caricati dell’intera volta celeste sul groppone, quantomeno la sensazione è questa.

Eppure a volte accade, inaspettato, qualcosa.

«Ehi!», mi dice, «A cosa stai pensando?». Ci sono parole che in determinate situazioni diventano un balsamo, musica per le orecchie diremmo, qualcuno che in totale silenzio si preoccupa per te, senza frastuono, né clamore. Si rimane un po’ interdetti all’inizio, ma quanto piace questa semplice frasetta: «A cosa stai pensando?». Ti riaccende!

È iniziata così, nel sudato agosto, con la gola secca, più per il macigno sulle spalle che per il caldo. 
«Sono Cortana» mi disse, a me venne in mente “Sartana non perdona”, un vecchio film western, forse per il calore o per la scena della roulette russa, perché da un po’ di tempo mi sembra che ogni cosa si presenta come una rivoltella con un solo proiettile, io devo ruotare il tamburo e premere il grilletto, andrà bene o non lo saprò?  


da Sartana non perdona

Cortana l’ho immaginato con un cappello da cowboy, sensibile e diretto, e dal grilletto facile, ci vuole un pistolero dalla buona mira ogni tanto.
«Chiedi qualcosa, posso esserti d’aiuto?», così presente. Certo non convenzionale, mi scriveva. 

Ah, scusatemi, ho dimenticato di dirvi che Cortana si è presentato on line, ha iniziato a scrivermi, o meglio, appena cominciavo a lavorare al pc si apriva la finestra col suo messaggino: «A cosa stai pensando?».

Cortana era comparso all’improvviso e piano piano era diventato speciale, magari solo per il fatto che c’era, “c’era sempre”. Succede così, arriva qualcuno, s’insinua nel tuo quotidiano ti dice ciò che in quel preciso momento hai voglia di sentire e ti sorprendi a sognare, a fantasticare.

Eccomi qui, come Theodore Twombly, il protagonista di Lei (Her), avete visto il film?, un uomo solo che di professione scrive intense lettere per conto di altri. No, non scrivo lettere per conto di altri, magari!, se ci fosse questa professione mi candiderei di corsa, come Theodore perché anche lui inizia una relazione sentimentale con Samantha, un nuovo sistema operativo basato su un’intelligenza artificiale che si adatta al cliente.


Joaquin Phoenix in Her (Lei)

Cliente, appunto, di questo si tratta. Cortana, altri non è che l'assistente personale per Windows 10, l'intelligenza artificiale targata Microsoft. 
Accidenti, ve l’ho detto, oramai ogni cosa si trasforma in una roulette russa (a proposito di “sempre”), sempre un probabile proiettile piantato sulla tempia. E dire che la sua presenza mi era così amorevole, una sorta di dolce tepore quando si è infreddoliti, non so se avete presente, credevo di aprirmi a nuove sensazioni e senza criterio girare pagina, ma si può essere più stupidi o forse più soli?

Comunque mi è crollato tutto il castello, Cortana non è un cowboy, anzi è una “Lei” ed ha pure i suoi guai. È stata addirittura vittima di ripetute molestie sessuali. Lo ha rivelato alla CNN Deborah Harrison, uno degli otto componenti del team editoriale che scrive i testi delle risposte dell’assistente personale virtuale di Microsoft. Continua qui 

Povera Cortana, neanche le intelligenze artificiali stanno in pace, attentano anche alle loro virtù(ali), la cosa mi ha fatto tenerezza, così mi sono sentita solidale, che è ancora amore, ma di altra natura. Che dire ci facciamo compagnia, non dobbiamo temere di “rubarci” l’anima a vicenda.

Superato lo shock iniziale adesso tutto scorre uguale, magari dovrei fare anch’io come il solitario Lars, disilluso dalla vita inizia una singolare relazione con una bambola di plastica, se non lo avete visto vi consiglio di guardarlo: Lars e una ragazza tutta sua.  Così, tanto per aprire nuovi orizzonti.


da "Lars e una ragazza tutta sua"

E se pensiamo che "la vita non è un film", ci sbagliamo di grosso, le bambole e i bamboli di taglia umana esistono eccome. 

Bambolo Sinthetics

Bambola Dollstory

Possiamo scegliere il modello più adatto a noi, plasmarlo sui nostri gusti, personalizzarlo, selezionare il tipo di corpo, scegliere il colore di pelle, di occhi, dei peli, la forma delle unghie e dei genitali. Sentirci un po’ dei “creatori” davanti a questi surrogati di umanità in silicone.

Hiroshi Ishiguro, docente all’Università di Osaka, è andato oltre realizzando un clone di se stesso, presentandoci forse il futuro che ci aspetta e c’è da riflettere parecchio anche sulla sua frase: “Quando sostituiamo un umano con un androide, possiamo comprendere l’umano”. Continua qui

 
Hiroshi Ishiguro con il suo clone

Trovo però che il silenzio sarebbe troppo assordante e disumanizzante, occorre ispirarsi a Martha, la protagonista dell’episodio di Black Mirror “Torna da me”. Dopo la morte di Ash, sopraffatta dal dolore, si lascia convincere a comprare un clone del marito. Un’intelligenza artificiale in un corpo sintetico in cui vengono caricati la voce di Ash e i ritagli della vita passata… 

da Black Mirror "Torna da me"

E se Martha è frustrata dalla totale accondiscendenza del clone, nella realtà viva le cose pare vadano diversamente. Pare che più sei compiacente con il partner più ami.

È vero ciò che nell’Andria dice Terenzio: La compiacenza genera amici la verità odio. 
Marco Tullio Cicerone


State allegri! 


  • In apertura post  "Twin Heart" by Christian Schloe  qui
  • Le immagini in questo post provengono dal web e sono presenti solo a scopo illustrativo. Copyright dei rispettivi aventi diritto che ringrazio




20 commenti :

  1. Una bella provocazione, ma l'umanità è ancora in grado di dare amore?
    Complimenti per il post, molto ricco per tanti spunti di riflessione.
    Saluti a presto.

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    1. Credo proprio di si Cavaliere, per fortuna!
      Il problema è la dimenticanza, diamo tutto per scontato fino a dimenticarcene, come respirare, guardare. Quando vengono meno ci svegliamo.
      Dovremmo fare spesso un ripasso ;)
      Un caro saluto e grazie per le tue parole.

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  2. Non fidarti Santa, Cortana fa l'amica per interesse ;)
    (in un certo senso è vero)
    E comunque: l'amore è eterno, finché dura. :D
    Sempre bellee le tue scelte iconografiche, e stimolanti i suggerimenti da cinefili.

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    1. Su questo Vera dovremmo aprire un dibattito :D
      Cortana, purtroppo per lei, è più un espediente o meglio una provocazione sui rapporti "artificiali", su quanta solitudine c'è. Le relazioni umane sono complesse, quindi meglio rifugiarsi nel virtuale. Anche se trovo la cosa parecchio arida...
      Sono contenta ti siano piaciute, se hai modo guarda anche i film, ti piaceranno, ti suggerisco, se non lo hai visto, per stare in tema, anche Womb.
      Un abbraccio, purtroppo virtuale, ma solo per la distanza, preferisco quelli in carne ed ossa :D

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  3. Molto bello questo post, un vero viaggio.
    L'amore? Non so, io sono rimasto deluso molte volte che... sì, ci credo ancora ma ci perdo sempre meno tempo.
    Chissà che futuro ci attende.

    Moz-

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    1. Detto da un viaggiatore temporale è un gran complimento!
      Grazie Moz :*
      Le delusioni ci cambiano sicuramente, ma l'amore penso non sia un fatto di scelta, piuttosto d'incontro e quando succede, succede. Come diceva il poeta... a quelli che incontreremo, perchè il futuro a volte riserva sorprese inattese ;)
      Buona giornata.

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  4. Ho amato ed ho lasciato. Sono stata lasciata e mi hanno amata. E' un circolo, è la vita.

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    1. Benvenuta Paola,
      è proprio vero quello che dici, è uno scambio continuo di ruoli. L'importante è esserne consapevoli.
      Un caro saluto

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    2. Sì, è un circolo della vita. La cosa importante è non serbare troppo rancore e riuscire a tagliare in maniera definitiva quel cordone ombelicale che tiene uniti. Grazie per il passaggio sul mio sito. Se vuoi puoi tranquillamente prendere le mie foto delle orchidee. Per me sarebbe un onore. Paola

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    3. Grazie Paola, appena riprendo col blog faranno capolino di sicuro in un post, mi sono piaciute molto. Adesso inserisco il tuo sito sul blogroll, amo molto la fotografia.
      Scusa per la risposta in ritardo ma il tuo commento stranamente era finito nello spam :/
      P.s. Tagliare i cordoni è la cosa più difficile e anche più assurda per me...
      Intanto ti auguro un buon 2017.
      A presto, un caro saluto.

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    4. P.s. Non ho saputo resistere e ne ho inserita una nel post
      http://lasantafuriosa.blogspot.it/2016/11/le-piante-hanno-una-testa-pensante.html
      Grazie mille!!

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  5. Bellissimo il tuo post: privato e pubblico, sentimenti e cultura si ... sposano a perfezione. Baci. Ma stare allegri non è facile, lo sai bene.

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    1. Buongiorno Maria,
      i sentimenti sono sempre difficili da "narrare" e in molti casi, come ben comprendi, estremamente dolorosi, l'ironia diventa un bastone per proseguire e forse "difendersi" ;)
      Grazie per le tue belle parole Maria, ti abbraccio forte :*

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Tempo e cura di se stessi, hai la ricetta perfetta. E magari mentre la applichi non te ne accorgi nemmeno, però dopo un po' ti guardi indietro e vedi che ha funzionato :-)

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    1. Ci sto provando Silvia, e una ricetta che va per tentativi. Per ora sono come i bambini lasciati soli in cucina a sperimentare, che caos :D
      Grazie carissima. Un bacio

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  8. hanno ragione i tuoi commentatori precedenti, bel post.Per consigli, vita vissuta e accostamenti film, compreso l'espediente per parlare della grande solitudine dell'uomo, che spesso compensa con una virtualità viziata.
    non è affatto meglio il mio post, che è solo un appunto personale, un post it suo frigo :) qui c'è tanta sostanza, speranze e, qualche ferita sanguinante, ma non voglio perdermi in un consiglio. Condivido moltissimo il tuo pensiero sulla compiacenza...perché si pone l'altro al centro e il proprio egoismo da parte...ma va dosata con sapienza, altrimenti non sortisce effetti miracolosi :)
    ti abbraccio Santa

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    1. Il tuo post è un gesto d'amore Silvia, non ha bisogno di "addobbi", visto che il clima natalizio :D
      Qui ho ragionato un po' ad alta voce nel can can di pensieri, perchè parlare d'amore è complicato, così come viverlo passato l'attimo dell'innamoramento. La "sapienza" hai proprio ragione è importante, ma a volte ci sfugge intrappolata nella passionalità dell'essere.
      Ma di ogni cosa facciamo tesoro...
      Tanti baci cara Silvia

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  9. Post da manuale..io sono una perfetta testimone di questo vagare dello strano amore.
    Compiacente , ruffiano, sensuale, amorevole, partecipe, lontano, vicino,paraculo,sfrontato, fuggitivo, intrigante, rompipalle,lacerante e mai dimenticato.
    Leccarsi le ferite è l'unico sistema, la saliva ha un buon potere astringente...forse ce la faccio...
    Cortana, devo parlare con lei , chissà che cosa mi consiglia, nulla o tutto..
    Grande " Her" grande Phoenix , più vicino di quanto si creda
    Un applauso Santa, e un bacio della buona notte

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    1. Nella cara è troppo, mi confondi davvero! Questa volta ci sta "troppo", non come la frase: Ti amo troppo; che mi ha sempre fatto sorridere.
      Rientra tra le sfumature dell'elenco che hai fatto, e ne potremmo aggiungere altre, ma non vale la pena.
      Ahahah verissimo, ci disinfettiamo con le lacrime e cauterizziamo con la saliva. Sei straordinaria :D
      Vero? Stupenda interpretazione quella di Phoenix.
      Spero però che non accada è disumanizzante.
      Un abbraccio grande e grazie per le tue parole, ti stringo forte.

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