domenica 22 maggio 2016

Charles Aznavour oggi compie 92 anni: Joyeux anniversaire!




Charles Aznavour è nato a Parigi il 22 maggio 1924, oggi compie 92 anni.

Buon Compleanno Charles, mille di questi giorni!

Il prossimo 14 settembre, unico concerto italiano, sarà all’Arena di Verona per festeggiare i 70 anni di carriera. Un tour internazionale dal titolo “Tra di noi”.

Charles Aznavour in concerto al Foro Italico - Roma 1 luglio 2014

Figlio di immigrati armeni, Charles Aznavour è un “gigante buono” della canzone che  ha saputo dare uno scopo forte al suo successo: l’impegno umanitario a favore del popolo armeno.

Oggi voglio fargli gli auguri raccontandovelo con un post scritto lo scorso anno per i “100 anni del genocidio armeno”  o meglio sarà Milena Gabanelli, nella puntata di Report del 19 maggio 2014, che racconta “una storia inusuale” per Report, ma come lei stessa dice “l’occasione è speciale”.


***
Nel cuore di Yerevan, capitale dell’Armenia, su un leggero declivio, si affaccia sulla città la Casa-Museo Charles Aznavour. All’orizzonte, oltre le case, il biblico monte Ararat, la “Montagna del dolore”, proprio il monte dell’Arca, quello del diluvio universale che Dio  scatenò per punire gli uomini.

Il monte Ararat visto dalla casa-museo Charles Aznavour

Il Museo, è stato concepito nel significato culturale più ampio: abitazione, camere da lavoro, aree polifunzionali. Spazi che si fondono per ospitare eventi, concerti, mostre e  una collezione permanente di  oggetti, libri, dischi, riconoscimenti, del famoso artista Charles Aznavour.
Un percorso espositivo che racconta la storia di Chahnourh Varinag Aznavourian, in arte Charles Aznavour, nato a Parigi da genitori armeni. Il padre Micha Aznavourian era un immigrato armeno originario di Akhaltsikhe in Georgia e la madre Knar Baghdassarian era un’immigrata armena originaria di Smirne sopravvissuta al genocidio armeno.


Casa- Museo Charles Aznavour

Charles Aznavour non ha bisogno di presentazioni, basti pensare che tra i suoi soprannomi  spiccano “Charles Aznavoice” e “Frank Sinatra della Francia”, cantante, cantautore, attore, scrittore e diplomatico.

Una carriera lunghissima iniziata con Edith Piaf che lo scoprì e lo portò in tournée in Francia e negli Stati Uniti. Oltre 300 milioni di dischi venduti, oltre 1000 le canzoni scritte e cantate da Charles Aznavour in più di sei lingue. Si è esibito in tutto il mondo e molte delle sue canzoni sono state interpretate dai grandi della musica internazionale da Ray Charles a Liza Minnelli, numerosi anche gli interpreti italiani che hanno inciso le sue canzoni: Gino Paoli, Domenico Modugno, Mina, Ornella Vanoni, Mia Martini, Renato Zero, Franco Battiato, per citarne alcuni.

Raccontare dei suoi successi non è solo parlare di musica, Aznavour alla carriera musicale ha affiancato anche quella di attore con la partecipazione ad oltre 60 pellicole. Da ricordare “Tirate sul pianista” di François Truffaut,  “And then there were none” tratto da un romanzo di Agatha Christie e nel 2002 “Ararat”  del regista armeno Atom Egoyan, un film nel film per ricordare al mondo il genocidio armeno.


Una scena di Ararat di Atom Egoyan

Ha scritto due libri autobiografici: “I giorni prima. Il mio palcoscenico, la mia vita” (2004) e “A voce bassa” (2010).

Insignito della massima onorificenza francese la Legion d’Onore, Charles Aznavour è un’icona inossidabile ed autentica non solo dello spettacolo, perché quest’uomo, questo “chansonnier” internazionale, calato il sipario sulla scena, si è impegnato per la sua gente, per il popolo armeno e per l’Armenia ha fatto moltissimo. 

Dal 1995 è Ambasciatore itinerante dell’ Armenia presso l’Unesco, nel 2004 è stato proclamato Eroe nazionale dell’Armenia e oggi è Ambasciatore ONU per l’Armenia.

«Io qui vorrei raccontarvi una mia storia personale che risale al 1992. Lavoravo per Mixer, ero andata in Nagorno Karabakh, un’enclave fra l’Armenia e l’Azerbaijan, un viaggio lungo e solitario, i due paesi sono in guerra. La popolazione è in fuga, perché la zona è quotidianamente bombardata dagli aerei. Una storia di cui il mondo si è interessato poco e ancora oggi in pochi sanno dell’esistenza di questo piccolo territorio. 


Nagorno Karabakh, profughi 1993

Alla fine di questo viaggio drammatico, perché è stato molto drammatico, mi imbarco a Yerevan insieme a qualche centinaio di profughi, l’Armenia è isolata, c’è un unico volo ogni mercoledì destinazione Parigi.


Nagorno Karabakh, la guerra sotto silenzio 

Durante il viaggio seduto di fianco a me un profugo armeno mi dice: “Ma lei lo sa che questo volo, da mesi, lo sta pagando Aznavour?”
Aznavour?? Per me era un cantante molto originale, però in veste umanitaria non lo avevo immaginato, in effetti è armeno e si interessava, come ha continuato a fare, al suo popolo. E da allora ho sempre avuto voglia di conoscerlo… Lui oggi è Ambasciatore Onu per l’Armenia, continua a cantare, dopodomani compie 90 anni.»

A parlare è Milena Gabanelli nella puntata di Report del 19 maggio 2014 che racconta “una storia inusuale” per Report, ma come lei stessa dice “l’occasione è speciale”.


Milena Gabanelli

È l’incontro con Charles Aznavour, un sabato pomeriggio, nella sua casa vicino Marsiglia. “E quanto ha speso per quei voli non se lo ricorda nemmeno più”.

«M’interessava permettere a persone in fin di vita che volevano incontrare i parenti o rifarsi una vita, di realizzare i propri desideri.», risponde Aznavour alla Gabanelli, «Io mi guadagno molto bene la vita. Non ho voglia di essere il più ricco del cimitero. Non ho nemmeno voglia di morire».


“Io sono un istrione… quattro tavole in croce e qualche spettatore e adesso lo vedrai…” cantava Aznavour nel 1970, ma è un istrione che ha cuore e nell’intervista concessa a Milena Gabanelli, pubblicata interamente sul Corriere della Sera il 06 marzo 2014, lo mostra insieme a tutta la sua generosità e vitalità.



                   Grazie per il video a Aitor F. Baños


Gabanelli: Può quantificare quella generosità?

Aznavour: «Quanti voli ho pagato? Mah… Non tutti quelli che partivano. Oggi ho un’organizzazione in Armenia, che si chiama “Aznavour per l’Armenia”, sosteniamo le ragazze che escono dagli orfanotrofi… Cosa può diventare una ragazza che è stata in orfanotrofio tutta la vita e d’un tratto esce? Ha due possibilità: o lavora, se trova del lavoro, oppure batte il marciapiede. Questa è la vita, se uno può deve aiutare le persone con queste difficoltà».

Gabanelli: Adesso ha un ruolo diplomatico, cosa ha ottenuto di concreto?

Aznavour: «Penso che spesso siano le piccole cose quelle più importanti… Per esempio, dopo la strage degli armeni, quelli che sono riusciti a arrivare in Siria, sono stati islamizzati, ma siccome sono pur sempre armeni non vengono accettati dall’Islam, e nemmeno dall’Armenia perché sono musulmani. Non è giusto! Io ho chiesto per due volte a due presidenti di far entrare gli armeni musulmani in Armenia. Questa è una cosa concreta».


Profughi armeni deportati (1915-1923)

Gabanelli: Cosa impedisce a quei due paesi di essere in pace?

Aznavour: «Se avessimo del petrolio non avremmo tanti problemi. L’Azerbaijan ha molto petrolio e può spendere molti soldi. Il petrolio muove le persone, permette a molti di dimenticare il proprio senso morale. Io no, non me ne dimentico». E quindi? «Il mio scopo è la riconciliazione, e che si possano riaprire le frontiere fra Armenia e Turchia, chiuse dal ‘92 perché Ankara è filoazera. Per questo, anche se sono molto richiesto, non vado a fare spettacoli in Turchia, perché potrebbero dire “vedete, adesso è d’accordo con noi! “. Voglio essere preso sul serio, non diventare la pedina di un gioco, non ho più l’età per questo».

Gabanelli: A proposito di età, ha 90 anni e ha ancora l’energia di organizzare concerti… Cosa prende?

Aznavour: «Mangio poco, faccio 10 vasche tutte le mattine, e mi tengo dritto. Si diventa vecchi quando si comincia a curvare le spalle. Ci vuole una disciplina, un’etica dell’esistenza».


La statua di Aznavour a Gyumri, Armenia

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Il post è stato pubblicato il 21 aprile 2015 su La Bottega del Barbieri qui


  • Le immagini in questo post provengono dal web e sono presenti solo a scopo illustrativo. Copyright dei rispettivi aventi diritto che ringrazio. 

16 commenti :

  1. Aznavour è parte integrante della mia vita.
    e "Me voilà seul" è uno dei pilastri della mia vita e che ho condiviso con mia mia madre.

    In italiano quanto la canto in silenzio mentre lavoro.

    https://www.youtube.com/watch?v=6Zyd4PNp-OQ

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    1. Buongiorno And, combinazioni... La ascoltavo mentre preparavo il post.

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  2. Il popolo armeno è spesso dimenticato da tutti e martoriato da secoli.
    Saluti a presto.

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    1. Condivido Cavaliere, auguri meritati ad Aznavour che non ha dimenticato.
      Buona domenica

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  3. Indubbiamente la filosofia di Charles non paga pegno perchè questi 90 anni sono portati con una disinvoltura strabiliante.. e allora tutti a fare vasche e avere questa grande voglia di vivere che spesso ci manca e che lui possiede .
    Grande ritratto , grande chansonnier, grande uomo dalla enorme generosità che io , sinceramente non conoscevo.
    Conoscevo le sue origini, ma non tutto quello che aveva poi fatto ed elargito per il suo paese e la Gabanelli con la sua solita intelligenza ed arguzia ce lo ha presentato nel migliore dei modi.
    Grazie Santa una lezione di vita e d'amore.
    A te un grande bacio!

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    1. La sua frase Nella, "si diventa vecchi quando si comincia a curvare le spalle.", mi ha fatto riflettere.
      Anch'io come te conoscevo poco fino a qualche anno fa del suo impegno umanitario e mi ha davvero emozionato.
      Tu che segui personaggi del mondo dello spettacolo, sai meglio di me come il successo a volte autodistrugga e allontana dalla realtà, o diventa potere e ricchezza.
      sono le ambivalenze del vivere. Per cui complimenti a Charles, li merita.
      Grazie a te per esserci e raccontarci le loro piccolee grandi storie, perchè non è certo il solo per impegno umanitario.
      Un forte abbraccio.

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    2. Hai ragione Santa , critichiamo sempre il peggio e ci soffermiamo poco sul meglio..
      Bacio della buona notte!

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  4. Grazie Santa, ancora una volta mi sveli cose belle che ignoravo :-)

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    1. Anche per me Silvia è stata una scoperta nel seguire l'odissea del popolo armeno, che meriterebbe davvero più attenzione.
      Per fortuna lui non ha dimenticato la sua gente.

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  5. Sottoscrivo quanto detto prima da Silvia: ancora una volta mi sveli cose belle che ignoravo. Mi piaceva Aznavour ma non conoscevo affatto il suo splendido profilo umano, sociale e politico. Sei preziosa! Un abbraccio.

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    1. Grazie Maria, è bello quando il successo viene impiegato per aiutare chi più ne ha bisogno e soprattutto per rafforzare le proprie radici, il legame con la propria terra. Sono grandi esempi, capisco perché sia stato proclamato Eroe nazionale dell’Armenia. Una tragedia dimenticata come dice Cavaliere.
      Un grande abbraccio anche a te.

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  6. Come ho potuto perdermi questo post quando lo pubblicasti la prima volta??????? Santa, giuro, il bene mi commuove al punto che, davvero, piangerei come una bambina, abbracciando chiunque sappia aprire le braccia (certa che tu lo sappia fare). Questa storia di Aznavour non la conoscevo per nulla o l'avevo completamente dimenticata (che mancanza da parte mia!). Conoscevo Aznavour per le sue canzoni sentite nei dischi comprati da mia madre e basta! Anche il programma della Gabanelli mi ero perduta! Scusami e grazie per le lacrime di commozione e per il trasporto ... d'amore che ho sentito per quest'uomo tanto generoso :)*

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    1. Ma che "bella" sei Matilda.
      Davanti ai sentimenti mi trovi sempre a braccia aperte, c'è tanta avarizia in giro.
      Ho fatto bene a ripubblicarlo, mi era venuto il sospetto che non lo avessi letto :D :D :D
      Quando vidi la puntata di Report ho avuto la tua stessa reazione, mi sono commossa.
      Quando si dice "bravo e buono" (ma si dice?)
      Auguriamogli di mantenersi così per ancora molti anni, per l'Armenia e per regalarci questa commozione che ci fa sentire vivi.
      E anche per la musica, anche se pare questo sia il suo ultimo tour mondiale,il saluto al suo pubblico. Ti abbraccio con tanto calore.

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  7. Mai sentito nominare Aznavour. Quindi, Santa, il tuo blog per me è prezioso, i tuoi post sono come un documentario, e a me i documentari sono sempre piaciuti, da quest'anno mi piacciono anche i docu-film, e mi piacciono moltissimo i tuoi docu-post ;)
    Grazie!

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    1. Ma è sensazionale Elle, scoprire Aznavour qui... e vai con lo scoop :D
      Grazie Elle per le tue parole, anche se "posto" oramai poco, (spero un giorno arrivino tempi più buoni), mi aiuta sapere che le mie parole hanno un senso...
      In palude con Aznavour, adesso qualche pezzo dovrai ascoltarlo ;)
      Un omaggio al suo impegno umanitario.
      Chissà magari diventi una sua fan :)

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    2. Ma è sensazionale Elle, scoprire Aznavour qui... e vai con lo scoop :D
      Grazie Elle per le tue parole, anche se "posto" oramai poco, (spero un giorno arrivino tempi più buoni), mi aiuta sapere che le mie parole hanno un senso...
      In palude con Aznavour, adesso qualche pezzo dovrai ascoltarlo ;)
      Un omaggio al suo impegno umanitario.
      Chissà magari diventi una sua fan :)

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