mercoledì 27 gennaio 2016

Roma copre le statue per la visita di Rohani. Tutti pronti per la crociata contro le coppie "gay". Io nasco nuda e sto con la famiglia felice. Quasi un anno fa raccontavo della casa editrice Lo Stampatello.


Non ci posso credere! Si sono abbassati per un attimo i riflettori sulla manifestazione del 23 scorso che ha richiamato in tutte le piazze italiane l'attenzione sui diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender, in una parola LGBTQIIAA, delle famiglie omogenitoriali e dei loro figli, per puntare l'attenzione, tutta l'attenzione, e sono strilli, urlano infatti da tutte le parti, sulla decisione di coprire (im-burqa-re) in Campidoglio tutte le statue "nude". 

In occasione della visita del presidente iraniano Hassan Rohani in Italia, le statue di nudi dei Musei Capitolini sono state interamente coperte da pannelli.
La copertura, scrivono un po' dappertutto, "sarebbe stata decisa come forma di rispetto alla cultura e sensibilità iraniana."



A sinistra la Venere Capitolina, e a destra la statua coperta © Copyright ANSA 

Così, senza neanche bisogno della macchina del tempo, in un batter d'occhio ci siamo fiondati (e alla fionda saremmo dovuti restare, senza l'invenzione della ruota) verso la fine del 1500, quando si decise che i nudi "scandalosi" del Giudizio Universale nella Cappella Sistina andavano coperti.
Daniele da Volterra, soprannominato il Braghettone, venne incaricato di mettere "le braghe" ai santi.


Particolare del Giudizio Universale dopo la censura del 1564

Sono logorroica e ripetitiva, ma una cosa è certa, stiamo regredendo. Abbiamo accesso all'informazione, allo studio, ai mezzi di trasporto, possiamo viaggiare, conoscere, siaaaaaaaamo "social" e siamo idioti e gli idioti si moltiplicano più degli intelligenti. 
Magari non tutti state seguendo l'allarme lanciato proprio in questo periodo sulla legge 194 e il ritorno all'aborto clandestino che ci fa ripiombare agli anni '70. 
Si torna a morire d'aborto e rifioriscono le cliniche clandestine. Un bel passo avanti!

Foto storica archivio l'Unità

Potrei scrivere per ore, ma di solito in casa si dice: Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire e peggior cieco di chi non vuol vedere!
Io temo la censura, temo chi finge di non vedere la realtà, chi fonda il proprio pensiero sulle idee altrui senza constatare, conoscere, temo chi non muta opinione, chi non ammette di avere torto, di aver sbagliato. Temo i bigotti, le ipocrisie, i pregiudizi e anche chi mi dice che è tutto facile. 
Ma ancora di più temo l'ignoranza, mi terrorizza
Avrei voluto che questo sfogo rientrasse tutto nel titolo, ma già mi avvicino in quanto a titoli a Lina Wertmüller (solo per la lunghezza intendiamoci, magari per altro). Perché c'è davvero poco da dire più di quanto non sia stato detto da menti ben più illuminate della mia.
 La nostra sta rischiando di diventare la società più informata che mai sia morta di ignoranza.  (Rubén Blades)



Vi lascio con la lettura di un post che ho scritto nel marzo 2015 per la Bottega del Barbieri (qui)
Lo riprendo per darvi una buona notizia, la campagna crowdfunding della casa editrice "Lo Stampatello",  per pubblicare 2 nuovi libri “La carta dei diritti delle femmine e dei maschi”, è stata nel frattempo finanziata (qui), la situazione generale è sempre la stessa, ma non stanchiamoci mai di ripetere e portare avanti messaggi o come in questo caso progetti per, non dico distruggere, ma quantomeno scalfire tutte le ignoranze.


Buona lettura.
«Lo Stampatello nasce per colmare un vuoto nell’editoria infantile, quello rappresentato dalle famiglie in cui i genitori sono due donne o due uomini che si amano. Sono sempre di più i figli di coppie omosessuali in Italia ed è fondamentale per ogni bambino specchiarsi nei racconti e nei libri illustrati….»
Si presenta con queste parole la casa editrice Lo Stampatello (qui), fondata nel 2011 da Francesca Pardi e dalla sua compagna Maria Silvia Fiengo, una coppia in amore e nel lavoro che ha voluto con grande coraggio e passione creare all’interno dell’editoria uno spazio per raccontare ai bambini la famiglia, quella che raramente viene raccontata, la famiglia delle coppie omosessuali, quella con un solo genitore, adottiva, allargata, tradizionale.
I bambini vivono, vedono, ascoltano, soffrono, chiedono, non sono né ciechi, né sordi, a differenza degli adulti e Lo Stampatello con i suoi racconti, le bellissime illustrazioni, li prende per mano e racconta loro  la bellezza della diversità, la bellezza dell’amore.
Lo fanno con grande attenzione e amorevole cura, come nella storia di “Piccolo uovo” di Francesca Pardi e Altan (Casa editrice Lo Stampatello), miglior libro 0/6 anni al premio Andersen 2012.
Un viaggio,  quello di “uovo” per raccontare ai bambini la famiglia “gay” e tutte le famiglie possibili,   spiegando come ognuna di queste possa essere un luogo meraviglioso in cui crescere. E la giuria ha compreso l’importanza e la necessità di “Piccolo uovo” come si può leggere nella motivazione al premio: “Per averci dato, attraverso un piccolo libro semplice e gentile, una rappresentazione precisa e poetica delle tante possibili famiglie. Per aver trattato con intelligenza e passione civile un tema forte e urgente. Per aver trovato le parole e le bellissime tavole di Altan per raccontarlo ai lettori più piccoli.”
Lo Stampatello oggi è in difficoltà, insieme alla maggior parte delle piccole e medie case editrici italiane, difficoltà economiche che non consentono di portare a termine alcune coinvolgenti e stimolanti pubblicazioni.
Da qui l’appello, non mi piace la parola appello è un’invocazione, richiama al diritto, LO RISCRIVO: L’invito – invito è una parola che mi piace mi ricorda le feste e soprattutto ha il buon sapore della partecipazione. Ecco: l’invito a sostenere i loro progetti, a condividere e dare vita ai loro libri che altrimenti non potrebbero essere stampati.
Qui non si tratta solo di stampare un libro, ma di promuovere un’idea di benessere e di formazione che va non solo ad arricchire il panorama editoriale e soprattutto chi legge, ma fa si che i lettori diventino anche promotori di una nuova società felice, aperta, matura e consapevole.
Lo Stampatello ha lanciato la campagna crowdfunding (qui) per raccogliere i soldi che mancano, grazie alle donazioni dei sostenitori, per pubblicare 2 nuovi libri “La carta dei diritti delle femmine e dei maschi”.
Hanno “comprato i diritti di questi due meravigliosi libri per bambini”, scrivono,  “che parlano del diritto alla libertà di essere se stessi. Aiutateci a pubblicarli, ne riceverete uno (o entrambi) fresco di stampa e porterete qualcosa di bello nelle librerie per le generazioni future. Ci sono libri che DEVONO essere pubblicati, anche se non sono una grande operazione commerciale, e a nostro avviso questi sono fra quelli”.
Maria Silvia Fiengo aggiunge: «Date un’occhiata alle illustrazione, sono bellissime!» (sempre qui)
I libri illustrati per bambini della casa editrice Lo Stampatello  sono tutti “bellissimi”, il loro è un impegno continuo a pubblicare novità italiane e straniere, americane, giapponesi, inglesi, prestando un’attenzione altissima alle copertine ed al contenuto, frutto di uno stretto contatto tra l’editore e gli illustratori. Il loro catalogo, hanno pubblicato mediamente 4 novità all’anno, è la prova autentica del loro lavoro (qui). Se la differenza fa la differenza Francesca e Silvia sono una vera forza. Passate parola per andare lontano!



Sostenere Lo Stampatello è una risposta forte alla disinformazione e all’oscurantismo che vorrebbe non si spiegasse e parlasse di nulla, diceva Socrate: « Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l’ignoranza.».
Pare sia diventato virale, in questi giorni, uno spot lanciato da ProVita in difesa dei valori della famiglia e del “genere”, per vietare nelle scuole l’ “ideologia gender”, una petizione la loro sull’educazione sessuale e affettiva. Spero che i primi a sentirsi offesi dal risibile spot, siano gli insegnanti e soprattutto le scuole, fonte da sempre di educazione e soprattutto dispensatrici di cultura. Nel sito ProVita lo slogan è ben evidenziato: “La Famiglia che genera, educa e custodisce la Vita fino alla sua fine naturale, è oggi sotto attacco.” dimostrando di non conoscere l’esistenza delle famiglie. Qualcuno un giorno disse: «I figli non nascono dal ventre, ma dal cuore!»: ecco anche le famiglie non nascono solo da un contratto o dalla morale o da costumi sociali, ma sono soprattutto e dovrebbero essere profondamente frutto di SENTIMENTI, nascere dal cuore; e chi si definisce ProVita se non accoglie questo concetto, non ha chiaro neanche quello di Vita, se non nel significato più meccanico e svilente del termine.
Ecco allora un esempio di famiglia felice, perché se è vero che: 
“tutte le famiglie felici si somigliano”
quella di Francesca Pardi e Maria Silvia Fiengo è uguale alle altre famiglie felici. Non ci sono racconti : solo un’immagine, tutto racchiuso in uno scatto e la coinvolgente lettera che Francesca Pardi ha indirizzato a Papa Francesco.
“In nulla crediamo così fermamente quanto in ciò che meno conosciamo.” (De Montaigne)

La famiglia Fiengo-Pardi

«Caro Papa Francesco,
Le scrivo per due ragioni: la prima è che Lei è la più alta autorità della Religione Cattolica, a cui fanno riferimento molti politici insieme a milioni di cittadini italiani, la seconda è che penso che Lei sia una brava persona.
Ho 48 anni, 4 figli, sono mamma da 11 anni, innamorata da 20 della stessa persona con cui ho costruito la mia famiglia, e omosessuale da 30. Io e Maria ci siamo sposate in Spagna l’anno scorso.
I nostri bambini, una femmina e tre maschi, sono nati con l’aiuto dell’inseminazione eterologa all’estero.
Viviamo serenamente nel nostro contesto sociale, ma sono ormai anni che in tv, sui giornali o sul web veniamo trattate con disprezzo o peggio insultate, insieme ai nostri figli – a volte con odio, altre col sorriso – da persone che impugnano il vessillo della Religione Cattolica e sostengono che non facciamo parte del disegno divino.
Con tutta sincerità posso raccontarle quanto il nostro nucleo familiare incarni i valori della famiglia, del sostegno reciproco, della dedizione ai figli, della fedeltà coniugale. La invito a venirci a trovare per verificare di persona.
Siamo state paragonate alle più orrende situazioni di degrado famigliare, sono state lanciate maledizioni sui nostri figli destinandoli a infelicità certa, come una strega cattiva che si affaccia sulla loro culla.
Siamo state accusate di tutto senza mai aver fatto nulla in nome di un ordine naturale che violeremmo, ma quante defezioni a quest’ordine naturale vengono serenamente accettate ogni giorno dagli esseri umani che volano in aereo, si curano e lavorano con un computer?
Pensavo che la vostra fosse una religione guidata da un messaggio evangelico di accoglienza e amore, così mi hanno insegnato a catechismo quand’ero piccola.
Io non credo in Dio, non per principio ma perché – come il catechismo insegna – la fede non è una scelta, o c’è o non c’è (un po’ come l’omosessualità) ma rispetto chi ci crede e festeggio il Natale coi miei figli perché mi piace la storia di quel bambino buono più di tutti gli altri venuto per salvare il mondo. Anche Lei pensa che sono le persone come me, mia moglie e i miei figli, frutto del nostro amore, ciò da cui il mondo va salvato?
Se non lo pensa, dica qualcosa a chi non vuole darci dignità di esistere così come siamo, a chi ci vuole fuori dal disegno di Dio.
Se il vostro Dio esiste, se è la vita che ci comprende tutti, sono certa che ha un posto nel mondo anche per noi e per i nostri figli, nuove famiglie di un mondo che cambia ma deve restare un mondo buono. Meglio accettare un cambiamento e ritrovarvi i valori di un tempo, o rifiutare questo cambiamento e in nome di quei valori – tradendoli tutti – cercare di cancellare le nostre vite, che sono strutturate, belle, reali, sane?
Venga a trovarci alla festa delle Famiglie Arcobaleno a Firenze, parli con noi, ci guardi: non ci meritiamo di essere cancellati né dalla religione né dalle leggi, siamo il frutto di questa vita, e la vita è bella, anche per noi.
PorgendoLe i miei saluti sinceri.
Francesca Pardi »


  • Le immagini in questo post sono presenti solo a scopo illustrativo. Copyright dei rispettivi aventi diritto che ringrazio. 

34 commenti :

  1. Interessantissimo articolo. Va da sé, sono d'accordo su tutto quanto dici a proposito di follie comportamental-politiche italiane. Il bello è che non si trova il colpevole della censura operata sui nudi delle statue classiche!! La Sovrintendenza ha declinato ogni responsabilità e ha invece detto di cercare a Palazzo Chigi, Il premier e il suo ministro alla Cultura si dichiarano esterrefatti! Chi sarà? Io no. Ti ringrazio tantissimo per le informazioni sulla casa editrice nata da un'idea assolutamente necessaria. Grazie davvero.

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    1. Mi fa piace che condividi, a volte gli sfoghi non sono ben articolati. Quello che più fa paura è l'oscurantismo a cui certe azioni portano, tutte insieme. L'impacchettare le statue diventa solo simbolico. La mancanza di rispetto per quanti si sono sacrificati per la libertà di pensiero e le libertà civili.
      Avevo bisogno di una buona notizia e quella della Casa Editrice Lo Stampatello lo è.
      Un caro saluto Matilda. Baci

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  2. Ma è una notizia vera, quella della copertura dei nudi? Noddai!

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    1. Mi sono rifatta a notizie Ansa e ovviamente altre verifiche, c'è chi le braghe le mette e chi le cala ;)
      Ciao Alli

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  3. Grazie Santa per questo bel post.
    Oggi la civiltà deve decidersi e attraversare la barriera di paura da cui si lascia assediare. Sessuofobia e omofobia accecano la vista di molti.

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    1. Buonasera Vera, grazie a te di esserci. Mi fa piacere perché a volte quando si toccano argomenti spinosi, che dovrebbero essere "normali", ci si sente soli.
      Di cose "anormali" ne abbiamo a bizzeffe ma stranamente non si scandalizza più di tanto la massa critica... Ciao a presto.

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    2. Santa, mi sono permessa di ripublicare in un commento sul mio blog due link a questo tuo post, spero non ti dispiaccia.

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    3. No Vera, i confronti sono sempre interessanti. Vedo che UnUomo InCammino è già intervenuto. Ho scritto anche sul tuo post, ma la connessione l'ha rigettato... poi ritento :)

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  4. Grazie davvero per questo post. L'italia è il paese dei gamberi.... purtroppo. Ti abbraccio. Fatti sentire, anzi, fatti leggere ;-)

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    1. Ho fatto ben poco, grazie a te per essere qui.
      Cercherò di scrivere con più costanza, purtroppo ho una situazione non facile. È bello sapere che c'è chi "vuole leggermi", anzi fa bene. Grazie ancora e un abbraccio anche a te :**

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  5. Intanto sono indignata per quello che è successo con Rohani: è l'Italietta di sempre. Abbiamo detto qualcosa per l'assenza dei diritti civili in Iran e per l'uso dissennato e disinvolto che in quel paese viene fatto della pena capitale?

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    1. Cara Maria mi rifaccio al tuo post (la connessione non mi ha consentito il commento, poi torno) non ci resta che leggere e parlare di libri che amiamo :)
      I libri diventeranno il nostro "bene rifugio", per usare un termine caro al mercato.
      Qui c'è da indignarsi di continuo, questa l'ho riportata come fatto di costume (sintomatico, no?!!).
      Buona domenica :**

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    2. Cara Santa, con la tua sensibilità intelligente hai "colto" una mia scelta: non parlo di politica o di attualità non perchè non avrei cosa dire, ma perchè ho la sensazione che non serva. Penso che che ci sia la necessità di rifondare le basi di tante scelte, di ripartire da qualcosa di più profondo; magari - dici bene - ripartendo dai "beni rifugio" che sono i libri. Un abbraccio.

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  6. Come al solito ti espandi in vastità e profondità, e condivido tutto quello che dici. Ha ragione Alli: la storia delle statue sembrava uno scherzo!

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    1. Grazie Silvia vorrei davvero toccare in profondità, non certo imitando i ns rappresentanti che di profondità se ne intendono, toccano ogni fondo possibile, questa delle statue è solo una quisquiglia direbbe Totò

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  7. la famiglia naturale?
    mah.
    Allora, la base e' naturale e per fare un homo ci vogliono una femmina di homo ed un maschio di homo.

    Poi su questa base si monta la cultura.
    Allora le due femmine Fiegno - Pardi che hanno travalicato la natura hanno usato la cultura per trovare un inseminatore o il suo sperma che assecondasse le loro "esigenze culturali".
    Solo che la cultura e' a sua volta non cosi' manipolabile.
    Ad esempio ce'e' l'ecologia che osserva che in un mondo patologicamente sovrappopolato e con 80M in piu' di homo ad ogni anno, mettersi a "produrre" altri quattro homo (le due signore raddoppiano in un solo passaggio) e' un atto eco-criminale.
    C'e' l'etica e pure quella che osserva che pure coloro fabbricati per ego altrui possano avere dei diritti e che non siano conciliabili con quelli presunti egoici dei loro fabbricatori.

    Quindi se si usa la cultura per smentire la biologia, si prende atto che la cultura non e' manipolabile per il proprio dirittismo e che la cultura e' articolata nello smontare alcune credenze, comprese quelle delle robe arcobaleno.
    Se c'e' una degenerazione peggiore della coppia monogamica esclusiva eterosessuale e' proprio la coppia monogamica esclusiva qualsiasicososessuale.

    Le persone si creano delle credenze, dei sistemi di presunti valori e poi se la raccontano tra di loro.
    Mah.

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    1. Benvenuto UnUomo.InCammino, mi permetto una citazione dal "tuo"(se posso) blog:"Lo zio osservava che tanto siamo abituati al dolore [, al degrado, al brutto] tanto siamo inermi rispetto al piacere, tanto che esso destabilizza."
      Questo per chiarire un mio punto di vista:io nasco nuda e sto con la famiglia felice.
      La discussione sulle scelte, l'etica, la morale ecc., temi che possono sfociare facilmente nella polemica, l'avrei fatta su un altro argomento: la polis, le scelte suicide del governo, l'assenza di scelte del governo, la crisi in cui mi trovo e si trovano milioni di persone.
      Nessuno vuole smentire niente, in natura esiste la diversità punto e non per il semplice fatto che siamo dotati di parola dobbiamo sempre farneticare.
      Ti faccio l'esempio dell'aborto: esiste ed è sempre esistito. Preferisco che siano degli ospedali a praticarlo piuttosto che dei "praticoni". Se tu sei un uomo in cammino le saprai meglio di me queste cose.
      Non mi dilungo potrei farti un elenco infinito.
      Mettiamola così, credo al diritto alla felicità.
      E mi piace essere informata, sapere, conoscere. Mi ha fatto piacere condividere l'esperienza di questa famiglia e della casa editrice Lo Stampatello perché in modo disteso racconta di altre vite.
      E poi come diceva Groucho Marx:«In fondo ad ogni credenza c'è una verità. In fondo ad ogni salotto c'è una credenza. Questo dimostra inconfutabilmente che i salotti esistono.»
      Grazie del contributo, buona domenica.

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    2. > In natura esiste la diversità punto
      La diversità della Natura NON è la "diversita" (che significa ugualismo di prendere il tutto e il suo contrario, metterli insieme e frullarli).

      Se prendi i colori e li frulli (natura) hai la luce bianca.
      Se prendi i colori artificiali (cultura) e li frulli ottieni un grigio grigiastro.

      Per i motivi sopra considero questa cosofamiglia un problema in più, non una soluzione.

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    3. Buongiorno Uomo.InCammino, spero che tu abbia voglia di leggere più nel profondo, se ci fermiamo alla superficie delle parole rischiamo di fare polemiche senza confronto, il blog è un fantastico spazio di condivisione e confronto anche di sentire diversi, ma non è possibile scrivere trattati sull'argomento. Scrivo questo per correttezza, per non cadere nella trappola delle "facilonerie".
      -Il problema "cosofamiglia" è una costruzione.
      -Quando dico: >In natura esiste la diversità, intendo che se osservi il mondo animale/vegetale/minerale ti accorgerai che esistono varietà e specie diverse, ugualmente copresenti in uno stesso ecosistema.
      -I pesci falco ad esempio cambiano sesso con estrema disinvoltura, altri nel corso della loro esistenza lo cambiano in modo irreversibile;
      -i bonobo, pur appartenendo agli scimpanzè se ne discostano hanno una struttura matriarcale e praticano sesso ricreativo, non solo a fini riproduttivi e, come diremmo noi, anche sesso omosessuale e pare, secondo alcuni studiosi, che questo "costume sessuale" stia alla base di un sistema di pacifica convivenza all'interno del gruppo.
      Queste specie non vivono isolate coesistono in determinate aree geografiche insieme ad altre specie, interagiscono tra loro e con l'ambiente e ne costituiscono il sistema.
      Detto questo, in un sistema aperto ed evoluto si può interagire con gli altri diversi da noi, superando costruzioni e "invenzioni" (i genocidi non sarebbero mai avvenuti) e lasciando spazio alla sfera privata (sesso, religione ecc.) che non deve/dovrebbe travalicare i confini del proprio sentire. Nasce poi l'esigenza di regolare alcuni istituti, visto che ci fondiamo sui contratti, di diritto civile, come il matrimonio, l'adozione ecc. Se due uomini o due donne si sposano/adottano/procreano non ledono niente e nessuno, tanto meno vanno a minare in alcun modo un sistema che si basa sull'interazione tra esseri diversi.
      Credo che esistano problemi reali per cui sarebbe necessario scendere in piazza per i "day": lavoro, ridistribuzione della ricchezza, guerre, analfabetismo funzionale, migrazioni, povertà, cibo.
      Ne abbiamo davvero di problemi e anche gravi che necessitano della cooperazione di tutte e tutti: giovani, vecchi, femmine, maschi, trans, omo, bianchi, neri, gialli, religiosi, atei, monoteisti e politeisti.
      E con questo rischio la "faciloneria", esistono istanze serie che vanno risolte in senso alla società, razzismo, omofobia, femminicidio, divario sociale, immigrati, ma a volte ci inventiamo i problemi di sana pianta. Grazie per la chiacchierata. Buona serata e a presto

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    4. > ti accorgerai che esistono varietà e specie diverse, ugualmente copresenti in uno stesso ecosistema.

      Manca metà della verità.
      Uno dei fattori più gravi noti negli studi sui collasso, compreso quello ecologico, lecocidio globale in implementazione (potrei citare un tot di fonti) è proprio la diffusione, la globalizzazione di xenospecie.

      Quindi la frase completa diventa

      Varietà e specie diverse, ugualmente copresenti in uno stesso ecosistema, locale ben contraddistinto e non comunicante con altri (non globalizzato).

      Poi arriva la "cultura" e porta alcuni semi di alianto dalla cina all'Europa, le migrazioni di massa che portano decine di milioni di questi addosso a quelli, arriva il furbo che vuole aumentare la dimensione dei marroni, porta piante di cultivar cinesi di castagno qui e con esso la (impropriamente detta) "vespa cinese" eccetera eccetera.

      In natura esistono ampi comportamenti sessuali.
      Ma se prendi la Natura, non esistono fecondazioni in vitro, uteri in affitto etc., semplicemente non esistono genitori omosessuali.
      Ma non sono io che la metto sul "natura" vs. "cultura".
      Dico che se prendi un paradigma naturale, ecologico, lo prendi tutto, non sono per quello che fa comodo.
      Idem per un paradigma "culturalista".

      Due uomini o due donne proprio non possono procreare. Quindi nel momento in cui "culturalizzano" l'atto abbandonano il piano naturale.
      Quindi entrano in quello culturale e in quello culturale ci sono i "diritti" delle donne a non essere reificate a macchine incubatrici-fattrici, i "diritti" dei bambini al maschile e femminile, come scrivevo a casa mia.
      Non esistono i diritti.
      Ma supposto di accettare la provocazione dirittista sulla loro esistenza, allora si prendono i diritti anche "degli altri", quelli che non possono essere violati, o sacri o [il gergo dirittista-moralista qui è ricco].

      > della cooperazione
      Cooperazione per fare cosa?
      Il fare, la cooperazione, il progresso, non sono valori in sé.
      Fare disastri? Progredire nell'aggravamento? cooperazione disetica?

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    5. > alianto
      -> ailanto

      Errori, refusi, scusate.

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    6. Sacrosanto diritto di replica, non so se da ascrivere al positivismo, al giusnaturalismo, al relativismo. So solo che bisogna fare molta attenzione a non diventare difensori di torti...
      Per chiudere: possiamo coesistere sul web anche se la pensiamo in maniera difforme. Saluti

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  8. Io avevo capito che le statue fossero state coperte su richiesta del visitatore, invece ho letto ieri della protesta di blogger e giovani persiani, che lascia pensare che sia stata un'iniziativa italiana, ovvero la solita figura di merda: http://www.corriere.it/esteri/16_gennaio_28/rouhani-roma-statue-nudi-polemiche-social-4353d012-c534-11e5-9850-7f16b4fde305.shtml

    Insomma, consoliamoci con le belle notizie per bambini, perché con gli adulti sembra non esserci speranza... siamo alle solite con la 194, cosa possiamo fare? Ho letto di questa lettera: http://www.vitadidonna.it/news/diritti/5528-aborto-clandestino-il-governo-punisce-le-donne-lorenzin-non-puo-tacere.html

    Ciao cara Santa, si salvi chi può.

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    1. Devo risponderti con le tue stesse parole Elle: Consoliamoci con i bambini.
      Hai fatto bene ad inserire i due link, mi viene da usare il termine "insipienti", ecco: incapaci di conoscere e intellettualmente sordi.
      Gli insipienti sono pericolosi, non tanto per se stessi, quanto per gli altri.
      Parliamone, è l'unico strumento che abbiamo Elle.
      Ti auguro una serena domenica :**

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  9. - non nutro un grande amore per la famiglia anche se giro sempre intorno alla famiglia ma i divieti sull'amore mi fanno abbastanza incazzare.

    - su Rohani, questa vicenda delle statue è sintomatica della sottomissione, anche solo psicologica, di molte persone però forse tutta questa questione è di minore importanza rispetto alla schifezza del regime iraniano. ecco, forse, con le statue l'Italia, per motivi puramente economici, si è resa nuovamente complice con una vera e propria dittatura assassina.

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    1. A fronte delle mie lungaggini hai sintetizzato tutto in poche battute And ;)
      Provo a fare il riassunto
      - Si ami chi può
      - Non ci resta che piangere
      Un abbraccio però te lo do per intero, lungo lungo.

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  10. Guarda SANTA in questo periodo tra una storia e l'altra mi sembra proprio di vivere in un teatrino di burattini, peccato che questa figura divertente per i bimbi , spetta di farla noi di fronte agli adulti di tutto il mondo..
    Le statue vestite, l'aborto, le famiglie gay, e tutto il resto..ma in che anno siamo..Forse io non ricordo bene, ma siamo "Ritorno al passato" di sicuro non sbaglio..
    Un bacio grande !

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    1. Buongiorno Nella, visto che non riesco e non so in che tempistica riuscirò a curare "il poeta della domenica", mi servo dei versi di Foscolo:«... e involve Tutte cose l’obblio nella sua notte...»
      Mettiamola così: è calato il buio. Non smettiamo però di tenere i lumini accesi cara Nella.
      Un abbraccio grande e buona domenica

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  11. Purtroppo in Italia l'ignoranza regna!
    Serena notte.

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    1. Non solo Cavaliere, a me sembra che venga gettata di continuo sabbia agli occhi per distrarci da cose ben più gravi... mah!!!
      Buona domenica :**

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    2. Come si permette il mio blog di rigrttare un commento senza dirmi nulla ! :O
      Insisti e fammi sapere se continua a fare le bizze. sul mio profilo trovi la mia mail, se qualcosa non funziona mandami il commento tramite mail e io lo pubblico

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    3. Non è ignoranza.
      Come osservava Sartre, è malafede.

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    4. Uomo in cammino, non essendo mio costume sostituirmi agli altri nella risposta, mi pare che tu abbia chiarito il tuo punto di vista ampiamente. Saluti

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