giovedì 14 gennaio 2016

Cronache da Gotham. Per scoprire una città bisogna partire da chi la vive: Bluocean di Francesco Scarpino + Pensando Meridiano



Eccomi ancora qua: Buon inizio Anno e che Buono sia! 

Al di là del Buono e del Cattivo, c’è anche il Brutto (qualcosa a metà strada tra  Friedrich Nietzsche e Sergio Leone), e nel 2015 mi hanno accompagnata entrambi; mi piacerebbe fare fuori il Brutto e il Cattivo, ma non ho né strumenti, né poteri; sul futuro non ho i doni della preveggenza (che poi pensando a Cassandra non mi crederei io stessa), per cui "siamo qui ed ora" e ancora tutti insieme appassionatamente (niente a che vedere con il musical, direi uno stare insieme più alla Lina Wertmüller).

E come ben sapete, tutt’e quattro (a dire il vero il Buono non si vede ancora) ci siamo trasferiti, anzi ritrasferiti, a Gotham. Per la precisione mi trovo qui da circa 1800 ore.



Panorama (veduta di Gotham) - Danilo Emo ph

Gotham? Superman nel vederla non ha potuto fare a meno di dire: «È come se qualcuno avesse costruito un incubo di metallo e pietra.»

Perché arricciate il naso? Cristo si sarà pure fermato a Eboli, Superman però è andato oltre.

Qui il metallo spunta dai pilastri, i pipistrelli svolazzano davanti al mio balcone, di Batman però nemmeno l’ombra, sarà con il Buono a pianificare qualche strategia, sperèmm!
E non vi dico altro, chi mi segue (è perduto!) lo sa già dove mi trovo, gli altri tirino (non pietre, basta!) a indovinare.


Lungomare 04 dicembre 2015, cortesia dalla pagina di Francesco Bluocean Scarpino

Che poi a pensarci bene, ma proprio bene, non importa molto indovinare la città, alla resa dei conti è chi vive e abita la città che la fa, la modella, la struttura, la destruttura, l’affossa o la innalza, insomma la costruisce o come piace pensare a me: la mangia (in alcuni casi non c’è metafora)!

Si, mi piace pensare alla città come ad una cucina.


The Sims 4 Cucina Perfetta

Di questa cucina ora siamo strumenti, ora pietanze, ora commensali, ora cuochi, ora camerieri e aiuti e prodotti e ospiti e padroni di casa, possiamo essere tradizione o innovazione, pasta fatta in casa o cucina molecolare, mangiamo o veniamo mangiati, cuciniamo o veniamo cucinati,  frugali o luculliani, puliti o sporchi, ordinati o caotici. Ognuno ha la cucina che si merita.


Scena tratta da "I Nuovi Mostri Hostaria, 1977" con Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi

Gotham non fa eccezione, e chi sostiene di non cucinare qui: sbaglia!, perché in un modo o nell’altro finisce in cucina: cotto e mangiato o cuoce e mangia. Comunque parlare delle città è cosa assai difficile, troppi possessivi da considerare: cosa mia, cosa tua, cosa loro, cosa vostra e cosa... nostra; con tutte le varianti del caso o della cosa.

Mi piace però parlarvi di chi la vive, non la abita, raccontarvi di questi miei incontri. Micro storie che s’incrociano e si raccontano da sole e mi costruiscono la città o quantomeno pezzi di questa città.

Il 30 dicembre dello scorso anno, perché il 2015 è già lo scorso anno (anche se me lo sento ancora tutto addosso), vi ho raccontato della mia visita al Museo in “Capodanno e dintorni: L'Olimpo degli dei e le renne lapponi…”  qui, spero ci siate andati anche voi, due mostre di sicuro interesse.

La prima.

“Olimpo. Dei ed eroi nel mondo greco”, che sarà visitabile fino al 31 marzo 2016 (non perdetevela), realizzata con il supporto del Consiglio Regionale della Calabria, nasce da una collaborazione tra il Museo archeologico, il  MiBACT, l’Università degli Studi di Foggia e l’Università degli Studi di Sassari.




La mostra è stata curata dal direttore del Museo, Carmelo Malacrino, da Riccardo Di Cesare dell’Università degli Studi di Foggia e da Giovanni Marginesu dell’Università degli Studi di Sassari, insieme a un gruppo di giovani archeologi Michele Bracone, Maddalena F. Giagnotti, Federica Mirabella e Giuseppe Pippo e dai grafici e videomaker Antonio Popone e Danilo Emo.

La seconda (non per importanza, ma per ordine cronologico).

“SAMI Walking with reindeer” di  Erika Larsen è stata prodotta e curata da Bluocean.

SAMI Walking with reindeer, foto di Salvatore Dato

Devo fare una premessa prima di proseguire, per farvi capire il mio punto di vista, il perché di questo racconto, userò nientepopòdimenoche il testo dell’enciclopedia Treccani:

[…] “Le mostre sono certamente il teatro dove l’intreccio tra opera d’arte, artista, curatore (o direttore scientifico), pubblico, contesto espositivo e mercato produce i suoi effetti più significativi in materia di promozione dell’artista, di politica culturale e naturalmente di valore (economico ed estetico) dell’arte stessa.
…  L’esposizione è d’altronde il medium storicamente più dinamico ed efficace tra quelli attraverso cui l’arte arriva a noi”  qui

Forse non ci rendiamo conto di quanto sia importante una mostra, di quello che può dirci, del dove siamo e verso dove stiamo andando. È proprio in questa chiave di lettura che diventa importante chi costruisce questo ponte.
Sono questi costruttori che mi fanno dire: si può fare, si deve fare e mi proietto anch’io a domani (altrimenti mi sarebbe impossibile), con tutte le difficoltà dentro, perché ci sono luoghi più difficili di altri, non-luoghi il più delle volte!

Vi suonerà strano (quando si dice: che combinazione!), ma in questi giorni ho avuto il piacere di ascoltare il fondatore di Bluocean, Francesco Scarpino, l’ho ascoltato porre l’accento sul rispetto che si dovrebbe avere per se stessi, far si che prima noi e di conseguenza gli altri abbiano rispetto per il nostro tempo, bisogna che si paghi la competenza, la qualità di un professionista, il suo impegno. E raccontare la crescita di Bluocean fino al riconoscimento da parte del National Geographic 



Bluocean's Workshop 2016

Bluocean è infatti partner ufficiale di National Geographic, promuove cultura e lo fa a livello internazionale,  la produzione di eventi e manifestazioni culturali è solo una parte delle attività della società amministrata da Scarpino qui

Francesco Scarpino e Bluocean hanno deciso di “fare” cultura in questa città, tra le ultime per qualità della vita, con tutte le complicazioni che questo presenta, anche spostarsi ad esempio diventa molto costoso, soprattutto quando si ha una società di respiro internazionale.

Forse pochi di voi sanno, io tra questi (ora ho colmato), che il Bluocean's Workshop, tenuto dai nomi più illustri della fotografia contemporanea, è uno degli appuntamenti più attesi e ambito nella formazione fotografica, non solo in Italia.

E a proposito di fotografia, sto seguendo le interessanti lezioni di Fotoracconto e Videomaking tenute dall’architetto Alessia Palermiti e dal fotografo e videomaker Danilo Emo, avete incontrato il suo nome tra i giovani curatori della mostra “Olimpo. Dei ed eroi nel mondo greco”.


Alessia Palermiti e Danilo Emo - foto cortesia Pensando Meridiano 

Alessia e Danilo sono parte viva e pulsante di Pensando Meridiano, lei membro del Consiglio Direttivo, lui Vice Presidente, un’associazione di 35enni che mettendo in ombra il lato oscuro di Gotham fa Cultura Sostenibile, Innovazione e Coesione Sociale, per ora date un’occhiata qui (date pure per scontato che ne riparleremo a fondo)


La professoressa Consuelo Nava e Giuseppe Mangano Presidente di Pensando Meridiano

Un assaggio:
-Reaction City è un docufilm, nato dalla volontà di Pensando Meridiano e dell’architetto e docente universitario Consuelo Nava, mentore e socia fondatrice onoraria dell'associazione.
Il docufilm, con la regia e il montaggio di Danilo EmoEdoardo Lio,  racconta le morbidezze e gli aculei di questa “city”. Racconterò, racconterò per ora godetevi il trailer


                                               Grazie per il video a Danilo Emo


Non potevo non lasciarvi con “piccole storie crescono”, il presente esiste ed è già futuro:

Gabriele Aleo, 18 anni, studente dell' ITE Piria presenta con orgoglio il video progetto di promozione culturale "vieni con noi ti portiamo al mare", video I° classificato al Concorso Touring Club, Classe turistica 2015, per la sezione "Vieni da Noi" con la IV BT dell’Istituto Tecnico Ec. Raffaele Piria di Reggio Calabria.

Gabriele Aleo e Danilo Emo, foto cortesia Pensando Meridiano

Si ha così bisogno di una dose di ingenua e fresca vivacità (cose da riscoprire).
Prima di tornare a scuola (la preside è stata rigorosa sull’ora di permesso) Gabriele saluta: "Ci vuole più cultura... io sono anche un pianista e mi batto per la cultura nella scuola!"

Evviva: più che piccole storie, grandi ragazzi crescono.



                                Grazie per il video a iteRaffaele Piria 




  • Ringrazio per la gif di apertura la segnalazione dell'amico Massimo Campagnoli



15 commenti :

  1. Per scoprire una città bisogna partire da chi la vive.
    perfetto.
    un abbraccio
    and

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    1. Bisogna camminare per andare da qualche parte And, il meglio è quando lo si fa con buoni compagni di viaggio;) Ti abbraccio

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    2. Vale anche per Lugano. tutti a dire che non c'è nulla qui e bla bla bla. Ovvio che non sia Milano ma qui a Lugano c?ü un posto come questo che è davvero bello:

      http://www.spazio1929.ch

      con tante iniziative.

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    3. Grazie And, vado a visitarlo immediatamente. Magari facciamo un gemellaggio virtuale ;) Un bacio :*

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  2. Ti sei trasferita da poco e guarda quante belle cose hai già scoperto! Brava Santa!

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    1. È proprio vero Silvia. Delle realtà attive e dei ragazzi pieni di entusiasmo e progetti. Avrò modo,oramai lo sai che parlo di ciò che incontro e mi suscita emozione, di raccontare ancora di altro. Il negativo per adesso lo lascio decantare. Siamo solo a inizio anno;)

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  3. È proprio vero Silvia. Delle realtà attive e dei ragazzi pieni di entusiasmo e progetti. Avrò modo,oramai lo sai che parlo di ciò che incontro e mi suscita emozione, di raccontare ancora di altro. Il negativo per adesso lo lascio decantare. Siamo solo a inizio anno;)

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  4. Non so perchè tu ti sia trasferita da poco in Calabria, ma mi sembra che ti sia approcciata nel migliore dei modi.
    Complimenti ai ragazzi
    Cristiana

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    1. Davvero in gamba Cristiana, sono giovani che cercano di migliorare con grandi sforzi la qualità della vita. Per me è stato bellissimo conoscerli, mi ha dato energia per guardare avanti e riuscire a ricostruirmi :)
      Buon fine settimana. Un caro saluto, a presto :*

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  5. Ma è un luogo bellissimo quello dove vivi e hai presentato in questo post! La presenza del mare, i riferimenti mitologici dei video, molto belli, la ricchezza che trapela da quello realizzato dai ragazzi della scuola ... grazie, Santa, è rivitalizzante questo post ... come il mare che lo abita. Un bacio salato ;-)

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    1. Pieno di contraddizioni Matilda ti assicuro, fortuna che esistono presenze ed energie positive ed è quello che per ora cerco di guardare. Qui ci sono più lati oscuri, Gotham appunto! Il mare ci avvicina :) dobbiamo provare con un messaggio nella bottiglia, chissà ;) Ti abbraccio forte e buon fine settimana :**

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  6. Direi che è l'approccio migliore, perché la città di per sé possono "averla" tutti: penso agli odiati turisti che scelgono una città solo perché è di moda, perché ryan air ha aperto la rotta low coast o perché ci è andato uno "importante" (magari il capo a cui leccare il culo) o altri motivi slegati dalle persone che ci vivono, che se la sentono addosso (pesante) ogni giorno, e che pensano che ci resteranno per sempre, almeno con il cuore: questo fa la differenza.
    Vedere che i giovani sono attivi in città, per la cultura e non solo per il chiosco in spiaggia, è senz'altro un'ottima notizia, spinge a fare altrettanto, a esserci, a partecipare :)

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    1. È proprio quello che hai sintetizzato nell'ultimo rigo: "Vedere che i giovani sono attivi... spinge a fare altrettanto, a esserci, a partecipare."
      Bisogna farsi contagiare dalle politiche sane, altrimenti in questi "non-luoghi" rischi di non farcela ti assicuro. E sono d'accordo con te sulla prima parte. Bisognerebbe sempre guardare ciò che fa la differenza. Un caro saluto Elle :)

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  7. Quante cose che mi volano per la testa come la tua donna mostrata ad inizio post Santa mia... Io a Gotham non ci vivrei impazzirei inteso nel senso letterale, ma poi se mi faccio coraggio e incontro gli abitanti , potrebbe anche diventare il luogo più incantevole del mondo..Hai visto mai? Si,sono le persone che fanno il luogo, più del vero..
    E questi ragazzi , ma siamo in paradiso, così pieni di inventive e d buona volontà e di sapere e le mostre...
    Ora mi trasferisco..
    Almeno lasciami sognare..
    Un abbraccio fortissimo e grazie!

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    1. Io ti vengo a prendere Nella lo sai, ma mi sento più tranquilla a saperti dove sei ;) Qui si ha il dovere di lavorare, di fare, vivere è un diritto, sopravvivere non lo è, ma qui sembra molto la regola. Mi piace guardare alle presenze positive che fortemente cercano il cambiamento. E mi fa piacere se sono riuscita a trasmettere questo loro esserci.
      Per le vacanze però un salto potresti farlo... Ti bacio :**

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