La mia mamma e ... va be', sono io parecchi centimetri fa |
Pochi giorni fa ho
letto sulla pagina Fb di Ferruccio Gianola questo post:
“Ci sono blogger che spariscono. Pubblicano post per
dieci giorni di fila, vengono a trovarti
tutti i giorni. Poi, all’improvviso spariscono. Per un mese sono come
morti.
Nulla di male, succede. …” qui
Nulla di male, succede. …” qui
Qualche giorno prima l’amico Francesco Masala mi suggeriva la lettura del post di Anforhà:
[…] #Ho capito che da qualche parte c'è sempre qualcuno che ti legge. Questo grazie a tutti coloro che almeno una volta sono passati per di qua e hanno lasciato dei commenti nonostante questo blog non abbia un tema principale (Ci ho provato, ma non è così) e nonostante spesso mi perda… qui
Ebbene, tutto questo (aggiungete anche
il segnalibro – sempre dell’amico Francesco, oserei direi santo – “Io sono più
importante dei miei problemi”, Josè Ferrer) mi porta qui, mi
porta a dirvi che non sono sparita, o forse lo sono, nel senso del non poterci
essere almeno per ora.
Non riuscirò a
venirvi a trovare, ogni tanto, di nascosto dalla mia mente e dal resto, ho molte
difficoltà. Cercherò di leggervi, in corsaaa, quando potrò e cercherò di
scrivere… sarà così per i prossimi mesi, SUCCEDE come scrive Ferruccio Gianola.
Ho scatole e
valige ammucchiate… pensieri disordinati e lacrime. In questi ultimi anni l’effetto domino è stato
devastante. Ho perso il lavoro e questo è stato solo l’inizio… ho perso anche
il resto, una caduta dietro l’altra.
Non pensatemi come
la madonnina infilzata, non si è mai del tutto innocenti, né del tutto colpevoli quando si perde. Mi
sono fidata troppo nel lavoro, essere credulone ti rende colpevole. In amore… un giorno, oggi sono qui per quella frase “io sono più importante dei miei
problemi”.
Voi siete
importanti, mi avete seguita, avete lasciato i vostri commenti, abbiamo
condiviso storie, emozioni, viaggi, traguardi, eventi, sogni, cronache, di
tutto, di noi. Ecco! di noi… per questo “noi”
vi dovevo una spiegazione.
I prossimi mesi
saranno duri. Sto abbandonando la mia casa e con essa tutto ciò che è stato per
tantissimi anni, dentro e fuori di essa, emozioni, persone, luoghi. Parto con l’inizio
delle piogge, piove così non mi sentirò in imbarazzo.
Come lo sono adesso nel raccontarvi di questa sconfitta, ma se le parole possono servire a capire l'imbarazzo avrà un suo scopo.
Un passo che mi
piace spesso ricordare recita: “Nel quartiere di Edo si usa una specie di
cestino da pranzo intrecciato, che viene adoperato un solo giorno nelle
passeggiate primaverili. Al ritorno lo si getta via calpestandolo. La fine è
importante in tutte le cose.” (Hagakure - II, 38)
La saggezza del
samurai mi richiama alla mente anche: “Quando
si è presa la decisione di uccidere una persona, anche se sarà assai difficile
riuscirvi seguendo un percorso rettilineo, indugiare in lunghi accerchiamenti
non avrà nessun'efficacia. La regola del samurai impone l'immediatezza, dunque
è meglio attaccare frontalmente.” (dal film Ghost Dog, ma è sempre l’Hagakure
)
Tuttavia non
essendo un samurai (l’unica certezza che ho in questo momento), calpestare il
cestino mi appare come un sacrilegio, non parliamo poi dell’indugiare in lunghi
accerchiamenti… non parlerò molto di nulla perché è tutto devastante.
Scena del telefilm Samurai- Itto Ogami con il figlio Daigoro |
Come vorrei
essere il piccolo Daigoro, mentre Itto Ogami, rōnin senza padrone, mi spinge nel mondo.
Scelgo anch’io, torno
indietro, una città che ho lasciato, dove sarà ancora più dura trovare un
lavoro, quasi una chimera, recuperare affetti (Patty mi aspetta con ansia, ma
lei è sempre), luoghi e io che dovrò “trovarmi”.
Scelgo di tornare
dove tutto ha avuto inizio, tra le braccia di mia Madre. Riparto da lì.
In apertura post: foto di famiglia "io tra le braccia di mia madre"
- Le immagini in questo post sono presenti solo a scopo illustrativo. Copyright dei rispettivi aventi diritto che ringrazio
La vita privata viene prima di tutto e voglio farti un in bocca al lupo per il futuro.
RispondiEliminaSaluti a presto.
È legata a doppio filo con l'altra per cui va ricostruita. Grazie di cuore e a presto :*
EliminaUn ritorno può essere anche il trovare tutto quello che si cerca, non credi?
RispondiEliminaIo ti faccio il miglior in bocca al lupo di sempre: quello che lasci sarà tutto con te, nel tuo bagaglio...
Moz-
Siamo il frutto del nostro passato e per ora nego l'esistenza del tempo. Faccio che sia sempre adesso. Grazie un abbraccio
EliminaPs ho sbagliato, dovevo passare da te a farmi i tarocchi, dobbiamo rimediare ;)
Santa, non so dire nulla in occasioni così! Se mi metto nei tuoi panni, piango insieme a te, tantissimo. E credo che se riuscissimo a distruggere in fretta quello appena vissuto sarebbe come non avere vissuto mai! A me aiuta sempre pensare all'estate nei pomeriggi d'inverno. Buona fortuna! e A presto
RispondiEliminaNo niente lacrime, basto io... sorridi. Ho scritto questo post perchè dovevo spiegarvi queste mie assenze e soprattutto la discontinuità che seguirà per i prossimi mesi, non amo molto raccontarmi, ma servono anche le eccezioni. Sarò discontinua, ma ci sono. Un bacione e mi prendo tutta la fortuna che mi dai :*
Eliminasarà anche dura ma la vita continua- buona fortuna!
RispondiEliminae finché c'è vita c'è speranza. Dovrò ri-ri-rimboccarmi le maniche, ma qualcosa dobbiamo pur farla, no? Grazie di cuore :*
EliminaÈ dura tornare indietro e ricominciare da capo ma talvolta è davvero necessario. Spero che vada tutto bene.
RispondiEliminaE comunque (visto che si parla di viaggi) mi sono sempre dimenticato di dirti che dalle mie parti c'è una strada provinciale chiamata La Santa. Strada pericolosa, spesso bloccata dal traffico ma che attraversa, raggiunge, lambisce luoghi bellissimi.
Io ho trovato su Wiki: La strada provinciale 51 della Santa (SP 51) (detta anche semplicemente Santa o la Santa) è una strada provinciale della provincia di Lecco....offre notevoli scorci paesaggistici, specialmente nei pressi del parco di Montevecchia e del massiccio del monte di Brianza.
EliminaQui da me c'è la Santona una località di montagna incantevole.
Dove andrò c'è "la santa", ma quella la spiega bene Nicola Gratteri, e poi a dire il vero è ovunque ;)
Cercherò di essere come la strada... difficile, tortuosa, bloccata, ma alla fine una grande meta... ci racconteremo. Un abbraccio :*
buona fortuna, a me il " ritorno" mi ha portato bene, cosa che ti auguro.
RispondiEliminaa presto!
Per ora affronto la partenza... e mi carico degli auguri. Poi ti racconterò. Un abbraccio :*
EliminaMi dispiace averti appena incontrata, ...proprio stamane! Presto spero di "ritornare" andandomene anch'io. Certo le motivazioni non saranno le stesse, ma il senso della perdita di senso e la necessità di ricostruzione comunque diversa, lo spaesamento che precede il ritrovamento, probabilmente si. Un abbraccio vero.
RispondiEliminaBello conoscersi prima di un viaggio, si condividono strane "palpitazioni" e in questo caso, pur nella diversità, ci racconteremo lungo la strada. Non riuscirò a rispettare tempi, ad esserci a a a, ma continuerò a raccontare dei miei incontri. Grazie per essere qui. A presto. Ti abbraccio forte anch'io
EliminaOh, Santa, mi dispiace che tu stia vivendo questo momentaccio. Passerà, e poi guarderai indietro e dirai, fiu, meno male che è finita, ma per adesso bisogna stringere i denti e aspettare che finisca. Un abbraccio forte forte, a presto.
RispondiEliminaGrazie di cuore Silvia, come direbbero i nostri superfantastici rappresentanti, è la congiuntura. Cerco di dirmi come il poeta dalle cose cattive vengono cose buone, cerco.
EliminaTi racconterò e serro tutto per ora. Un bacione :*
Ti abbraccio forte forte. Il nostro "Noi" non è in discussione, perché quando un'amica lettrice entra nel mio cuore, trovare l'uscita è praticamente impossibile.
RispondiEliminaA presto anche da parte mia! (E di Corradino!)
p.s. Ma che splendore, la mamma! Che viso, e che occhi: una via di mezzo fra una Dea e una diva del cinema.
EliminaComeeee "tutto su mia madre" e io?
EliminaLa faranno gongolare le tue parole, continua ad avere spasimanti non credere. Nonostante gli anni è ancora bella e dolce come da giovane. Che meraviglia le nostre mamme. Un pensiero dolcissimo anche alla tua...
Grazie! Anche Corradino farà il trasloco, lui si che deve viaggiare, cambiare casa, città.
Devo inventarmi nuova che dire. Un abbraccio grande a tutt'e due.
Un abbraccio forte! Se hai bisogno, fa' un fischio! e ricorda che non sempre RI- tornare è una sconfitta.
RispondiEliminaGrazie Stefania, ci sono donne che hanno sicuramente più bisogno del tuo esserci, ma trovarti qui fa un gran bene. Non ci sono sconfitte nel ritornare, la sconfitta è gettare la spugna. Si cammina, sennò non possiamo andare da nessuna parte. Un abbraccio grande fantastica donna :*
Eliminaalmeno non ci sarà la nebbia, no? :)
RispondiEliminaps: sospendi i passi per la beatificazione, sto ancora bene
Ahimè c'è anche lì (eccezionalmente s'intende). La globalizzazione ha abbracciato anche il clima.
EliminaPs: per me certe cose vanno fatte quando si gode ottima salute. Santo subito :*
Bedda, un abbraccio forte forte. Non sparire. Fai parte della mia famiglia virtuale che è l'unica che mi è rimasta (anche nella mia vita, da qualche tempo, ci sono cambiamenti in continuazione ...). E io, alla famiglia - reale e virtuale - ci tengo un casino. Siete splendide, tu e tua madre.
RispondiEliminaNo! Un po' dovresti conoscermi, ho fatto fatica a scrivere questo post. L'ho fatto per spiegare la mia discontinuità e l'unico mezzo è raccontarsi. Ci sono, a pezzi finché non recupero l'intero. Commenterò poco, leggerò in differita, scriverò avaramente. Ma adesso la famiglia sa e la famiglia comprende. Certi gesti si fanno non per teatralità, ma per affetto ( chissà magari continuo ad essere credulona, ma fa niente). Ah! finalmente qualcuno si accorge che ci sono anch'io nella foto - come vedi cerco di tenermi stretta l'ironia, aiuta molto- Ti abbraccio lungamente fa bene al cuore e in famiglia c'è un tempo per se stessi e un tempo per gli altri, io sono qui non scordarlo Maria :***
Elimina"Essere credulone, ti rende colpevole ...": capisco ogni virgola di quello che scrivi. Un altro abbraccio.
RispondiEliminaTi aspetto: i ritorni chiamano ritorni
RispondiEliminaSono sempre nei paraggi :**
EliminaSanta, per prima cosa ti abbraccio. Poi ti ringrazio per aver scritto questo post. Anche io sto attraversando mesi duri e vagabondi, anche io ho messo all'angolo il blog (e si vede) pur cercando strategie e strumenti per tenerlo in minima vita. Ma un post come il tuo, non l'ho scritto. Ognuno è fatto a modo suo, ancora faccio fatica a mescolare vicende biografiche privatissime ai pensieri,del nel blog - anche se pure quellimsonompersonali! Però anche io sono senza casa, solo coi miei cani e a misurar risorse economiche. E leggere che questa situazione accomuna te e me, e noi a molte altre persone, infonde coraggio. Ecco, questo, per me è il senso di un post personale. Che richiede coraggio a esser scritto. Forse questo,coraggio a me manca. Forse, quel poco che ho, l'ho infuso tutto nella vita extra schermo, perché le mie energie le,sento limitate.
RispondiEliminaChissà. Sappi, comunque che an ne io sono nella stessa barca, al momento, e che pavento l'autunno. Anche se è una stagione che amo.
Parli di samurai. Nello zen si parla di Impermanenza. Tutto passa, muta e scorre. Tutto scorre, il pianta rei, ma senza il,quale noi non saremmo noi, ma nemmeno potremmo,esserlo. Un bacio, ancora, e ti saluto
Oh Giovanni come difficile, io sono privilegiata torno in un luogo sicuro e difficile allo stesso tempo, ho ancora mia madre che apre le braccia, un porto sicuro. Il lavoro sarà veramente un'incognita, dovrò reinventarmi, dovrò... non lo so. Ci racconteremo. Io spero che anche tu abbia una piccola grande comunità familiare, di amici che possano anche starti solo vicino in questo momento. A volte si ha solo bisogno di parlare.
EliminaIn fondo anche tu ne stai parlano, lo fai qui, ma ne parli. Per me è stato uguale. La mia amica al telefono mi ha detto: "ho letto il post per ben due volte... sono rimasta perplessa... conoscendo la tua discrezione..."
Ho spiegato, non sono plateale, non amo esternare molto emozioni, fragilità, mi conosci, sai che scrivo di ciò che incontro, la mia vita è dentro ciò che scrivo, ma non palesata.
Questa volta ho sentito la necessità di condividere per dirvi dove sono, per far capire che non scrivo, non leggo, non commento e faccio tutto a singhiozzo non per incostanza, ma per virtù o necessità, fa lo stesso Giovanni.
Credo sia più virtù.
Il privato resta privato, ogni mattina, ogni santo giorno, ognuno di noi vive la propria "grande" storia. Sarà piccola, inutile, insignificante per tanti, molti, ma per ciascuno di noi è la nostra grande storia di cui solo noi conosciamo fino in fondo cosa ci procura.
L'ho scritto bisogna accettare, affrontare, come dici tu "tutto scorre", ma adesso io, come forse anche tu e tanti altri tu, noi, sono febbricitante, umana, arrabbiata, delusa, spaventata e anche temeraria, ottimista, triste e poi ironica. Sono un ossimoro Giovanni e per un po' va bene così, lasciamoci attraversare e proviamo a guardare vicino, cercando di essere noi stessi il più possibile senza artifici o finzioni che bastano e avanzano quelli che abbiamo intorno.
Io sono qui anche solo per poche tante parole o quello che mi è possibile (lasantafuriosa@gmail.com)
E voglio, vorrei, che intorno a te crescesse solo umanità, per crearti una casa, la tua, quella che vorresti. Un bacio lunghissimo e mille abbracci
Tesoro mio, come capisco queste lacerazioni che ti distruggono dentro e ti rivoltano come un calzino. Purtroppo ci son passata anch'io per una strada senza speranza e di non ritorno.
RispondiEliminaInconsciamente senza accorgertene , valicherai la frontiera, affrornterai piano piano le salite e vedrai che ci saranno cose nuove, dure da calpestare , ma si continuerà a lottare alla nostra maniera e tu hai la mamma vicino ..io due cani!
Meglio di niente!
Baci e ti stringo forte!
Grazie Nella per la tua condivisione e l'incoraggiamento. Storie ed emozioni universali che ci toccano senza distinzione. La differenza sta nel non essere e sentirsi soli. La differenza è sempre in uno slancio d'amore. Faccio tesoro e stringo ogni slancio e rimando chiuso in un abbraccio, in una parola, in un pensiero, in un incontro, una fetta d'amore anche a te. A presto :*
EliminaMi allaccio al commento di Stefania Anarkikka, perché quando ho letto quella parola, «sconfitta», qualcosa dentro di me s'è attorcigliato. Una come te, per quel poco che ti conosco, non credo meriti sconfitte. Definirla «sconfitta» è una sconfitta. Ciò che va sconfitto è il male, sono i cattivi, mentre tu - lo sento - stai dalla parte dei buoni. Il tuo post non mi rende triste, perché trasuda una bella forza, quella di andare avanti nonostante tutto. La foto in apertura è meravigliosa. Chiudo con una dedica, uno dei miei video (e canzone) preferiti, cliccabile QUI. Un abbraccio più caldo del solito, da uno che in buona parte crede di capirti, purtroppo anche per esperienza. A presto.
RispondiEliminaGuardato or ora il video. Grazie Doc!
EliminaIn questo periodo anch'io corro sul cartone ondulato, il mio prato :)
Sto guardando, ci provo, da un altro punto di vista. Hai ragione occorre questo. Sono solo nella fase "la ragazza è intelligente, ma non s'impegna".
Dovrò impegnarmi anche in questo. Un abbraccio grande, col cuore :*
Non mi sono mai mosso dal posto dove sono nato, se non per brevi viaggi, due settimane al massimo, e non riesco a pensare come sia (anche se in parte lo capisco, dalla mia Elle, che invece si è spostata alcune volte, per giungere poi in palude). In parte, credo sia una cosa bella ... mi auguro lo sia per te.
RispondiEliminaBisogna sempre guardare gli eventi da diversi punti di vista, dicono. Ed è vero Alli, ma in alcune situazioni è doloroso. Io ho perso la mia casa (la prima volta) a 7 anni, poi ho seguitato a spostarmi. Adesso faccio un "ritorno", magari quello che a me pare un passo di gambero è un salto "quantico". Chissà, per ora mi prendo anche i tuoi auguri, ho bisogno di "bagagli" solidi... Grazieeee :D
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