"Nelle azzurre sere d’estate, me ne andrò per i sentieri, graffiato dagli steli, sfiorando l’erba nuova"
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Oh estate
abbondante,
carro
di mele
mature,
bocca
di fragola
labbra
di susina selvatica,
strade
di morbida polvere
sopra
la polvere,
mezzogiorno,
tamburo
di rame rosso,
e a sera
riposa
il fuoco,
la brezza
fa ballare
il trifoglio, entra
nell’officina deserta;
sale
una stella
fresca
verso il cielo
cupo,
crepita
senza bruciare
la notte
dell’estate.
Pablo Neruda (1904 - 1973)
Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d'orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
Eugenio Montale (1896 - 1981)
Come l’estivo temporale
Come l’estivo temporale, a sera,
palpita appena appena all’orizzonte
con i suoi sparsi lampi di calore
e svanisce e si spegne dolcemente
tubando come tortora in amore;
poi, sollevato da improvviso vento,
di colpo è sulle case e riempie il cielo
dei suoi spettrali saettanti lampi
a cui seguono lenti o rapidissimi
i tuoni che rimbombano lontano;
finché ravviva l’assetata terra
con l’allegro monotono fragore
la sospirata fresca ondante pioggia:
la scellerata terra e il mio dolore
solo così m’è caro: a camposanto
abbeverato dal mio lungo pianto.
Corrado Govoni
Paesaggio estivo
Lucertola sul muro….Fonte secca.
Cardo bruciato, cenere,
vetro affumato,
rosolaccio sullo stelo lanoso…..
Scorre una stella….
Il grillo canta occulto.
E l’arboreta mormora
una frase, una sola: Poi ritorna
a restarsi in silenzio.
Lucciola o brina?
Arrota la cicala
il silenzio….
Tra i fusti del giardino, percepiamo
verde anch’essa – la vipera.
Antonio Machado (1875 - 1939)
D'estate
Le cavallette sole
sorridono in mezzo alla gramigna gialla;
i moscerini danzano nel sole
trema uno stelo sotto una farfalla.
Giovanni Pascoli (1855 - 1912)
Sere d'estate
Nelle azzurre sere d’estate, me ne andrò per i sentieri,
graffiato dagli steli, sfiorando l’erba nuova:
trasognato, ne sentirò la frescura sotto i piedi,
e lascerò che il vento mi bagni la testa nuda.
Non parlerò, non penserò a niente:
Ma l’amore infinito mi salirà nell’anima,
nella natura, lieto come con una donna.
Arthur Rimbaud (1854 - 1891)
Il sole brucia implacabile, uguale,
le stoppie gialle del pian vaporoso,
l'azzurra volta del ciel luminoso
riflette in terra la fiamma estiva.
Non muove foglia. La vita animale
langue in un grave sopor neghittoso:
Turba la pace al meriggio affannoso
solo un modesto frinire di cicale.
Sull’erba verde, nel bosco frondoso,
fresco t’ho fatto di fiori un guanciale
e tu vi adagi le membra al riposo.
Dormi discinta nell’ombra ospitale
ed io contemplo con l’occhio bramoso
l’onda del petto che scende e che sale
le stoppie gialle del pian vaporoso,
l'azzurra volta del ciel luminoso
riflette in terra la fiamma estiva.
Non muove foglia. La vita animale
langue in un grave sopor neghittoso:
Turba la pace al meriggio affannoso
solo un modesto frinire di cicale.
Sull’erba verde, nel bosco frondoso,
fresco t’ho fatto di fiori un guanciale
e tu vi adagi le membra al riposo.
Dormi discinta nell’ombra ospitale
ed io contemplo con l’occhio bramoso
l’onda del petto che scende e che sale
Olindo Guerrini (1845 - 1916)
Un qualcosa in un Giorno d'estate
Mentre lenta i suoi fuochi consuma
Che mi rende solenne.
Un qualcosa in un meriggio d'estate -
Un'intensità - un Azzurro - un profumo -
Che trascende l'estasi.
E ancora in una notte d'estate
Un qualcosa che così radiosamente rapisce
Che batto le mani al vederla -
Poi nascondo il mio viso troppo curioso
Per paura che una tale sottile - luccicante grazia
Fluttui troppo lontana da me -
Le magiche dita non riposano mai -
Il purpureo ruscello nel petto
Incessante logora il suo esiguo letto -
Ancora alza l'Oriente la sua ambrata Bandiera -
Guida sempre il sole lungo la Rupe
La sua Rossa Carovana -
E così mirando - la notte - il mattino
Si conclude la lieta meraviglia -
Ed io incontro, spuntato dalla rugiada
Un altro Giorno d'estate!
Emily Dickinson (1830 - 1886)
Vento di Prima Estate
A quest'ora il sangue
del giorno infiamma ancora
la gota del prato,
e se si sono spente
le risse e le sassaiole
chiassose, nel vento è vivo
un fiato di bocche accaldate
di bimbi, dopo sfrenate
rincorse.
Giorgio Caproni (1912 - 1990)
Il mio cavallo cammina
per la pianura d’estate
Io: in una pittura
Matsuo Bashō (1644-1694)
Li pensieri dell'arberi
[…]
L'Arbero de Castagne,
aripensanno ar tempo ch'era verde,
perde le foje e piagne;
e dice: - Addio, compagne!
V'aricordate più quanno 'st'estate
riparavamo lo sbaciucchiamento
de tutte quele coppie innammorate?
A primavera, quanno rinverdisco,
ritorneranno a fa' le stesse scene...
Ma, però, se voranno ancora bene?
Nun ve lo garantisco...
[…]
Trilussa (1871-1950)
L'Estate
Freschezza dell'alba!
Sparivano le stelle,
arrossava la montagna;
là sul pozzo dell'orto,
la rondine cantava.
Juan Ramón Jiménez (1881-1958)
Nevai
Io fui nel giorno alto che vive
oltre gli abeti,
io camminai su campi e monti
di luce –
Traversai laghi morti – ed un segreto
canto mi sussurravano le onde
prigioniere –
passai su bianche rive, chiamando
a nome le genziane
sopite –
Io sognai nella neve di un’immensa
città di fiori
sepolta –
io fui sui monti
come un irto fiore –
e guardavo le rocce,
gli alti scogli
per i mari del vento –
e cantavo fra me di una remota
estate, che coi suoi amari
rododendri
m’avvampava nel sangue –
Antonia Pozzi (1912 - 1938)
Notte d'estate
Su noi si estende la notte estiva,
sotto, la terra nella tenebra è scura,
ma sopra, in alto, il cielo è luminoso
tra l'ardere della sera e del mattino.
Il chiaro bianco dell'alba, e il verde mela,
unici indugi nel colore della sera,
dietro gli alberi raggruppati si vedono
per campi scuri inzuppati di rugiada.
Così arde sull'oscurità del peccato
la memoria dell'immensa redenzione,
e la speranza di un'intima gioia
che sarà sparsa su noi alla fine.
Ognuno avvolto nel suo guscio di luce
atomi e mondi si stendono su noi:
anche se brancoliamo un poco qui nel buio,
è sempre luce del giorno, in alto.
Robert Louis Stevenson (1850 – 1894)
Fine millennio
Agosto ce ne andiamo
vi lasciamo Milano
vigilate voi, noi assenti
sulle nostre case eleganti
sui bei ladri distinti
sui governanti
noi ce ne andiamo, vi lasciamo
i nostri cani adorati
affamati assetati
ce ne andiamo, vigilate voi
sulla statuina che è d’oro
che non se la portino via
vi lasciamo per compagnia
i nostri cani adorati
affamati assetati
e poi piccioni e piccioni
e sotto i piccioni
statue dai grandi nomi
statue rinomate
ma voi come vi chiamate?
Vi abbiamo tolto anche i nomi
nelle nostre città
vigilate voi, voi Persone
che chiamano Vù Cumprà.
Vivian Lamarque (1946)
Vacanze per tutti
Filastrocca vola e va
del bambino rimasto in città.
Chi va al mare ha vita serena
e fa castelli con la rena,
chi va ai monti fa le scalate
e prende la doccia delle cascate..
E chi quattrini non ne ha?
Solo resta in città:
si sdraia al sole sul marciapiede,
se non c’è un vigile che lo vede,
e i suoi battelli sottomarini
fanno vela nei tombini.
Quando divento Presidente
faccio un decreto a tutta la gente:
- Ordinanza numero uno:
in città non resta nessuno;
ordinanza che viene poi,
tutti al mare, paghiamo noi;
inoltre le Alpi e gli Appennini
sono donati a tutti i bambini.
Chi non rispetta il decreto
va in prigione diflato.
Gianni Rodari (1920 - 1980)
È la mia prima pioggia estiva. La foresta,
sulle sponde del fiume, è agitata
e i rigogliosi alberi di ipomea acquatica
tentano, con i fiori profumati, il monsone che passa.
Vedi, da ogni parte il cielo è attraversato
da lampi e il vento solleva i capelli.
Se proprio oggi ti porto il mio dono,
perdonami amore.
Il mondo dei soliti giorni
è nascosto dal vapore della pioggia,
ogni lavoro è sospeso nelle case,
desolati sono i campi.
Solo per gli occhi tuoi neri
lo scrosciare della pioggia
ritrova la sua melodia,
e, alla tua porta, vestito d’azzurro,
luglio aspetta che tu apra, coi gelsomini
pronti per le tue trecce.
Rabindranath Tagore (1861 – 1941)
La notte bella
Quale canto s'è levato stanotte
che intesse
di cristallina eco del cuore
le stelle
Quale foresta sorgiva
di cuore a nozze
Sono stato
uno stagno di buio
Ora mordo
come bambino la mammella
lo spazio
Ora sono ubriaco
d'universo
Giuseppe Ungaretti (1888 - 1970)
Altra bella raccolta di versi.
RispondiEliminaSaluti a presto.
allora godiamone Cavaliere...
EliminaUn caro saluto anche a te
L'estate è generosa.
RispondiEliminaMostra tutto nel suo massimo splendore e non solo il sole compie questo miracolo, anche la notte splende nei nostri occhi.
Cristiana
Come non darti ragione.
EliminaIn queste giornate di caldo, lo ammetto, attendo e cerco lo "splendore" della notte, il cemento della città si sopporta a fatica di giorno.
Una serena settimana Cristiana
Che magnifica antologia! Però perdonami se non le leggo tutte, sono appena arrivata e qui ci sono 15°, il cielo grigio e una nebbiolina che ti riempie di microgoccioline appena esci di casa.
RispondiEliminaCome da tue previsioni d'altronde. Hai goduto dell'estate più mite, arrivata la "caldazza" sei decollata ;)
EliminaNoi col sudore e l'ombrellino, tu con le microgoccioline e l'ombrello, per sentirti un po' a casa :D :D
È una raccolta da compagnia, quando avrai voglia d'estate apri e leggine una :*
Quando ho scelto il quadro "Under the unminding sky" di Thielker ho pensato proprio a te, alle due foto che hai messo nel post.
Buon lavoro Silvia :*
Un bellissimo mazzo di parole. Grazie.......
RispondiEliminaL'estate ci regala fasci di luce e colori, emozioni tante. Un mazzo di parole è il minimo.
EliminaGrazie Anonimo e una serena settimana, d'immagini oltre che di parole ;)
Meno male che c'è la poesia in questa brutta estate.
RispondiElimina;) e grazie
and
Vorrei regalare molto altro... e rendere l'estate per quello che è un "frutto". Per ora facciamo della poesia un balsamo.
EliminaUn abbraccio And :*
Santa mia un tripudio di colori di versi di amorevoli e svariate descrizioni firmate da poeti a me cari e verso la fine il nostro Rodari che con la sua falsa semplicità ci porta inesorabilmente a riflettere sulla realtà della vita..
RispondiEliminaTi ringrazio come sempre Santa , un bellissimo regalo!
Bacio speciale!
Rodari è un'icona, concedimi il termine. E mi piace la tua definizione di "falsa semplicità".
EliminaLe cose "grandi" non sempre sono visibili agli occhi e il momento storico che stiamo vivendo è una dimostrazione.
Un bacio di poesia cara Nella :*
Questo non è un post: e' un tripudio di magnifici, estivi fuochi d'artificio di parole.
RispondiEliminaGrazie. Un fresco abbraccio.
Grazie Maria, le tue parole mi trasmetto entusiasmo.
EliminaLa poesia è anche incontro e condivisione. Un grande bacio :*
Cara Santa, sai che faccio? Copio le poesie e preparo una lezione per i miei ragazzi di terza media! Grazie per quest'ausilio su un p...ost d'argento!
RispondiEliminaUn altro abbraccio (caldo di cuore e fresco di temperatura).
Che bello, mi fai tornare alle medie :)
EliminaVorrei esserci davvero tra i tuoi banchi, per ascoltarti e divertirmi coi tuoi allievi (la poesia è anche divertimento)
A questo punto 10, 100, 1000 baci :*
Che meraviglia trovare tutte queste meraviglie raccolte insieme!
RispondiEliminaGrazie :)
EliminaL'estate è una cornucopia, merita molte attenzioni.
Buone vacanze Ody :*