mercoledì 29 aprile 2020

Il coronavirus per riscoprire L’Eternauta. Una serie tv Netflix del leggendario fumetto.



L’Eternauta è ufficiale diventa una serie tv, Netflix ha presentato in Argentina, tra il 18 e il 20 febbraio, la prossima serie di produzioni argentine guidata proprio da “El Eternauta”.

Scritto da Héctor Oesterheld e disegnato da Francisco Solano López, L’Eternauta venne pubblicato per la prima volta in Argentina nel 1957 sulla rivista Hora Cero, e negli anni successivi è diventato un vero cult mondiale. Un fumetto leggendario, anzi un romanzo grafico, sulla disperata volontà di sopravvivenza.

Una nevicata letale, quattro amici seduti intorno ad un tavolo a casa di Juan Salvo intenti a giocare a carte, segnano l’inizio di un incubo per l’intera umanità. La neve, che semina cadaveri sulle strade, è solo uno strumento per indebolire e stremare il genere umano prima del grande attacco alieno per conquistare la terra.
I sopravvissuti cercano di organizzarsi, maschere, respiratori, tute per restare in vita… Juan Salvo diventa l’eroe della storia, un eroe collettivo, dove la solidarietà è l’unica arma per opporsi al nemico.

http://lasantafuriosa.blogspot.com/

Oramai sono quasi due mesi che sono, siamo, chiusi in casa per resistere al nuovo coronavirus, letale anche se non fluorescente come la neve nell’Eternauta, sicuramente esagero un po’ e sicuramente diverse sono le simbologie e le trame del fumetto, ma guardare la strada da dietro i vetri della finestra e uscire con guanti e maschera mi ha fatto pensare spesso a questo fumetto che lessi da ragazzina, con gli occhi sgranati di una bimbetta innamorata della fantascienza. Oggi gli occhi sono sbarrati per il poco sonno, l’ansia, l’angoscia per ciò che stiamo vivendo e quanto si prepara per il dopo, questo dopo che sembra allungarsi ancora e ancora.

Anche la nostra una tragedia a cui non eravamo preparati, anche ora guardiamo alla dedizione di eroi collettivi per guarire e tornare a camminare sulle strade semideserte, tornare a lavorare, anche noi in bianco e nero, con emozioni in chiaroscuro ci aggrappiamo e crediamo al ritorno di una fratellanza addormentata guardando al Covid-19 come al principe che sveglierà la bella Biancaneve.

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Parenti, amici, estranei che si uniscono per il bene comune, follia, attesa, speranza, se qualcuno di voi non lo avesse letto è l’occasione per leggerlo

Un’occasione per ricordare anche il suo autore Héctor Oesterheld che nel El Eternauta sembra anticipare il regime di terrorismo che dal 1976 al 1983 spezzò l’Argentina sotto la dittatura di Jorge Rafael Vileda. Vileda, solo nel 2012, ha ammesso per la prima volta l’uccisione di circa 8000 persone, ma il Processo di riorganizzazione nazionale, questo il nome del regime dittatoriale argentino,  costò la vita a più di 30.000 persone, dei desaparecidos (scomparsi) argentini, arrestati, detenuti, torturati e assassinati, senza nessun testimone, senza nessun processo, si perdono le tracce.

Héctor Oesterheld

Héctor Oesterheld è uno dei nomi della moltitudine dei desaparecidos argentini, scomparve il 21 aprile del 1977 a La Plata, prelevato da una squadra armata. Stessa sorte toccò alle sue quattro figlie, Estrela 25 anni, Diana di 24, incinta di sei mesi, Beatriz di 19, e Marina diciottenne, incinta di otto mesi, furono rapite e uccise dai militari, come il marito di Estrela e di Marina, e tre cognati dello scrittore. 

Elsa Oesterheld con le figlie e i nipoti, 1976

Il corpo di Héctor non venne mai ritrovato giace insieme alle migliaia di dispersi in qualche fossa comune o scaraventato in fondo all’Atlantico. Solo la moglie Elsa, è sfuggita al tragico destino della famiglia.

Ma il suo eroe Juan Salvo, nell’edizione italiana, quella che ho letto io, Juan Galvez, davanti alle atrocità e alla perdita ci lascia quel filo che ci fa andare avanti: la “possibilità”.

La possibilità di ritrovare ciò che si è perduto, la possibilità che il sentimento di solidarietà prevalga sulla follia.

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Chissà se anche la produzione milionaria di Netflix per l’adattamento del capolavoro di Héctor Oesterheld regalerà agli spettatori la forza dei personaggi e della trama del graphic novel L’Eternauta, rendendola indimenticabile. 

Una cosa è certa in Argentina il fumetto è diventato materiale in diversi programmi di studio delle scuole superiori e nel 2012 è stato al centro delle polemiche per l’azione condotta dal gruppo politico La Campora nell’anniversario della morte del politico ed ex Presidente argentino Néstor Kirchner. "El Nestornauta"  è apparso sui muri di ogni barrio di Buenos Aires, ricoperti dagli attivisti con la mitica immagine del protagonista del L’Eternauta con il volto di Néstor Kirchner.


Come è certo che le parole dell’Eternauta: «Io sono l’Eternauta, il vagabondo dell’infinito. Il triste e solitario pellegrino dei secoli…» sono state profetiche, perché il suo viaggio continua ancora e alla fine del 2021 la serie Netflix, diretta dall’argentino Bruno Stagnaro, sarà presentata in anteprima.

E forse per il 2021 anche questa nostra odissea sarà conclusa e guarderemo al coronavirus come si guarda un film memorabile di fantascienza, magari proprio L’Eternauta, da spettatori. Sul come sarà il film e anche il nostro dopo, mi torna invece in mente il verso di chiusura del brano Prospettiva Nevski di Battiato:
E il mio maestro mi insegnò com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire.



... Cercate di stare bene.
  • Alcune delle immagini in questo post provengono dal web, copyright dei rispettivi aventi diritto che ringrazio. 

15 commenti :

  1. Cara Santa, normalmente sono i piccoli che piacciono questi libricini.
    Sai io che sono un vecchio mi piacciono pure.
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso 

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    1. Ciao Tomaso, questo è un vero romanzo grafico che troveresti molto interessante, abbiamo sempre tanto da imparare al di là dell'età. Mantieniti forte e un affettuoso saluto.

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  2. Non immagini quante volte ho letto di questo libro e del suo autore, ma, colpevolmente non ho mai letto "L'Eternauta". Ora dopo questo tuo appassionato e bel post, me lo segno, e quando riaprono la biblioteca andrò a vedere se c'è (devo loro consegnare "Watchmen", altro fumetto apocalittico che finalmente, dopo anni, ho letto).
    p.s.
    Per resitare in tema, io ti consiglio anche Alessandro Bertante (la "trilogia del mondo nuovo", che per ora ha due volumi, che mi sono letto in questi giorni: "Nina dei lupi" e "Pietra nera", impressionante le analogie con questi giorni, ma non è un indovino, un ottimo giovane scrittore).

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    1. Grazie Alli, io lo trovo fantastico nonostante la datazione, non mi spendo in altre parole per cui aspetto le tue impressioni.
      Intanto non conoscendo Bertante, appena possibile lo leggerò, da come ne parli merita di sicuro di essere letto.
      Un abbraccio.

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  3. Ma una serie animata o una serie live-action?
    Ovviamente, il fumetto de L'Eternauta è nella mia libreria.
    Una delle opere cult, che ha dato il nome a una celebre rivista a fumetti italiana...

    Moz-

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    1. Buongiorno Moz, il regista è Bruno Stagnaro, si tratterà di una serie live-action. Lui si è occupato maggiormente di emarginazione, adolescenti, vediamo cosa accade con la fantascienza, ma soprattutto con l'adattamento di un fumetto che peraltro hanno già provato a realizzare senza successo. Sicuramente Netflix, almeno dalla presentazione, ha messo a disposizione un budget che dovrebbe far ben sperare... Vedremo.
      Baci

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  4. L'Eternauta è un fumetto immenso. Da rileggere. Sono curioso di questo nuovo adattamento.

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    1. Intanto benvenuto e grazie della visita, siamo in due ad essere ansiosi di vederlo sullo schermo. Nel frattempo consiglio anche a chi mi segue di visitare il tuo blog Clarke è vivo! https://www.clarkevivo.com/search?q=eternauta
      Ho appena finito di leggere i tuoi post dedicati e le citazioni, grande!
      Ovviamente mi sento di dire come per gli adattamenti dei romanzi di Philip Dick che i libri sono ben altro, qui addirittura abbiamo anche il doversi misurare con la grafica.
      Ho citato Dick perché parliamo di un romanzo grafico di fantascienza...
      Come ho appena detto a Moz... Vedremo.
      Un caro saluto.

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    2. Grazie per le belle parole. Un abbraccio

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  5. Non sono un grande appassionato di fumetti, ma le trame apocalittiche mi intrigano, potrei addirittura guardare questa serie tv :D

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    1. Buon primo maggio Kermit, intanto aspettiamo l'uscita ;)

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  6. Sembra davvero sentire parlare dell'oggi. E chissà, spero di no, che questo libro non disegni il destino italiano ossia un futuro dittatoriale. Spero di no, spero che ci ribelleremmo prima anche solo un attimo prima che questo possa accadere.

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    1. È una situazione difficile, Daniele, a livello mondiale. Una crisi nella crisi, mi pare che a parte arginare la pandemia, colpe, prestiti e debiti, si parli concretamente poco di altro. Staremo a vedere e siamo qui...
      Buon primo maggio

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  7. Risposte
    1. Nonostante gli anni, Cavaliere, lo trovo molto attuale.
      Un caro saluto.

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